BRUNO, Giovanni
Salvatore Bono
Nato a Colonnella (Teramo) nel 1544 da Pietro e da Leonora di Giuliano, venne battezzato con il nome di Properzio, che mutò in quello di Giovanni quando, nel 1571, dopo [...]
Dopo il ritorno a Roma, il B. riprese l'insegnamento di logica nel Collegio Romano; nel 1590 era rettore del Collegio dei maroniti. Morì a Roma il 12 ott. 1623.
Fonti e Bibl.: La relazione inedita del B., dal titolo Ragguaglio della Missione fatta a ...
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LIBANO, Grande (ebr. Lĕbānōn; gr. Λίβανος; lat. Libănus. La connessione del nome con le radici l-b-n "essere bianco", un tempo generalmente ammessa, è oggi contestata e si ritiene che esso sia di origine [...] il proprio dominio; tuttavia l'influsso occidentale si fece sempre sentire nel Libano, dovuto in massima parte ai rapporti tra i maroniti e la curia romana. L'emiro Bashīr, della dinastia dei Banū Shihāb successa a quella dei Banū Ma‛n, del quale ...
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TRIPOLI di Siria (A. T., 88-89), o semplicemente Tripoli, in arabo Ṭarābulus esh-Shām
Arnaldo MOMIGLIANO
Virginia VACCA
Città della repubblica libanese, capoluogo del distretto omonimo, sui fiumi Nahr-Abū [...] Iskeleh (scalo), collegato a Tripoli da una tramvia elettrica. Tripoli è sede di un tribunale di prima istanza, di un vescovo maronita e di un vescovo greco-ortodosso. È circondata da agrumeti, oliveti, gelsi. Le sue case sono di arenaria, le strade ...
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MA‛ŪSHĪ, Paul
Patriarca maronita. Nato a Gezzīn (Libano) nel 1894. Studiò nel Libano, poi a Parigi e Roma, dove conseguì la laurea in filosofia e teologia. Ordinato sacerdote nel 1917, si recò negli [...] Stati Uniti, dove insegnò latino, greco e siriaco e si occupò delle comunità maronite di New York e Los Angeles. Tornato nel 1934 in patria, fu nominato vescovo di Tiro; nel 1948 fu nominato presidente della Commissione apostolica costituita dalla ...
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RABBULA, Vangelo di
M. della Valle
Denominazione convenzionale di un evangeliario siriaco (Firenze, Laur., Plut. 1.56), giunto a Firenze probabilmente tra il 1522, anno in cui è ancora documentato nel [...] sec. 12°, nel monastero di S. Maria di Maifūq, in Libano, anch'esso come Qannūbīn nel tempo sede dei patriarchi maroniti.L'evangeliario, scritto in estrànghelo - il tipo più antico di scrittura siriaca - su due colonne, fu certamente eseguito, come ...
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Vedi Libano, il confessionalismo politico dell'anno: 2012 - 2013
Lorenzo Trombetta
Chiamato in causa ogni qual volta in Libano scoppia una crisi o si verificano violenze intestine, il confessionalismo [...] di poteri: le quote sono ora divise a metà tra cristiani e musulmani, e i poteri del capo dello stato maronita sono ridotti a favore del primo ministro sunnita e del presidente del Parlamento sciita. Il sistema confessionale è ulteriormente protetto ...
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Vedi Libano, il confessionalismo politico dell'anno: 2012 - 2013
Lorenzo Trombetta
Chiamato in causa ogni qual volta in Libano scoppia una crisi o si verificano violenze intestine, il confessionalismo [...] di poteri: le quote sono ora divise a metà tra cristiani e musulmani, e i poteri del Capo dello stato maronita sono ridotti a favore del primo ministro sunnita e del presidente del Parlamento sciita. Il sistema confessionale è ulteriormente protetto ...
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GIOVANNI FRANCESCO (Gianfrancesco, Francesco) da Potenza
Laura Ronchi De Michelis
Nacque probabilmente a Potenza in data ignota da collocarsi nell'ultimo quarto del XV secolo. Incerto è anche il cognome [...] svolto positivamente il compito che gli era stato affidato, G. tornò a Roma con il Reatino e tre oratores dei maroniti delegati a partecipare al concilio Lateranense, in tempo per prendere parte attiva a un momento delicato della vita dell'Ordine ...
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ALBONESI, Teseo Ambrogio degli
Giorgio Levi della Vida
Antesignano dello studio delle lingue orientali nella prima metà del sec. XVI, nato a Pavia, o nei dintorm, nel 1469, morto ivi quasi certamente [...] dell'Evangelo di Luca, f. 83 v. una breve citazione del Corano), secondo un uso che l'A. dovette apprendere dai maroniti.
AII'A. non è riuscito di comporre un lavoro organico: l'Introductio è un'opera farraginosa, confusa e disordinata, che vuol ...
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Sharon, Ariel
(propr. A. Scheinerman) Militare e politico israeliano (n. Kfar Malal 1928). Giovanissimo (1942) aderì a Haganah, la forza di difesa dello . Ritiratosi dall’esercito nel 1973 con il grado [...] in Libano, si dimise dopo essere stato giudicato indirettamente responsabile della strage di Sabra e Shatila, compiuta dai falangisti maroniti. Segretario del Likud nel 1999, nel 2000 fu protagonista di una discussa visita alla Spianata delle moschee ...
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maronata
s. f. (iron.) Trovata, comportamento tipico di Roberto Maroni, esponente politico del centro destra, più volte ministro. ◆ Il ministro del Welfare, Roberto Maroni, ha riacceso la polemica sull’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori...
maroniano
s. m. e agg. Sostenitore di Roberto Maroni; di Roberto Maroni. ◆ Replica infatti Maroni: «[Carlo Azeglio] Ciampi non ha toccato questi argomenti. E tale comportamento dimostra che gli è bastato leggere i giornali di questi giorni...