Giacimento sedimentario di minerali utili, formatosi in superficie per concentrazione meccanica di minerali in granuli, che derivano dalla disgregazione delle rocce in cui erano dispersi. Frequenti sono [...] i giacimenti in depositi alluvionali ma non mancano quelli in ambiente marino, lacustre, glaciale ed eolico. ...
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Periodo dell’era paleozoica compreso tra 410 e 360 milioni di anni fa, delimitato dal Siluriano in basso e dal Carbonifero in alto. È diviso in 3 epoche, superiore, media e inferiore, comprendenti a loro [...] volta 7 piani. La maggior parte dei terreni devonici è di tipo marino e, più specialmente, di mare poco profondo. Nel D. inferiore ha durante l’orogenesi caledoniana, e a S da un bacino marino che separava quel continente dalla Terra di Gondwana. ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] , esteso per 730 km2, a seguito di movimenti di subsidenza ancora in atto, per la maggior parte si trova sotto il livello marino (anche −3 m).
L’Appennino Settentrionale è costituito da una serie di dorsali con direzione NO-SE, disposte a scalare dal ...
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Il periodo più recente della storia geologica della Terra, caratterizzato dalle modificazioni climatiche e dalle connesse e alterne fasi di espansione e ritiro dei ghiacci che ha subito il pianeta. Durante [...] da una parte fasi di espansione e ritiro dei ghiacci e dall’altra fasi di abbassamento e sollevamento del livello marino. Inoltre faune, flore e ambienti a tutte le latitudini hanno subito profonde trasformazioni in conseguenza di tali mutamenti, per ...
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In petrografia l’insieme dei processi fisici e chimici che subiscono i sedimenti, in tempi più o meno lunghi, durante e dopo la loro deposizione, che li trasformano in una roccia sedimentaria stabile. [...] e ricristallizzazione di materia nei sedimenti e litificazione. Può avvenire in ambiente sia marino sia continentale. Nei primi decimetri dei sedimenti marini, soprattutto in quelli carbonatici, la d. precoce agisce attraverso l’azione biochimica ...
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Massa d’acqua che circonda la terraferma e ricopre gran parte della superficie terrestre. In senso stretto, si indicano con il termine oceano gli spazi acquei più vasti e si chiamano m. distese acquee [...] di 200 m; a inizio anni 1970 ci si è spinti fino a 450 m; a metà del decennio fino a 1000 m nello spazio marino thailandese; all’inizio degli anni 1980 si sono sfiorati 1500 m al largo di Terranova. Nel 1980 soltanto due pozzi, presso la California e ...
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Periodo geologico dell’area paleozoica (compreso tra 360 e 285 milioni di anni fa), situato tra il Devoniano e il Permiano, riferito prima a un complesso di depositi includenti i giacimenti di carbone [...] tali depositi, anche se prive di carbone. Nel C. inferiore su gran parte dell’Europa era presente un dominio marino, che rimase tale in Russia e nell’Europa mediterranea anche nel C. superiore, mentre facies continentali (cioè ambiente di transizione ...
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Catena montuosa che si eleva sul fondo dell’Oceano Atlantico e che si estende con continuità, decorrendo in senso meridiano, dal Mar Glaciale fino alle estremità dell’Africa, dove piega verso E collegandosi [...] dell’Oceano Indiano. Ha un’altezza media che va dai 2000 ai 3000 m e giunge fino a 2000 m sotto il livello marino medio, emergendo solo in alcuni casi e costituendo isole vulcaniche come l’Islanda e le Azzorre. Rappresenta il luogo dove, secondo la ...
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In sedimentologia, termine inglese («increspatura») usato per indicare le forme di fondo che si generano sull’interfaccia acqua-sedimento (interfaccia deposizionale), a seguito dell’azione trattiva esercitata [...] sia sulle attuali superfici deposizionali sia fossili sulle superfici di strato di diversi ambienti sedimentari (fluviale, lacustre, marino ecc.). Un caso particolare è costituito dai r. rampicanti (climbing ripples), la cui formazione è legata a ...
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In geologia, si dice di deposito sedimentario costituito da una successione di strati litologicamente diversi (v. fig.), organizzati a differente scala fisica (spessore) e temporale, con disposizione asimmetrica [...] r. è spesso il risultato di singoli eventi deposizionali (per es., le sequenze di sedimenti torbiditici). Tipici sedimenti r. sono le alternanze calcari e marne di ambiente marino, o i sedimenti lacustri ritmicamente laminati, come le varve. ...
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marino1
marino1 agg. e s. m. [lat. marīnus, der. di mare «mare»]. – 1. agg. a. Del mare, che si riferisce al mare, o gli appartiene, o ha con esso rapporto: un paesaggio m.; l’ambiente m.; la costa m., il lido m.; le m. sponde (T. Tasso);...
marino2
marino2 agg. [alteraz., per raccostamento a marino1, di una voce dial. di origine mediterranea (cfr. lig. armuìn, armurìn, sicil. armuìna)]. – Ciliegia marina: nome dato in alcuni dialetti alla corbezzola, frutto del corbezzolo (a...