SERVADIO, Lucia (
Silvia Iorio
Lucia Bedarida). – Nacque ad Ancona il 17 luglio 1900, primogenita e unica femmina di cinque figli in una famiglia agiata di origine ebraica. Il padre, Cavour Servadio, [...] culturale, un clima e un paesaggio che Lucia avrebbe ricordato con grande gioia fino agli ultimi giorni della sua vita. In Marocco ebbe l'opportunità di consolidare e rafforzare la sua passione per l’arte medica e si guadagnò in breve tempo un’ampia ...
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Doge di Venezia (Venezia 1701 - ivi 1778). Nel 1739 sposò Pisana Cornaro, appartenente ad una delle famiglie più influenti nella vita politica veneziana. Ambasciatore a Roma, Madrid e Napoli, procuratore [...] Roma portò allo scontro con Clemente XIII. Favorì una serie di trattati commerciali con Tripoli (1763), Tunisi (1764), il Marocco (1765), Algeri (1769); ravvivò i commerci con Danimarca e Russia e riorganizzò, attraverso Cadice e Lisbona, quelli con ...
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SENUSSI
Carlo Alfonso Nallino
Vocabolo usato abitualmente per designare: a) i discendenti del fondatore della confraternita religiosa e dello stato senussita; b) gli affiliati alla confraternita suddetta [...] gran Senusso), era sceriffo (ossia discendente da Maometto) della linea che, attraverso l'Idrīs fondatore della dinastia idrīsita del Marocco, risale ad al-Ḥasan. Nacque il 22 dicembre 1787 (1202 eg.) nell'attuale comune L'Hillil nel circondario di ...
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GRIMALDI
Vito Antonio Vitale
. Una delle quattro maggiori famiglie genovesi che tardi genealogisti vollero far originaria dalla Provenza, mentre altri la fanno derivare da Vezzano nella Riviera di [...] la prima volta in un documento del 2 ottobre 1158 e fu spesso console e ambasciatore a Federico I e all'emiro del Marocco. Suo figlio Oberto fondò col suocero Oberto Spinola la chiesa di S. Luca e dai quattro figli di lui, Grimaldo, Ingo, Oberto ...
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Geografo, nato a Chabris (Indre) il 1° aprile 1873, e formatosi alla scuola di P. Vidal de La Blache; professore di geografia nelle università di Rennes (1899) e di Lione (1906), poi passato a Parigi (1910) [...] esponenti della rinnovata scuola francese di geografia. Viaggiò molto in Germania, Cecoslovacchia, Polonia, Romania, Dalmazia, Bosnia, Marocco, Algeria, Egitto, Canada, Stati Uniti, Messico, ecc.; e dettò corsi nella Columbia University di New York ...
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Geografo tedesco vivente, nato a Brunswick il 25 maggio 1883; percorse nel 1906 e ancora nel 1909 la Tripolitania settentrionale, nel 1907 e 1908 l'Egitto, la Siria, la Mesopotamia, l'Armenia, l'Asia Minore. [...] Libico, che fallì a causa dello scoppio della guerra mondiale; visitò allora tutta l'Africa settentrionale dal Nilo al Marocco. Osservatore acuto e rapido, dotato di larga cultura e di facoltà sintetiche, il B. si segnala soprattutto per opere ...
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Vocabolo spagnuolo che ora significa persona incaricata di custodire prigionieri o addirittura il direttore d'un carcere; ma che nel Medioevo significava il governatore (per lo più scelto fra i nobili) [...] spagnuola. È l'arabo al-qā'id, che significa "condottiero", cioè capo militare grande o piccolo, e che nel Marocco, data la confusione tra le funzioni politico-amministrative e le militari, designava e designa tuttora un governatore di città o di ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Mondo islamico
Paolo M. Costa
Basema Hamarneh
Sergio Martínez Lillo
Fernando Sáez Lara
Giovanna Ventrone Vassallo
Anna Sereni
Vincenzo Strika
Caratteri generali
di [...] spicca la sala di preghiera usata anche per l'insegnamento. La più antica di esse è la Saffarin a Fez in Marocco istituita nel 1271, seguita dalla Bu Inaniyya, dalla Attarin, dalla Qarawiyyin. Talvolta gli edifici hanno il minareto, manca invece il ...
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Fotografa e video-artista franco-marocchina (Parigi 1982 - Ouagadougou, Burkina Faso, 2016). Dopo aver studiato fotografia presso l’università di New York, con la sua arte ha cercato di esplorare il mondo [...] al Libano. Uno dei suoi lavori più noti è la videoinstallazione Crossings, che indaga l’esperienza dei subsahariani migrati in Marocco. Del 2015 è la sua ultima mostra Les Marocains, tenutasi a Parigi, in cui racconta la popolazione locale. Le sue ...
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Califfo omayyade (m. 743 d. C.), che regnò dal 724 alla morte. Energico e accorto amministratore, tenne con fermezza il governo dell'Impero, coadiuvato dal governatore dell'Iraq Khālid al-Qasrī. Sotto [...] (732), e la vittoriosa resistenza alla pressione turca in Asia centrale. Gli ultimi anni di Hishām furono turbati dalla grande rivolta berbera nel Marocco, e da problemi di successione. Con la sua morte si aprì la crisi del califfato omayyade. ...
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marocca
maròcca s. f. [der. di marra2 «mucchio di sassi»], settentr. – Accumulo di detriti rocciosi di origine sedimentaria; rifiuto, scarto di una mercanzia qualsiasi
marocchino1
marocchino1 (ant. marrocchino) agg. e s. m. (f. -a). – 1. Appartenente o relativo al Maròcco, territorio e regno dell’Africa nord-occid.: le popolazioni m.; l’artigianato, il cuoio m.; pelli marocchine. Come sost., abitante o nativo...