DE RIN, Nicolò
Sergio Cella
Nacque a Capodistria il 4 ag. 1814 da Bartolomeo, impiegato e piccolo possidente, e da Vittoria Cociancich, già vedova di un altro De Rin. Perso a dieci anni il padre, fu [...] 1865, determinando una presa di posizione antiaustriaca da parte del Consiglio.
In seguito all'incauta dichiarazione di A. La Marmora in Senato (30 novembre 1864), che nessuno "spingeva le sue pretese a Trieste, necessaria alla Germania", il Comitato ...
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DE ASARTA, Giacomo
Paola Casana Testore
Nacque a Genova-Sampierdarena il 26 ott. 1780 da Emanuele Dionisio, di origine spagnola, ed Annamaria Chiappara.
Il D. trascorse la fanciullezza a Genova e, secondo [...] lotta sanguinosa.
L'operato del D. a Genova venne aspramente criticato dagli ambienti governativi; lo stesso generale La Marmora giudicò debole ed imprevidente la sua condotta. In risposta a queste accuse il D. scrisse una Relazione degli ultimifatti ...
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CABELLA, Cesare
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Genova il 2 febbr. 1807 da Giovanni, commerciante di stoffe, e da Vittorina Parodi, figlia di Cesare Parodi, avvocato e docente di diritto commerciale nell'ateneo [...] .
Alla notizia della sconfitta di Novara (23 marzo 1849), Genova si sollevava: lo stato d'assedio proclamato da La Marmora segnava la fine dell'armonia precariamente raggiunta da genovesi e torinesi in occasione della guerra, e riportava in vita quel ...
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CADOLINI, Giovanni
Bruno Di Porto
Di nobile famiglia lombarda, nacque a Cremona il 24 ott. 1830 da Carlo e Giulia Smancini. Diciottenne, accorse volontario nella prima guerra d'indipendenza con la colonna [...] politica del paese. Questa comprensione verso la politica governativa si spinse fino ad accordare il favore al ministero La Marmora, succeduto nel settembre 1864 al Minghetti, con un voto che dispiacque, per esempio, a B. Cairoli.
Rieletto a ...
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BERTI, Domenico
Gian Paolo Nitti
Nacque a Cumiana (Torino) il 17 dic. 1820 da Francesco e da Margherita Fontana e, dopo aver studiato nel collegio di Carmagnola, s'iscrisse all'università di Torino, [...] fosse adoperato per fare Roma capitale.
Nel 1865 il B. entrò, come ministro della Pubblica Istruzione, nel terzo ministero La Marmora (31 dic. 1865-20 giugno 1866; tenne anche l'interim: dell'Agricoltura, Industria e Commercio), conservando lo stesso ...
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LUNATI, Giuseppe
Dante Marini
Nato a Roma il 24 apr. 1800 da Giacomo, facoltoso possidente di Frascati, e da Anna Silvani, frequentò con profitto durante il regime napoleonico il Collegio romano per [...] . La breccia di Porta Pia lo trovò nuovamente tra i consiglieri municipali e il 15 ott. 1870 il generale A. Ferrero della Marmora, succeduto a R. Cadorna, lo chiamò a far parte della nuova giunta municipale, dalla quale però presto si dimise per ...
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ALFIERI, Catalano
Alberto Merola
Nacque probabilmente nel 1602. Figlio del conte Urbano di Magliano, colonnello della cavalleria del duca di Savoia, governatore di Alba e di Villanova d'Asti e valoroso [...] 270-272, 339, 377, 378; A. de Saluces, Histoire militaire du Piémont, IV, Turin 1818, pp. 352-380 e passim; A. Ferrero della Marmora, Le vicende di Carlo di Simiane Marchese di Livorno poi di Pianezza tra il 1672 ed il 1706, Torino 1862, pp. 459-483 ...
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CUGIA, Efisio
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Cagliari il 27 apr. 1818 da Diego e da Speranza Palliaccio. Il padre, proprietario di vasti possedimenti terrieri nell'isola, discendeva dalla famiglia che [...] errori degli alti comandi. Nella crisi che seguì alla sconfitta, il Cialdini, al momento di prendere il posto dei La Marmora alla testa dell'esercito, pretese da Vittorio Emanuele II che il dicastero della Guerra passasse dal generale Pettinengo al C ...
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CASTELLAR, Giuseppe Vincenzo Francesco Maria Lascaris conte di
Enrico Stumpo
Di un ramo minore della grande famiglia dei Lascaris di Ventimiglia, investito nel 1530 con Gaspare del feudo di Castellar, [...] il feudo della Rocchetta con il titolo marchionale.
Giunse a Cagliari nel dicembre dell'anno seguente, succedendo al conte della Marmora e si dedicò con grande energia al tentativo di applicare le riforme volute dal Bogino già dal 1753. che il C ...
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CASTROMEDIANO, Sigismondo
Luigi Agnello
Nato a Cavallino (Lecce) il 20 genn. 1811 da Domenico, duca di Morciano, e da Teresa dei marchesi Balsamo, discendeva da un'antica e illustre famiglia di origine [...] al centrodestra, sostenne i ministeri Cavour e Ricasoli, fu deciso oppositore di Rattazzi e appoggiò con riserve Minghetti e La Marmora. La sua presenza in Parlamento risultò poco incisiva, ispirata come fu al principio che "quei deputati che non ...
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