Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] antichi e delle Muse stesse. Il rappresentare in tal guisa il defunto, che non era necessariamente un intellettuale, ma la designazione di "maestà", sino alle iconografie religiose del sec. XIV (per esempio: Maestà diMaria, di Duccio di Buoninsegna, ...
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Venezia dal Rinascimento all'Età barocca
Gaetano Cozzi
La pace d'Italia (1530)
La bella commissione in pergamena che la Serenissima Signoria di Venezia consegnava a Gasparo Contarini quando, verso [...] nel dicembre del 1556, un esercito al comando del duca diGuisa (156). Il papa aveva attaccato con veemenza nel collegio ; o punterà su Cipro, l'estremo bastione del Dominio da mar, come poteva far prevedere l'aver eretto proprio un castello in ...
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"Un'ordinaria forma non alletta". Arte, riflessione sull'arte e società
Lionello Puppi
Ruggero Rugolo*
Il Seicento rappresenta nella complessa compagine della storia di Venezia l'estrema grande occasione [...] nell'immediato con la facciata della chiesa di Santa Mariadi Nazareth, detta degli Scalzi, dove lo stesso nei lineamenti generali di un discorso rivolto a saldare gli aspetti contrastanti della scissione (161): diguisa che le deficienze ...
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La cultura: contenuti e forme
Gino Benzoni
Un'identità culturalmente rilanciata
Drasticamente ridimensionata sul piano dei rapporti di forza in un quadro generale che non recepisce più i suoi medievali [...] uccidendo il duca diGuisa esemplifica la trasformazione della "volpe" nel "lione") nonché Enrico di Navarra, mentre delle battaglie di terra e di mare nell'Arte militare terrestre e marittima (Venetia 1599 e, di nuovo, 1614) diMario Savorgnan.
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Grandezza e miseria della nobiltà veneziana
Laura Megna
Ricchi e poveri
Tra Sei e Settecento la nobiltà veneziana presenta un quadro complesso di realtà economiche e sociali, politiche e culturali assai [...] nell’agone politico si inseriva nelle strategie familiari a guisa d’investimento, e come tale soggiaceva alla logica Altrove concentrati in un unico locale, nella villa Farsetti di Santa Mariadi Sala i tavolini da gioco eran collocati un po’ ...
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Gregorio XIII
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° gennaio 1501, quinto figlio di Cristoforo, ricco mercante della città, e di Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza all'Università [...] , nel 1578, il papa s'interessò al piano, concepito dalla famiglia dei duchi diGuisa, imparentati con Maria, e consistente nel rapimento dell'erede al trono di Scozia, Giacomo, e nel suo successivo trasferimento in un paese ove avrebbe potuto essere ...
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SISTO V
Silvano Giordano
Felice di Peretto nacque venerdì 13 dicembre 1521 a Grottammare, castello del Comitato di Fermo, nella Marca di Ancona, da Piergentile di Giacomo, detto Peretto, e da Mariana [...] inglese. Risale al 18 febbraio 1587 l'esecuzione diMaria Stuart, che pose fine alle residue speranze di un ritorno dell'Inghilterra al cattolicesimo. Il papa incoraggiò il piano presentato dai Guisa nel 1585 per l'invasione dell'Inghilterra, non ...
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Tra Rinascimento e Controriforma: aspetti dell’identità civile e religiosa delle donne in Italia
Gabriella Zarri
Sommario: Il Rinascimento: alle radici dell’identità civile e religiosa delle donne ▭ [...] della selvatichezza del Medio Evo: diguisa che la civiltà moderna di tutta quanta l’Europa è grandemente 339-341.
57 Ibidem, p. 341.
58 Ibidem, p. 295.
59 Fra Mariano da Firenze O.F.M., Libro delle degnità et excellentie del Ordine della seraphica ...
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STUCCO
J. Gierlichs
Termine che si riferisce alla decorazione a rilievo della superficie parietale o alla configurazione del dettaglio architettonico attraverso l'applicazione di un materiale che ha [...] di S. Mariadi Castello di Castrovillari e della chiesa della Panaghia di Rossano, ora al Mus. Naz. di Reggio Calabria, le lastre di S. Mariadi concavi, disposti l'uno sopra o accanto all'altro, a guisadi mensole (Harb, 1978, p. 12) - sono molto ...
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Paolo IV
Alberto Aubert
Appartenente ad una delle più antiche famiglie della nobiltà napoletana, Gian Piero Carafa nacque a Capriglia (Avellino), il 28 giugno 1476, da Giovanni Antonio, barone di Sant'Angelo [...] le cui milizie, guidate da Francesco diGuisa, giungevano ai primi di marzo di quell'anno. Proprio allora riprendeva la sede dell'Inquisizione romana, allora al convento domenicano di S. Maria sopra Minerva, dove furono aggrediti e feriti non pochi ...
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orbo
òrbo agg. [lat. ŏrbus «privo»]. – 1. Cieco, privo della vista; per lo più sostantivato: Lo mento a guisa d’orbo in su levava (Dante); Vommene in guisa d’orbo, senza luce (Petrarca); un povero o.; essere o. da un occhio, da tutt’e due...
temone
temóne s. m. [dal lat. tēmo -onis]. – Variante letter. ant. di timone (e analogam. temoniere di timoniere): venne da Bora un’onda, Anzi un mar, che da poppa in guisa urtolla, Che ’l temon fuori e ’l temonier ne spinse (Caro).