Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Piero Sraffa
Alessandro Roncaglia
Piero Sraffa non è solo uno dei maggiori economisti del 20° sec., ma è anche un importante protagonista della cultura filosofica e politica. I suoi contributi teorici [...] analisi keynesiana del Treatise on money e la teoria della moneta e del ciclo di Hayek, che poggia su un apparato marginalista (più precisamente, austriaco) di teoria del valore. Era evidente già allora il rischio che venisse attuata un’operazione di ...
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In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia volta a un fine determinato. In senso più ristretto, attività umana rivolta alla produzione di un bene, di una ricchezza, o comunque a ottenere un prodotto [...] e la prestazione della sua attività, e nel fatto che del l. non è possibile fare scorta.
Secondo l’impostazione marginalista (➔ marginalismo), l’offerta di l. di un individuo scaturisce da un processo razionale di scelta tra l’utilità, in termini di ...
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Economia e politica del lavoro
Carlo Dell'Aringa
Introduzione
L'economia del lavoro è uno dei campi specialistici in cui si divide l'economia politica. Due filoni di pensiero si contendono, da sempre, [...] non fosse che un salario pari a zero non è plausibile dal punto di vista pratico. Il punto di forza dell'analisi marginalista è la prospettiva da cui si pone. Essa non si chiede come si distribuisce il prodotto nazionale fra i lavoratori e gli altri ...
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Diritto ed economia
Robert D. Cooter
Introduzione
Quando negli anni sessanta il rapporto ormai logorato tra diritto ed economia ha prodotto all'improvviso qualcosa di nuovo e di vitale, tutti si sono [...] nel punto in cui le sue derivate si annullano. Questo è il punto in cui 'i benefici marginali eguagliano i costi marginali'. Buona parte delle analisi economiche del diritto consiste nell'individuare i problemi giuridici che vengono risolti quando ...
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sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] (P.F. Lazars;feld).
A porre con forza le ragioni dell’individualismo metodologico nelle scienze sociali sono gli esponenti della scuola marginalista austriaca – già con C. Menger agli inizi del 20° sec., e poi con L. von Mises e F. von Hayek – che ...
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BOCCARDO, Gerolamo
Anna Benvenuto Vialetto
Nacque a Genova il 16 marzo 1829 da Bartolomeo, avvocato e direttore del demanio, e da Paola Duppelin Meneyrat, figlia di un generale napoleonico; ultimati [...] italiano la prima traduzione del primo libro del Capitale di K. Marx, nonché quelle delle prime e fondamentali opere dei marginalisti (in particolare la Teorica dell'economia politica di W. S. Jevons, che per più di cinquant'anni fu reperibile in ...
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Socialismo
Maurizio Degl'Innocenti
Il termine e il problema delle origini
Anche se sarebbe più corretto parlare di 'socialismi' (più che di 'socialismo') per la varietà e l'evoluzione, nel XIX e nel [...] contadina, e soprattutto Eduard Bernstein (1850-1932), nutrito di filosofia neokantiana e vicino alla scuola economica marginalista, che in Die Voraussetzungen des Sozialismus und die Aufgaben der Sozialdemokratie (1899) propose di trasformare la ...
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marginale
agg. [der. di margine]. – 1. Del margine, che è al margine, che costituisce un margine: zona, area, spazio marginale. In partic.: a. Che è segnato sul margine di una pagina stampata o manoscritta: disegni, fregi m.; glosse m.; numeri...