Pittore, scultore, architetto (Siena 1439 - ivi 1501). La sua poliedrica attività ha fatto presupporre una giovanile frequentazione dell'ambiente del Taccola, l'Archimede senese, oltre che una più specifica [...] databile al 1492). Nel 1485 presenta il modello di S. Maria delle Grazie al Calcinaio, presso Cortona. Ricopre cariche importanti in i suoi servigi a Giovanni Della Rovere, a Ferdinando d'Aragona, duca di Calabria, agli Anziani di Lucca. La ...
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Scultore (Poppi 1430 circa - Firenze 1484). La sua prima attività di ritrattista è testimonianza, oltre che della sua formazione a Firenze (probabilmente, condiscepolo di Desiderio da Settignano e A. Rossellino, [...] Berlino, Staatliche Museen) e poi alla corte di Alfonso d'Aragona a Napoli, dove probabilmente lavorò all'arco trionfale di Castelnuovo . Apostoli, Della Rovere in S. Maria del Popolo, Tornabuoni in S. Maria sopra Minerva, ecc.), tuttavia, presenta ...
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Famiglia consolare genovese. Assurse a importanza storica con Arano (m. dopo il 1457), che partecipò alla guerra tra Renato d'Angiò e Alfonso d'Aragona, e che fu senatore di Roma (1455); e ancor più con [...] assumere il cognome C. e trasmetterlo ai figli Scipione (1531-1597), uomo d'arme e viaggiatore, e Gherardo (1512-1600), dotto botanico. Decisivo per -1691), famosa per aver mandato in un cesto al marito Iacopo Salviati la testa della amante di lui, e ...
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Riformatore anglicano (Aslacton, Nottinghamshire, 1489 - Oxford 1556). Insegnante di teologia a Cambridge, fu lui a suggerire nel 1529 che sulla validità del divorzio di Enrico VIII da Caterina d'Aragona [...] dichiarato nullo il matrimonio di Enrico VIII con Caterina d'Aragona, pronunciava valido quello celebrato con Anna Bolena. Da questo la sentenza del tribunale ecclesiastico di Roma, cui Maria Tudor lo aveva fatto deferire. Sconsacrato nel febbraio ...
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Famiglia savonese di umile origine. Cominciò ad avere importanza nel sec. 15º, dopo che Francesco, salito al soglio pontificio (1471) col nome di Sisto IV, provvide, con un'accorta distribuzione di cariche [...] Leonardo, che s'imparentò col re di Napoli Ferrante d'Aragona, sposandone una figlia naturale, e ottenne in feudo coi Montefeltro duchi di Urbino. Il figlio di questo, Francesco Maria, nel 1508 successe allo zio Guidobaldo I nel ducato, che ...
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Nome con cui è noto G. di Leonardo d'Antonio, architetto, scultore in legno e intarsiatore (Maiano 1432 - Napoli 1490), fratello e collaboratore di Benedetto. Dapprima raffinato maestro di legname (armadî [...] della sagrestia di S. Maria del Fiore, 1463-65, in collab. con A. Baldovinetti; porta intarsiata del museo di Cöpenick a Berlino), chiesa di S. Lorenzo del Brunelleschi e, per Ferdinando d'Aragona, la Porta Capuana, a Napoli (circa 1485). Lavorò ...
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Città della Spagna settentrionale (51.117 ab. nel 2008) in Aragona, capoluogo della provincia omonima.
Antica città degli Ilergeti, nota per essere stata il centro della ribellione di Sertorio, che vi [...] ne fecero la capitale del Regno indipendente di Saragozza, che Pietro I d’Aragona conquistò nel 1096. Nel 12° e 13° sec. fu spesso sede conclusasi con la sconfitta delle truppe della reggente Maria Cristina. Nella guerra civile fu al centro di ...
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Umanista e cortigiano (Pavia 1406 - Milano 1463). Dopo varie vicende (dal 1432 al 1433 fu al servizio del re Alfonso d'Aragona, che accompagnò nella guerra contro Tunisi), insegnò a Milano, come successore [...] Gasparino (1435-1441), e fu fino al 1447 segretario di Filippo Maria Visconti. Visse poi alle corti di Monferrato e d'Este; tornò a Milano nel 1457 quale precettore di Galeazzo Maria Sforza. In volgare commentò l'Inferno di Dante, in latino lasciò ...
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Figlia (Napoli 1470 - Bari 1524) di Alfonso II d'Aragona, re di Napoli. Sposò (1489), per rinsaldare i rapporti tra Milano e gli Aragonesi, il duca Gian Galeazzo Maria Sforza. A Milano dovette sottostare [...] all'ambiziosa Beatrice d'Este, moglie di Ludovico il Moro, il quale, messo da parte il nipote Gian Galeazzo, era divenuto il vero padrone del ducato. ...
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Duca di Tagliacozzo e principe di Paliano e Castiglione (Palermo 1637 - Roma 1689), gran connestabile del regno di Napoli per diritto ereditario, fu viceré d'Aragona e, nel 1687-88, di Napoli. Infelice [...] il suo matrimonio (1661) con Maria Mancini. Appassionato collezionista, diede grande impulso alla Galleria Colonna a Roma. ...
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sestino
s. m. [der. di sesto1]. – 1. ant. Mattone di formato più piccolo del normale. 2. Nome non più in uso del clarinetto in la bemolle. 3. Moneta del valore di 1/6 di tornese o di 2 cavalli fatta coniare a Napoli nel 1498 da Federico d’Aragona...
trionfo
trïónfo (ant. trïunfo) s. m. [dal lat. triumphus, da un prec. triumpus, che si fa derivare dal gr. ϑρίαμβος «canto bacchico, trionfo», di origine incerta]. – 1. Il massimo onore che, in Roma antica, veniva tributato su decreto del...