Economia
In economia, il termine ha più significati: il valore in denaro di beni; i beni stessi in cui il denaro è investito o, più comunemente, l’insieme dei beni destinati a impieghi produttivi per ottenere [...] a costituire il presupposto per l’aumento del reddito e quindi del risparmio. Nella teoria degli investimenti, l’efficienza marginale del c. misura il saggio di profitto atteso (detto saggio di rendimento interno) per un investimento iniziale che dà ...
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classica, economia
Scuola che ha dominato il pensiero economico a partire, convenzionalmente, dalla pubblicazione dell’opera La ricchezza delle nazioni (An inquiry into the nature and causes of the wealth [...] governa le azioni. La fine della scuola dell’e. c. è generalmente datata a partire dal 1870, con l’avvento della teoria marginalista (➔ marginalismo) di W.S. Jevons e C. Menger (➔), che ricondusse la determinazione del valore di un bene all’utilità ...
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Salari e stipendi
Renato Brunetta
Definizione
Con il termine salario, normalmente, si indica la remunerazione del lavoro dipendente operaio (i cosiddetti colletti blu); con il termine stipendio si indica [...] a offrire salari più bassi e a espandere la domanda di lavoro fino a un nuovo livello di equilibrio tra la produttività marginale del lavoro e il salario pagato. E questo nuovo livello sarà stabile solo se accompagnato da situazioni di equilibrio nei ...
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musica, filosofia della Grandi teorizzazioni hanno scandito la filosofia della m.: quelle di Pitagora (l’armonia musicale come espressione della più generale armonia del cosmo), di Platone (ancora una [...] rigida, rigidamente fissata a partire dal linguaggio (assunto come criterio discriminante, in negativo o positivo). La strategia ‘marginalista’, mutuabile da Derrida, sfugge invece a tale regola, smaschera quel tanto di metafisico che ancora grava su ...
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dimensione, economie di
Patrizio Bianchi
Vantaggi produttivi connessi con l’aumento dei livelli di attivazione del processo produttivo. Sono misurati in termini di riduzione dei costi unitari di lungo [...] crescenti di scala, rilevabile dalla evidenza empirica, si scontra con l’assunzione di concorrenza perfetta indotta dall’analisi marginalista. Gli studi delle economie di d. vennero ripresi negli anni 1940 e 1950 proprio per verificare come le ...
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MERCATO (XXII, p. 878)
Siro LOMBARDINI
Guglielmo TAGLIACARNE
Le forme di mercato. - Per forma di m. si intende, nell'analisi economica, l'insieme delle caratteristiche che concorrono a determinare [...] nel m. di un bene l'offerta è concentrata in una sola impresa, si ha la situazione di monopolio (sulla teoria marginalista del monopolio, v. monopolio). L. Walras e V. Pareto hanno ripreso l'analisi del m. concorrenziale e monopolistico. Il Pareto ...
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Epistemologia delle scienze sociali
Hans Albert
Introduzione
Le moderne scienze sociali si articolano in una pluralità di discipline teoriche, storiche e normative aventi per oggetto lo studio dei contesti [...] storico è essenziale per il pensiero economico.
Nei paesi di lingua tedesca la contrapposizione tra la scuola storica e quella marginalista si è mantenuta fino al termine della seconda guerra mondiale. Walter Eucken (v., 1947) ha tentato di dare al ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Milano e la borghesia degli imprenditori
Pier Luigi Porta
L’istruzione superiore: la nascita del Politecnico
Scopo di questa esposizione è quello di effettuare un esame della cultura economica della [...] università. Ma il tentativo fallì.
Non vi era, evidentemente, da parte dei maggiori esponenti della scuola marginalista un interesse sufficientemente forte a investire energie in una simile intrapresa, in cui naturalmente erano prevalenti interessi ...
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Frontiere della ricerca economica
John Barkley Rosser Jr
Premessa
La ricerca economica di ‘frontiera’ del 21° sec. è entrata nell’era postneoclassica. Sebbene la maggior parte dei libri di testo, specialmente [...] ’. Colander (2000) si spinge forse troppo all’indietro quando sostiene che l’economia neoclassica era semplicemente l’economia marginalista che si affermò nei Paesi di lingua tedesca, francese e inglese negli anni Settanta del 19° sec. e culminò ...
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ARMAMENTI
Massimo Pivetti e Luigi Bonanate
1. Aspetti economici e sociali di Massimo Pivetti
2. Controllo degli armamenti di Luigi Bonanate
Aspetti economici e sociali
di Massimo Pivetti
Introduzione
Il [...] Vi sarebbe pertanto un'alternativa tra 'burro' e 'cannoni'. Alla base di questo modo di ragionare vi è la teoria marginalista dell'accumulazione e dei livelli di attività, e si può dire che esso semplicemente ignori le critiche (mai riassorbite) che ...
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marginale
agg. [der. di margine]. – 1. Del margine, che è al margine, che costituisce un margine: zona, area, spazio marginale. In partic.: a. Che è segnato sul margine di una pagina stampata o manoscritta: disegni, fregi m.; glosse m.; numeri...