Poeta, teorico e critico d'arte italiano (Milano 1922 - Torino 2003). Esponente dell'ultima generazione di poeti futuristi, nell'introduzione alla sua raccolta di Testi-poemi murali (1944, con prefazione [...] di F. T. Marinetti), enunciò la teoria della poesia visuale. Negli anni Cinquanta e Sessanta è stato vicino, non senza dubbi e riserve, all'indirizzo della poesia concreta, di cui è considerato un precursore. ...
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Pittore (Londra 1889 - ivi 1946), figlio di Henry Woodd. Vicino ai gruppi d'avanguardia inglesi, durante un soggiorno a Parigi (1912-13) divise lo studio con Modigliani e conobbe G. Severini. Nel 1914 [...] firmò con Marinetti il manifesto Vital english art, nel quale associava al futurismo il movimento vorticista, associazione fortemente respinta dai vorticisti. Al tema della guerra sono legate le sue opere più note (Ritorno alle trincee, 1914, Ottawa, ...
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Pittore italiano (Quargnento 1881 - Milano 1966); dal 1939 al 1952 professore nell'Accademia di Brera, una delle figure più eminenti dell'arte italiana del Novecento. Nel 1909 con V. Boccioni, L. Russolo [...] e F. T. Marinetti a Milano redasse il manifesto dei futuristi; nel 1916 fu, con G. De Chirico, il creatore della pittura metafisica; nel 1919 fu, con M. Broglio, alla testa del gruppo "Valori Plastici"; nel 1926 fece parte del gruppo "Novecento". Fu ...
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TOMMASINI, Vittorio Osvaldo (Farfa)
Manuela Manfredini
– Nacque a Trieste il 10 dicembre 1881 da Filippo, facchino al porto, e da Marianna Cesaratto, originari di Vivaro d’Udine. Ebbe tre sorelle, Maria, [...] tinta politica e patriottica dell’iniziativa, contribuì alla chiusura di quell’esperienza il 4 marzo 1945.
Quando la morte di Marinetti e la fine della guerra spensero i riflettori sul futurismo, Farfa riprese la strada del teatro e allestì nel 1948 ...
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SETTIMELLI, Emilio
Gloria Manghetti
SETTIMELLI, Emilio. – Nacque a Firenze il 2 agosto 1891 da Ferdinando, medico condotto, e da Elvira Guidi; ebbe tre sorelle, Margherita, Emma, Bianca, e un fratello, [...] in congresso a Bologna» (Buchignani, 1988b, p. 213), con il pretesto di avere favorito i «critici esterofili» (E. Settimelli, Al buon Marinetti, in L’Impero, 21 maggio 1933, p. 1).
Una volta tornato dalla guerra d’Africa, per la quale era partito ...
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Sport e letteratura nella storia
Francesca Petrocchi
Il genere della letteratura sportiva
Poeti e narratori nel corso dei secoli hanno descritto e illustrato l'esercizio fisico nei rispettivi linguaggi, [...] quale sono necessarie nuove forme di intrattenimento. Il manifesto del Teatro di varietà, edito nell'ottobre 1913, testimonia come Marinetti punti a stringere sempre più il legame tra performance atletica e spettacolo: il circo, le fiere di paese, il ...
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MAZZOTTI, Tullio (Tullio d’Albisola)
Anna Villari
Nacque ad Albissola (Albisola) il 2 dic. 1899, secondogenito del vasaio Giuseppe e della piemontese Celestina Gerbino Promis.
Giuseppe (1865-1944), detto [...] di Genova, alla «Mostra futurista» di Firenze, alla «Mostra futurista» di Savona. Nel Manifesto dell’arte sacra futurista, pubblicato a firma di Marinetti e di Fillia per la prima volta su La Gazzetta del popolo di Torino del 23 giugno 1931, il M. è ...
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Scrittore (Milano 1874 - ivi 1956). Esordì con una poetica ancora legata al classicismo leopardiano e carducciano (Rapsodie leopardiane, 1898), ma attratto dal movimento futurista, ne divenne uno degli [...] esponenti più serî e significativi (fu, tra l'altro, critico letterario della rivista Poesia fondata nel 1905 da Marinetti). Pubblicò molti volumi di liriche (Aeroplani, 1909; Versi liberi, 1913; Il poema dei quarant'anni, 1922; Canti per le chiese ...
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VASARI, Paolino Ruggero
Lorenzo Benadusi
– Nacque a Messina il 6 febbraio 1898, da Gregorio e da Caterina Giulia Basile.
Era di famiglia benestante. Il padre, figlio di un giudice, era un possidente [...] ormai al di là del futurismo, come egli stesso confessò in una lettera a Guglielmo Jannelli del 12 marzo 1931: «L’accademico Marinetti mi mostri una sua opera dove c’è l’esaltazione della Macchina! Non solo non ne ha prodotte, ma aggiungo è impotente ...
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Attore, regista e impresario francese (Parigi 1869 - Villeneuve-lès-Avignon 1940). Fu nel 1893 uno dei fondatori del Théâtre de l'CEuvre, da lui diretto fino al 1930. Ebbe il merito di far conoscere al [...] pubblico parigino il teatro francese e straniero contemporaneo (Maeterlinck, Jarry, Strindberg, D'Annunzio, Marinetti, Ibsen, Claudel, ecc.). Nel suo teatro accolse attori italiani (E. Zacconi e G. Grasso), e fu l'impresario di E. Duse in una tournée ...
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marinettiano
agg. – Dello scrittore Filippo Tommaso Marinetti (1876 - 1944), fondatore nel 1909 del movimento letterario, artistico e politico chiamato futurismo; relativo alla sua opera, al suo stile, alla sua attività. Talvolta, sinon. di...
futurismo
s. m. [der. di futuro]. – Movimento letterario, artistico e politico, fondato nel 1909 da F. T. Marinetti in reazione, oltre che alla letteratura borghese dell’Ottocento, alla magniloquenza e all’estetismo dannunziani. Attraverso...