Geografo e diplomatico svedese (Hemsö, Gotland, 1776 - Firenze 1847). La sua attività diplomatica, svoltasi nel Regno di Sardegna, in Marocco e in Tripolitania, cessò nel 1828, anno in cui G. decise di [...] cittadina. Fu autore di saggi sui paesi nordafricani (notevole soprattutto lo Specchio geografico e statistico sull'impero di Marocco, 1834) e attento osservatore del progresso della geografia, del quale riferì in più occasioni e al quale tentò ...
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(o al-Maghreb) Nome («Occidente») con il quale gli Arabi designano complessivamente i paesi dell’Africa settentrionale, a O dell’Egitto, spesso in opposizione a Mashriq «Oriente». Varie le accezioni, dalla [...] , al fine di avere un mercato comune, l’Unione del M. Arabo (con sede a Rabat) tra Libia, Tunisia, Algeria, Marocco e Mauritania.
Lingua
Le principali lingue parlate nell’area maghrebina sono l’arabo, nelle sue particolarità dialettali, e il berbero ...
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Territorio dell’Africa nord-occidentale. Si estende sull’Atlantico con uno sviluppo di circa 1000 km dalla foce dell’Uadi Dra al Capo Bianco, comprendendo un vasto retroterra quasi interamente desertico [...] firmò con le forze sahrawi un trattato di pace e si ritirò dal Río de Oro, che fu però occupato dal Marocco. A partire dal 1980 il Marocco eresse un muro difensivo, arrivando a circoscrivere 200.000 km2 di territorio (su 266.000) e limitando così la ...
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KÉNITRA (arabo Qniṭra, da qunaiṭira "piccolo ponte")
Eliseo BONETTI
Città (55.905 ab., di cui 8868 europei nel 1952) e porto del Marocco (ex-zona francese), sulla sinistra del f. Sebu, a 16 km dalla [...] sua foce nell'Atlantico. Consta di un centro indigeno e d'una città europea in notevole sviluppo. Il porto, che ha un movimento annuo di circa 600.000 t, ha una serie di banchine lungo il fiume, ove attraccano ...
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Stato dell’Africa nord-occidentale. I confini, quasi interamente artificiali e rimasti pressoché invariati dall’epoca della dominazione francese, lo dividono a NO e N dal Sahara Occidentale (annesso dal [...] fu deposto e sostituito dal colonnello M.S.A. Taya, che nel 1985 ristabilì le relazioni diplomatiche con il Marocco. Nel 1985 fu avviato un programma di aggiustamento strutturale. Il problema della distribuzione delle terre bonificate nella valle del ...
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Medio Oriente
Marcella Emiliani
Nell'accezione geografica più ampia, la locuzione Medio Oriente indica quell'arco di Stati che - da ovest a est - va dal Marocco al Pakistan incluso, arrivando a comprendere [...] di liberazione. Nell'orbita della Francia finirono ben presto - come protettorati - anche la Tunisia (dal 1881 al 1956) e il Marocco (dal 1912 al 1956), che non ha mai fatto parte dell'Impero ottomano. La Libia fu invece conquistata dall'Italia nel ...
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("Occidente") Nome con il quale gli arabi designano i paesi dell'Africa settentr., a O dell'Egitto, spesso utilizzato in opposizione a Mashriq "Oriente". È impiegato in varie accezioni, dalla più comune [...] ) a una più ampia (Tunisia, Algeria, Marocco, Libia e Mauritania), a una più ristretta (Marocco). La regione, che non ha mai costituito un'unità politica, è abitata da popolazioni arabe e berbere. Nel 1989 è stata istituita, al fine di formare un ...
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Stato dell’Africa settentrionale. Affacciato sul Mediterraneo, confina a E con Tunisia e Libia, a S con Niger e Mali, a SO con la Mauritania, a O con il Marocco (in parte con il Sahara Occidentale, di [...] ha lasciato all’Algeria una discreta rete urbana (le città arabe erano assai meno numerose e importanti che in Marocco e Tunisia), sovradimensionata rispetto alle possibilità economiche e alle esigenze del paese. Il genere di vita delle città si ...
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Termine politico per designare i possedimenti spagnoli dell'Africa di NO. Consta di due parti distinte: 1) il territorio di Ifni (v. in questa App.), enclave nel territorio del Marocco; 2) il Sahara spagnolo [...] province spagnole): a) Seguia el Hamra; b) Rio de Oro (v. in questa App. Sahara spagnolo). Invece la Spagna ha dovuto cedere al Marocco (1° aprile 1958) quella fascia, di scarso valore economico, compresa tra l'uadi Draa e il 27° 40′ N, chiamata ...
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Leone Africano
(propr. al-Hasan ibn Muhammad al-Wazzan) Geografo e viaggiatore arabo (Granada 1494 ca.-Tunisi 1554 ca.). Di origine andalusa, si stabilì con la famiglia a Fez, in Marocco, poco dopo [...] la caduta dei Nasridi di Granada. In gioventù, viaggiò estesamente nell’Africa subsahariana e in Egitto e compì il pellegrinaggio alla Mecca. Fatto schiavo da pirati spagnoli, nel 1520 fu condotto a Roma ...
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marocca
maròcca s. f. [der. di marra2 «mucchio di sassi»], settentr. – Accumulo di detriti rocciosi di origine sedimentaria; rifiuto, scarto di una mercanzia qualsiasi
marocchino1
marocchino1 (ant. marrocchino) agg. e s. m. (f. -a). – 1. Appartenente o relativo al Maròcco, territorio e regno dell’Africa nord-occid.: le popolazioni m.; l’artigianato, il cuoio m.; pelli marocchine. Come sost., abitante o nativo...