Occupazione
Jan A. Kregel
Definizione e significati del concetto
Nel linguaggio comune il termine 'occupazione' designa l'uso o il possesso di qualcosa, oppure l'essere impegnati, coinvolti in qualche [...] si può ritrovare già in Adam Smith, Marshall osservò che "quando un lavoratore rischia la fame, il suo bisogno di denaro [l'utilità marginale che questo ha per lui] è molto grande; e se all'inizio ha la peggio nella contrattazione, ed è costretto ad ...
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RICCA-SALERNO, Giuseppe
Riccardo Faucci
RICCA-SALERNO, Giuseppe. – Nacque a San Fratello (Messina) il 20 settembre 1849, da Paolo, medico, e da Giuseppa Salerno; assunse i cognomi di entrambi i genitori, [...] sono che bisogni dei singoli uomini considerati non quali individui […] ma quali consociati» (p. 43). Tuttavia, se ispirata al marginalismo della Scuola austriaca è la trattazione dei bisogni pubblici e dei modi di farvi fronte, le parti del manuale ...
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Francesco Daveri
Le radici economiche della discriminazione
Una regolarità statistica riscontrata ovunque indica che le donne guadagnano meno degli uomini anche quando hanno le loro stesse competenze [...] in modo da capire meglio i comportamenti sociali.
John Bates Clark
Economista americano e pioniere della ‘rivoluzione marginalista’, John Bates Clark (1847-1938) insegnò per la maggior parte della sua carriera alla Columbia University di ...
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utilità
Domenico Tosato
La rilevanza del concetto di utilità nella teoria economica
Il ruolo e il significato del concetto di utilità hanno subito profondi mutamenti nella storia dell’analisi economica: [...] sia data dalla somma dell’utilità dei consumi di ciascuno di essi, che il metro di riferimento sia l’utilità marginale della moneta, per ipotesi costante e di prezzo unitario, che le differenze di utilità abbiano significato in termini quantitativi ...
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CULTURA
GGiovanni Busino
Sergio Belardinelli
Maria Chiara Turci
Teoria della cultura
di Giovanni Busino
sommario: 1. Degli usi della nozione. 2. Il rinnovamento del concetto. 3. Dalla cultura alle [...] sostiene che l'analisi dei consumi culturali dà luogo a una condizione implicita all'interno della teoria dell'utilità marginale, osservando che "noi non supponiamo che sia lasciato il tempo per qualsiasi mutamento del carattere e dei gusti dell ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scuola di economia agraria
Guido Fabiani
L’evoluzione dal 1850 al 1950 della Scuola di economia agraria va analizzata da una duplice prospettiva. In primo luogo, considerando come, sul piano generale, [...] prima, e nel pensiero marxista, dopo, fino a scomparire del tutto nel contesto degli sviluppi teoretici dell’economia marginalista e neoclassica. La progressiva sistemazione teorica della legge della produzione e della distribuzione si è fondata sull ...
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RABBENO, Ugo Raffaele
Manfredi Alberti
RABBENO, Ugo Raffaele. – Nacque a Reggio Emilia il 28 ottobre 1863 da Aronne e da Virginia Norsa, entrambi di famiglia ebraica. Il fratello maggiore, Angelo Massuadam [...] una volta il contrasto fra il metodo deduttivo e quello induttivo, fra i precetti dell’ortodossia liberista del marginalismo e le prassi di intervento pubblico sul terreno della politica doganale e sociale, schierandosi apertamente a favore del ...
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Economia e politica agraria
Michele De Benedictis
Evoluzione del pensiero economico ed economia agraria
Agli inizi degli anni settanta Wassily Leontief, riflettendo con qualche pessimismo sulla rilevanza [...] il 65% del bilancio comunitario, dopo che, alla fine degli anni settanta, la quota aveva addirittura superato il 70%. Del tutto marginali, in quanto a spesa (4-5% del bilancio) e a strumenti d'intervento, sono invece sempre state le misure rivolte al ...
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VINCI, Felice
Manfredi Alberti
VINCI, Felice. – Nacque a Palermo il 20 novembre 1890 da Giuseppe, di professione avvocato, e da Giovanna Vinci.
Ricevette la sua prima formazione nella città natale, [...] teorici e pratici dell’economia gli fu dato dal confronto epistolare e personale con i maggiori esponenti del marginalismo, Vilfredo Pareto e Maffeo Pantaleoni.
Nel 1914, in alcuni articoli pubblicati sul Giornale degli economisti, prese in esame ...
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. Generalità. - Problema centrale nell'a. e. è quello delle relazioni esistenti tra a. statica e dinamica. Peraltro questi termini, come accade anche in altri casi e in altre discipline, in cui s'impiegano [...] sulle teorie del ciclo e dello sviluppo. L'a. statica, viceversa, è lo schema d'a. dominante della teoria marginalista e, più in generale, della teoria neoclassica. Va però sottolineato che della teoria neoclassica è parte importante anche lo studio ...
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marginale
agg. [der. di margine]. – 1. Del margine, che è al margine, che costituisce un margine: zona, area, spazio marginale. In partic.: a. Che è segnato sul margine di una pagina stampata o manoscritta: disegni, fregi m.; glosse m.; numeri...