Finanza pubblica
Giannino Parravicini
Domenicantonio Fausto
sommario: 1. Introduzione. 2. La teoria della finanza pubblica agli inizi del Novecento. a) L'eredità degli economisti classici. b) Il contributo [...] e sotto forma di sussidi, allorché questi ne tragga un vantaggio inferiore a quello collettivo. I costi e i benefici marginali privati sono da raffrontare ai costi e ai benefici sociali, che ne sono la variabile di riferimento per la decisione sulla ...
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Azione sociale
Raymond Boudon
Introduzione
Eliminiamo innanzi tutto un possibile equivoco: non useremo qui l'espressione 'azione sociale' nel senso politico, che oggi spesso gli viene dato, di mezzo [...] divulgata da Hayek e da Popper; tuttavia la s'incontra testualmente in una lettera di Weber a un amico, l'economista marginalista Robert Liefmann: "Anche la sociologia non può che prendere le mosse dalle azioni di uno, di alcuni o di molti individui ...
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Adattamento
Luciano Gallino
Le radici del concetto di adattamento nella biologia evoluzionistica
Il concetto moderno di adattamento, anche quando viene utilizzato in un contesto socio-scientifico, rimane [...] e l'ambiente sociale, non dissimile dall'equilibrio del consumatore o dell'impresa studiato dall'economia marginalista, soprattutto da alcune versioni volgari del funzionalismo; laddove altre - compresa quella di Parsons, pur ripetutamente modificata ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Felicità pubblica
Stefano Zamagni
Felicità e vita sociale
Secondo la celebre tesi di Hans Baron (1955) e di Eugenio Garin (1947), l’Umanesimo ha conosciuto due stagioni, quella dell’Umanesimo civile [...] diventa nulla».
Dopo aver definito l’utilità di un bene come la sua capacità di soddisfare i bisogni, i primi marginalisti passavano a postulare direttamente l’esistenza di una funzione che associa alle quantità consumabili dei beni un valore che ne ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scuola di demografia e statistica
Rosella Rettaroli
Parlare di una scuola di demografia e statistica individuandone genesi ed evoluzione nel periodo tra l’unificazione italiana e la metà del secolo [...] è Giovanni Montemartini, interessante figura di studioso che mescola i caratteri del funzionario statale e dell’economista marginalista (Di Majo 2004). Montemarini indica nuove strade conoscitive che superano le statistiche classiche e prefigurano ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Conflitto sociale
Antonio Cardini
L’argomento del conflitto sociale venne affrontato in termini di ‘italianità’ da un orientamento, una ‘scuola’, poi dimenticata, ma che ebbe a metà dell’Ottocento un [...] teso a tenere distinta l’elaborazione teorica – affidata al calcolo algebrico – di una economia e di una finanza «pure».
I marginalisti, sia pure in modo non sistematico e con diversità anche notevoli tra l’uno e l’altro, manifestarono comunque una ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giustizia
Roberto Artoni
Il pensiero economico italiano ha dato notevoli contributi all’elaborazione del concetto di giustizia soprattutto a partire dalla seconda metà dell’Ottocento. Mentre in epoche [...] concetto di giustizia sociale nella tradizione italiana. Alla luce del dibattito di fine Ottocento tra Scuola storica e nascente marginalismo, sboccia e si articola il concetto di economia sociale. Il dibattito in parola è largamente un fenomeno che ...
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Croce e il marginalismo
Riccardo Faucci
La criptoeconomia crociana degli anni giovanili
Di tutti i filosofi italiani del secolo scorso, Benedetto Croce appare quello che ha dato il maggiore rilevo alla [...] e Karl Marx. In quel breve lasso di tempo egli spazia da Adam Smith a David Ricardo, ad Alfred Marshall, ai marginalisti della Scuola austriaca (Conversazioni critiche, serie I, 1918, 19422, p. 293), per cercare l’elemento comune a tutte le varie ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Vailati
Massimo Mugnai
Giovanni Vailati è, per certi aspetti, una figura anomala nel panorama della filosofia italiana tra Ottocento e Novecento. Matematico, allievo di Giuseppe Peano, aderisce [...] accelerazione” (Scritti, cit., p. 412).
Un aspetto sul quale Vailati insiste è che non bisogna farsi fuorviare dall’espressione utilità marginale: di per sé, dal punto di vista della teoria economica che su di essa si fonda, non si tratta di valutare ...
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COSTA, Angelo
Cinzia Cassani
Piero Craveri
Nacque a Genova, terzo di sette figli, il 18 apr. 1901 da Federico e Beatrice De Ferrari. La famiglia, originaria dal sec. XVI di Santa Margherita Ligure, [...] , in quella fase economica del dopoguerra, caratterizzata da un alto saggio di inflazione. Poiché l'impostazione marginalista faceva perno sulla dinamica reale della distribuzione del reddito, la regolazione degli incrementi nominali di salario era ...
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marginale
agg. [der. di margine]. – 1. Del margine, che è al margine, che costituisce un margine: zona, area, spazio marginale. In partic.: a. Che è segnato sul margine di una pagina stampata o manoscritta: disegni, fregi m.; glosse m.; numeri...