Restauro e conservazione
Gianluca Farinelli
Davide Pozzi
La disciplina del restauro cinematografico è un territorio dai confini incerti, ancora privo di regole codificate, di metodologie condivise, [...] in onda televisiva è convinto che il pubblico non accetti i segni del tempo presenti in un film. Quindi ogni traccia di ). Si pensi al lavoro del critico e storico del cinema Joseph-Marie Lo Duca, cofondatore e redattore fino al 1954 dei "Cahiers du ...
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Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] o attraverso l'impronta delle sue mani, spesso alternate a segni. Segni, mani e animali sono disposti in un ordine preciso: scenari sull'interpretazione della realtà che ci circonda. Mario Giacomelli nelle ricerche sul paesaggio indaga, utilizzando i ...
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Critica cinematografica
Bruno Roberti
Quadro generale e sviluppo storico
di Daniele Dottorini
La storia della c. c. si è sviluppata parallelamente alla storia del cinema, spesso accompagnandone (o [...] del popolo" di Torino il 4 febbraio 1908, firmate da Mario Dell'Olio, e alla fine dell'anno su riviste specializzate come vague francese e per organizzare dibattiti sui due film che segnarono una svolta nel cinema italiano di allora: La dolce vita ...
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Neorealismo
Lino Miccichè
Composita e complessa dinamica culturale, che ha caratterizzato il cinema italiano dal dopoguerra (1945-46) sino ai primi anni Cinquanta (1953-1956), il N. è stato, sotto molti [...] ancora pieni di stinte scritte fasciste ma anche di segni e simboli delle campagne elettorali che si erano svolte di Augusto Genina e il N. comico di Totò cerca casa di Mario Monicelli e Steno; nel 1950 il N. bucolico dell'ultimo episodio della ...
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Poliziesco, genere
Mario Sesti
Per la sua complessità, per la vasta articolazione, per la fortuna stessa delle opere a esso ascrivibili, e in ragione della sua evoluzione che ha implicato contaminazioni [...] a enigma (in cui il disvelamento graduale di segni e indizi porta alla spiegazione di un evento criminoso è raro trovare appassionati artigiani dotati di personalità e inventiva, come Mario Bava (per es., La ragazza che sapeva troppo, 1963) o ...
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Spettacolo
Mario Verdone
Il termine spettacolo (dal latino spectaculum, derivato di spectare, "guardare") designa in senso ampio qualsiasi performance artistica che si svolga davanti a un pubblico di [...] , ma sia destinato ai sensi e anche indipendente dalla parola, creato da musica, danza, pantomima, scenografia, linguaggio dei segni. L'attore, dice B. Brecht, deve esteriorizzare tutto ciò che attiene al sentimento, sviluppandolo nel gesto; non ...
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Manifesto
Franco Montini
Parte introduttiva
di Mario Verdone, Franco Montini
Nato dalla necessità di diffondere notizie di pubblico interesse, da parte sia di istituzioni ufficiali sia di privati, il [...] Bencivenga; Torquato Tasso, 1914; Margot, 1914, di Ubaldo Maria Del Colle), su nomi di grande prestigio e di indiscusso che escono dal cartello di divieto di sosta per Ghostbusters o il segno di Batman per la celebre saga. Così sono cambiate anche le ...
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Giudiziario, film
Mario Sesti
Il processo è stato da sempre il rituale che, forse più di qualsiasi altra espressione dell'esercizio di un potere istituzionale, ha goduto di un'eccezionale attenzione, [...] della giustizia non esauriscono i contenuti del f. g.: se è vero che il mondo giudiziario è un ambiente di segni e significati così codificato che la narrazione cinematografica lo ha adottato più che reinventato, è altrettanto vero che il cinema non ...
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PAULUCCI DI CALBOLI BARONE, Giacomo
Giovanni Tassani
PAULUCCI DI CALBOLI BARONE, Giacomo. – Nacque a Caltagirone (Catania) il 12 ottobre 1887 da Rosario Barone, piccolo proprietario terriero, e da Anna [...] Aloisi, del Centro italiano di studi per la riconciliazione internazionale, di segno filoatlantico. In buoni rapporti con don Luigi Sturzo, vicino a politici come Mario Scelba, Giuseppe Pella e Gaetano Martino, svolse compiti di rappresentanza in ...
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DE ROBERTIS, Francesco
Roberta Ascarelli
Nacque a San Marco in Lamis, in provincia di Foggia, il 16 ott. 1902 da Nicola e Carolina Tardio. Entrato nel 1917 all'Accademia navale di Livorno, il D. iniziò [...] figura infatti R. Rossellini, ma, secondo la testimonianza di Mario Bava, esso venne completamente rifatto dal D., autore tra l'altro del soggetto e della sceneggiatura), segnava secondo lo stesso Rossellini l'inizio del neorealismo italiano per il ...
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partito-motore
loc. s.le m. Partito politico che si assume il ruolo di propulsore e animatore di una coalizione. ◆ E se non nasce l’Elefante, nascerà l’Elefantino. Lo ha annunciato al convegno di liberal, «Un bipolarismo che funzioni», il...
micropartitismo
(micro-partitismo), s. m. La tendenza alla proliferazione dei partiti politici di scarsa consistenza numerica. ◆ [Mario] Segni e i suoi del Patto, cui dobbiamo la prima grande spallata organizzata al sistema politico, apre...