Recipiente di metallo, pietra dura, marmo, vetro, porcellana, usato nei laboratori chimici, in farmacia e spesso anche in cucina, nel quale si tritano, mediante un pestello, azionato a mano o anche con [...] dispositivi meccanici, sostanze che si vogliono ridurre in polvere o in poltiglia (v. fig.).
Anatomia
M. tibioperoneo (o tibio-fibulare) Il piano articolare della gamba nell’articolazione tibiotarsica, ...
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Operazione preliminare di foggiatura di pezzi di materiali metallici, di legnami, pietre o marmo che debbono subire successive operazioni di lavorazione meccanica o a mano. Laminazione di s. è l’insieme [...] delle passate, eseguite con appositi treni sbozzatori, che portano dal lingotto ai semilavorati, come bramme, billette ecc ...
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Strato adiposo sottocutaneo del maiale, asportato assieme alla pelle dal dorso e dall’addome. Per la preparazione alimentare si utilizza il l. tagliato a fette dopo averne eliminata la cotenna; si deposita [...] ; impiegato anche come olio commestibile. L. di Colonnata La specialità più nota di l. italiano, che prende il nome dall’omonima località nel comune di Carrara; si tratta di l. stagionato, con aglio e aromi, per almeno 6 mesi in conche di marmo. ...
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BAGNO
G. Ventrone Vassallo
Il b., inteso come immersione del corpo nell'acqua a scopo igienico, terapeutico o ludico, è ricordato frequentemente nella Bibbia soprattutto in rapporto alla pulizia e alla [...] strutture massicce, in pietra e mattoni, spesso di accurata esecuzione, sono rivestite all'interno da intonaci e talvolta da marmi e conservano in qualche caso resti di elaborate decorazioni dipinte e di stucchi; i piani pavimentali sono lastricati e ...
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Economia
Nome o simbolo che permette di identificare un prodotto, bene o servizio, differenziandolo dai prodotti, beni o servizi concorrenti. Si ha la m. industriale quando l’impresa manifatturiera immette [...] per indicare le zecche in cui erano coniate.
storia M. epigrafica Segno che i Romani usavano iscrivere sui blocchi di marmo o altro materiale da costruzione per indicarne la provenienza, la proprietà o il numero ai fini del conteggio del materiale ...
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PATTISON, Giovanni
Nicola De Ianni
PATTISON, Giovanni (John). – Nacque a Newcastle, in Inghilterra, il 31 dicembre 1815, da Cristoforo. Non è noto il nome della madre.
L’essere concittadino degli Stephenson [...] ’ubicazione e sulle vicende storiche delle Officine meccaniche e fonderie in Napoli, ibid., XII (1965), 4, pp. 527-544; M. Marmo, Il proletariato industriale a Napoli in età liberale (1880-1914), Napoli 1978, pp. 32, 60 s., 121-126; A. Confalonieri ...
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In arte e architettura, persona od oggetto che l’artista ritrae o riproduce, oppure esemplare preparatorio dell’opera finale. Nel linguaggio scientifico, costruzione schematica, puramente ipotetica o realizzata [...] parte, destinato a servire di base all’esecuzione definitiva dell’opera stessa quando questa dovrà essere tradotta in altro materiale (marmo, pietra) o fusa in bronzo. È usato un m. anche per l’esecuzione di opere di grandi dimensioni; a differenza ...
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VETRO (fr. verre; sp. vidrio; ted. Glas; ingl. glass)
Giorgio SANGIORGI
Filippo ROSSI
Arnaldo MAURI
Giovanni VACCA
Vetro, nel senso generico, è una materia anorganica, passata dalla fusione dei suoi [...] . Già nel sec. XIII si nota l'uso di vetri dorati e decorati con disegni a graffito, in cornici e in marmi (Siena, pergamo di Nicola Pisano); poi fu ripresa largamente la tecnica antica della foglia d'oro graffita sotto vetro, per ornare anconette ...
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FERNIANI (Farignani, Frignani)
Pietro Marsilli
Famiglia di imprenditori della ceramica attiva a Faenza, in provincia di Ravenna.
I F. si distinsero nel Modenese e in particolare nella zona di Frignano, [...] aveva cominciato ad affiancare quella classica della maiolica. La si otteneva miscelando la terra bianca di Vicenza con polvere di marmo greco, che ne migliorava compatezza e candore. Il custode di tale segreto era Luigi Benini, ma fu proprio il ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] arricchire suppellettili, sculture, dipinti; dal 13° sec. il v. colorato fu usato come complemento in sculture di marmo. Ciò richiese una notevole specializzazione e, di conseguenza, scambi internazionali e controllo della produzione. È del 1291 il ...
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marmo
(ant. màrmore) s. m. [lat. marmor -ŏris, dal gr. μάρμαρος]. – 1. a. In petrografia, roccia calcarea che, per effetto di metamorfismo dinamico o di contatto, ha assunto struttura cristallina a grana uniforme, così da rassomigliare a zucchero...