FISCHER, Theobald
Roberto Almagià
Geografo, nato a Kirchsteitz in Sassonia il 31 dicembre 1846, morto a Marburgo il 17 settembre 1910. Dal 1879 ebbe la cattedra di geografia all'università di Kiel, [...] (ivi 1904). Ma il F. eccelse soprattutto in scritti di carattere corologico (sulla Spagna, sulla Turchia, sulla Palestina, sul Marocco, sulla Corsica, ecc.) raccolti in buona parte in due volumi di Mittelmeerbilder (Lipsia 1906 e 1908). La sua opera ...
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Scrittore e compositore (Jamaica, Long Island, New York, 1910 - Tangeri 1999). Allievo di V. Thompson e A. Copland, ha composto opere, balletti, musiche di scena, lavori sinfonici e da camera di eclettica [...] la posizione dell'uomo moderno in un mondo senza miti e senza valori. Al recupero del patrimonio culturale del Marocco, dove si è stabilito dagli anni Quaranta, ha dedicato numerose opere, valendosi della collaborazione di Mohammed Mrabet (A hundred ...
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MALTZAN, Heinrich von
Laura Mannoni
Viaggiatore ed esploratore tedesco, nato a Dresda il 6 settembre 1826, morto a Pisa il 24 febbraio 1874. Dopo avere compiuto gli studî di diritto a Monaco e aver [...] la morte del padre in possesso dei suoi beni, iniziò una serie di viaggi, prima in Europa, poi nella Siria e Palestina, nel Marocco e nel l'Algeria, apprendendo la lingua, gli usi e i costumi di quei popoli. Nel 1860 partì da Alessandria in compagnia ...
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TROMBETTIERE (lat. scient. Erythrospiza g. githaginea Lichtens.)
Alessandro Ghigi
Piccolo uccello dell'ordine dei Passeriformi, affine al ciuffolotto, con becco grosso e scarlatto; le parti superiori [...] modeste. Abita le regioni sassose del Sahara (tanto che gli Arabi lo chiamano "uccello delle pietre"), dall'Egitto al Marocco, e si trova anche nelle Canarie: accidentalmente è giunto pure in Europa.
Vive in località dove si trova scarsa vegetazione ...
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MAṬMĀṬAH
Francesco Beguinot
. Nome di una tribù berbera del gruppo dei Benī Fāten (Banū Fātin), che a loro volta fanno parte del ramo etnico dei Ḍarīsah, secondo le genealogie indigene (v. berberi). [...] del Sud Tunisino, ove si è conservata anche qualche località berberofona. Altre frazioni dei Maṭmāṭah passarono nell'Algeria e nel Marocco.
Bibl.: Ibn Khaldun, Histoire des Berbères (trad. de Slane), Algeri 1852-56, I, pp. 245-48 e passim (nuova ediz ...
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Nato a Lisbona intorno al 1195 da nobile famiglia, battezzato con il nome di Fernando, dopo essere stato ordinato sacerdote e aver ricevuto una solida formazione intellettuale presso i Canonici regolari [...] , entrò verso il 1220 nell'Ordine francescano, dove assunse il nome di Antonio. Era sua ferma intenzione diventare missionario in Marocco, ma la salute glielo impedì. Nel 1221 A. era con i suoi confratelli al capitolo di Assisi; fu poi destinato ...
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Genere di piante della famiglia Genzianacee; erbe annuali, a foglie opposte, ora libere, ora connate alla base; fiori peduncolati all'ascella delle foglie, con corolla gialla, rotata. Il frutto è una cassula [...] . Le due specie principali sono: Chl. imperfoliata L. a foglie libere, della Spagna, Francia e Italia meridionali e del Marocco, Chl. perfoliata L. a foglie connate, più comune, che dalla regione mediterranea giunge all'Europa centrale, Caucaso e ...
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Figlio (Madrid 1886 - Roma 1941) di Alfonso XII (premorto alla sua nascita) e di Maria Cristina d'Asburgo-Lorena, regnò fino al 1902 sotto la reggenza della madre; dichiarato maggiorenne in quell'anno, [...] ). L'ondata terroristica che portò agli assassinî dei presidenti del Consiglio Canalejas (1912) e Dato (1920), le difficoltà nel Marocco e la sempre più forte tendenza autonomistica della Catalogna indussero A. a instaurare nel 1925 la dittatura del ...
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giallā´b Nome arabo dato ai negrieri o cacciatori di schiavi, che, sotto il pretesto della guerra santa, compivano nel Sudan centrale, nella seconda metà del 19° sec., razzie e tratte di schiavi. Tale [...] fu Sulaimān Pascià.
Lungo camice di tela aperto sul petto, munito di maniche e a volte di cappuccio, in uso in alcune regioni del Maghreb. Il g. è conosciuto anche con il nome di giallāba o giallābiyya in Marocco e Algeria, di gallābiyya in Egitto. ...
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Scrittore francese, nato a Ruelle (Charente) il 3 maggio 1864, critico e viaggiatore; membro dell'Accademia francese. Pubblicò: Sidney Smith et la renaissance des idées libérales en Angleterre au XIXe [...] (ibid. 1910); Trois études de littérature anglaise (ibid. 1921). Le sue impressioni di viaggio si estendono dalla Bretagna al Marocco e all'India. Da ricordare Dans l'Inde (Parigi 1891), Marrakech dans les palmes (Parigi 1920). Nei suoi volumi di ...
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marocca
maròcca s. f. [der. di marra2 «mucchio di sassi»], settentr. – Accumulo di detriti rocciosi di origine sedimentaria; rifiuto, scarto di una mercanzia qualsiasi
marocchino1
marocchino1 (ant. marrocchino) agg. e s. m. (f. -a). – 1. Appartenente o relativo al Maròcco, territorio e regno dell’Africa nord-occid.: le popolazioni m.; l’artigianato, il cuoio m.; pelli marocchine. Come sost., abitante o nativo...