CARACCIO, Antonio
Salvatore Nigro
Nacque nel mese di luglio del 1630 a Nardò (Terra d'Otranto) da Niccolò dei baroni di Corano e dalla verseggiatrice Caterina Scorna.
A quattordici anni, con ingenuo [...] 74). Nel 1660, in occasione delle nozze di Luigi XIV di Francia e dell'infanta Maria Teresa, pubblicò a Roma il poema La non della mancanza in esso di "unità": "imperciocché gli episodi sono tutti concatenati e congiunti in guisa con la favola che, ...
Leggi Tutto
CASELLI, Alfredo
Felice Del Beccaro
Nacque a Lucca l'8 dic. 1865 da Carlo e da Maria Lucchesi. La famiglia paterna era di origine contadina, del paese di Pieve Santo Stefano sulle colline a nord della [...] da Mariù nelle Poesie varie, che comincia: "Se tu sei nulla, noi siamo nulli..."; l'altra è un'improvvisazione a guisadi epistola: "Caro Alfredo, l'alberino 1 color Serchio...", inviata all'amico su cartolina datata Castelvecchio, 2 nov. 1904. Altre ...
Leggi Tutto
PARETO, Lorenzo Antonio Damaso
, detto Damaso
Stefano Verdino
– Nacque a Genova l’11 dicembre 1801 dal marchese Giovanni Benedetto e da Aurelia dei marchesi Spinola di Roccaforte.
Il padre (1768-1831), [...] di fuoco (Genova 1830). Niccolò Tommaseo ne fu positivamente colpito e lo invitò a «farci in simil guisa , con Filippo Oldoini, Orso Serra, Francesco Maria Sauli ed Eugenio Stara, di una dichiarazione di dissenso dalla linea dell’opposizione.
Morì a ...
Leggi Tutto
ABRIANI, Paolo
Alberto Asor Rosa
Nato a Vicenza nel 1607 (e non, come fu anche affermato, a Venezia), si acquistò fama nella sua regione come poeta e traduttore. Entrò a vent'anni nell'Ordine carmelitano, [...] Francesco Carafa, perché "nati accidentalmente ed a guisadi Fonghi nell'incolto terreno del mio scarso pp. 27-28; Angiolgabriello di S. Maria, Biblioteca e storia di quei scrittori così della città come del territorio di Vicenza...,VI, Vicenza 1782 ...
Leggi Tutto
orbo
òrbo agg. [lat. ŏrbus «privo»]. – 1. Cieco, privo della vista; per lo più sostantivato: Lo mento a guisa d’orbo in su levava (Dante); Vommene in guisa d’orbo, senza luce (Petrarca); un povero o.; essere o. da un occhio, da tutt’e due...
temone
temóne s. m. [dal lat. tēmo -onis]. – Variante letter. ant. di timone (e analogam. temoniere di timoniere): venne da Bora un’onda, Anzi un mar, che da poppa in guisa urtolla, Che ’l temon fuori e ’l temonier ne spinse (Caro).