Patriota (Oricola dei Marsi 1793 - Atene 1855). Affiliato alla Carboneria, arrestato nel 1821 per i suoi contatti con i carbonari del Regno di Napoli, deputato nel 1848, dopo la fuga di Pio IX a Gaeta [...] tenne la prefettura di polizia e poi il ministero delle Finanze. Fu infine membro dell'ultimo triumvirato della Repubblica romana con A. Saliceti e A. Calandrelli. Ha lasciato L'Italia possibile (post. ...
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(lat. Angitia) Antica divinità dei Marsi e dei Peligni, venerata nella regione dell’Aterno; dea della salute, insegnava l’arte dei contravveleni. ...
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ATTONE
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Figlio di Oderisio conte dei Marsi, nacque nel 1034 e fu avviato alla carriera ecclesiastica. Ancora fanciullo fu fatto da Benedetto IX (1033-1044) vescovo di una parte della diocesi dei Marsi, [...] Roma nel 1071 e che la sua salma fu inumata a Montecassino.
Amico di Alfano di Salemo, devotissimo alla famiglia dei conti dei Marsi e legato in modo particolare ai figli di Oderisio, A. pare fosse uomo di notevole cultura letteraria. A lui il poeta ...
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Umanista abruzzese, donde l'appellativo "dei Marsi" (n. 1472 - m. Napoli 1555). Ne ignoriamo il vero cognome. Ebbe fama, oltre che come poeta latino e volgare, come maestro nell'arte "delle invenzioni [...] e imprese". Due sue tragicommedie, la Cecaria e la Mirzia (circa 1535-40), sono importanti per la storia del dramma pastorale ...
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MARRUCINI
. Popolazione sabellica dell'Italia antica, affine ai Marsi, ai Frentani, ai Vestini e Peligni, stanziata nel territorio dell'Aterno (Pescara), e avente a suo centro Teate (Chieti). Pure senza [...] aver fatto parte della lega sannitica contro Roma, sostennero nel 308 i vicini Marsi, e insieme con essi, con i Peligni e i Frentani alla fine della seconda sannitica furono sottomessi. Fedeli a Roma durante la seconda guerra punica, le si ...
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Figlio di Giovanni medico; originario del territorio dei Marsi, successe a B. III, dal 25 ag. 608 all'8 maggio 615. Trasformò il Pantheon in chiesa cristiana (S. Maria ad Martyres). Si occupò, con spirito [...] conciliante, della liturgia celtica d'Inghilterra, in contrasto con quella romana. Fu sepolto nella basilica vaticana. Festa, 25 marzo ...
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Pittore (sec. 15º), forse nativo di Lecce ne' Marsi (L'Aquila), attivo a partire dalla seconda metà del secolo. Sulla base della sua unica opera firmata e datata (S. Cristoforo, 1473, duomo di Guardiagrele) [...] gli si attribuiscono altre poche opere, tra le quali è l'importante ciclo di affreschi nel coro del duomo di Atri (1481 circa). In esso, pur in un linguaggio di carattere fantasioso e naturalistico di ...
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MARRUVIUM o MARRUBIUM
A. La Regina
Capoluogo dei Marsi, ad E del lago Fùcino, in località detta La Civita, presso S. Benedetto (Pescina). Una strada che si diramava da Cerfennia la univa alla via Valeria [...] 1892, p. 32; 1893, p. 384; 1897, p. 201; 1911, p. 378; Philipp, in Pauly-Wissowa, XIV, 1928, c. 1980, s. v. Marsi Maruvini; R. S. Conway, The Italic Dialects, Cambridge 1897, p. 290 s.; E. Vetter, Handbuch der italischen Dialekte, I, Heidelberg 1953. ...
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Nato a Pagliara dei Marsi (ora frazione di Castellafiume, prov. di L'Aquila) il 6 dic. 1896 da Francesco e da Giuseppina Urbani, si laureò in lettere e filosofia all'università di Roma, dopo aver frequentato [...] anche la facoltà di giurisprudenza. Durante la guerra mondiale combatté al fronte nella 3a armata, poi sul Montello e sul Grappa, venendo successivamente inviato, dopo il 1918, in Albania e in Libia.
Il ...
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marsa
s. f. [voce araba, marsā]. – 1. Porto, ancoraggio; il termine ricorre frequentemente nei toponimi della costa africana del Mediterraneo (per es., Marsa Matruh in Egitto, Marsa al-Kabir in Algeria, La Marsa in Tunisia), di Malta (Marsa...
marso
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Marsus], letter. – Relativo o appartenente ai Marsi, antica popolazione stanziata intorno al lago Fùcino, nell’odierno Abruzzo: Davanti i flutti de’ m. militi (Carducci); La gente marsa È d’ossa dure (D’Annunzio).