GUICCIARDINI, Francesco
Pierre Jodogne
Gino Benzoni
Nacque a Firenze il 6 marzo 1483, terzogenito di Piero di Iacopo e di Simona di Bongianni Gianfigliazzi, che ebbero undici figli, tra cui cinque [...] filosofo Marsilio Ficino.
Dell'importanza politica della famiglia paterna il G. si dimostrò orgoglioso, tanto da ricordarne Studio di Ferrara; di lì nel novembre 1502 si trasferí a Padova, dove per due anni visse a dozzina presso il suo maestro ...
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CARRARA, Francesco da, il Novello
M. Chiara Ganguzza Billanovich
Fu l'ultimo signore di Padova: figlio di Francesco il Vecchio e di Fina Buzzacarini, vi nacque il 29 maggio 1359. Meriti e reputazione [...] 1389 con la moglie Taddea d'Este e il fratello Rodolfo. Da qui, con un viaggio avventuroso e drammatico, quale emerge dalla Ubertino, Marsilio, Nicolò, morto in giovane età, Valpurga, badessa del monastero di S. Agata di Padova (morta nell ...
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CORREGGIO (de Corigia, da Corezo), Azzo da
Giorgio Montecchi
Nacque verso il 1303 da Giberto e dalla sua seconda moglie - sposata nel 1301 - appartenente alla famiglia dei da Camino. Fanciullo fu avviato [...] con Marsilio e Andreasio Rossi condussero assieme le trattative per far ottenere la signoria di Padova a pp. 223-35; III, ibid. 1935, pp. 321 s.; Id., Canzone ad A. da C., a cura di N. Sapegno, in Rime, Trionfi e poesie latine, Napoli 1951, pp ...
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CARRARA, Francesco da
M. Chiara Ganguzza Billanovich
Terzo di questo nome, figlio primogenito di Francesco Novello e di Taddea d'Este, nacque a Padova il 26 giugno 1383. Quando la città venne conquistata [...] dove avevano trovato rifugio anche i fratelli Ubertino e Marsilio, e vi finirono i loro giorni.
Fonti Padova, Padova 1890, passim;E.Pastorello, Nuove ricerche sulla storia di Padova e dei principi da Carrara al tempo di Gian Galeazzo Visconti, Padova ...
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Carrara, da
Famiglia signorile di Padova. Discendente da liberi proprietari allodiali insediati nel Conselvano e nel Piovado di Sacco (11° sec.), costituì dapprima (sec. 12°) la propria signoria comitale [...] centro al castello, da cui prese il nome. Raggiunta la maggiore floridezza con Iacopino di Marsilio (seconda metà del 13° sec.), decadde subito dopo e, ceduto il castello e i propri beni giurisdizionali, si trasferì a Padova. Qui, partecipando alle ...
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Famiglia nobile di Parma, potente soprattutto nei secc. 13º-14º, estintasi nel 1825. Fin verso la metà del sec. 13º i R. furono, come la loro città, partigiani dell'imperatore; poi (1245) cambiarono campo, [...] gli Scaligeri, riuscendo a restaurare in Padova la signoria carrarese. Marsilio e Pietro morirono in questa guerra ( poi suo acerrimo rivale. Ludovico il Moro bandì da Parma i R., i quali riebbero i beni da Luigi XII (1500). In un primo momento i ...
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Figlio (m. 1345) di Iacopino, succedette nel 1338 al cugino Marsilio. Assestata all'interno la signoria, questa fu riconosciuta nel trattato di Venezia (1339) concluso tra la Repubblica di Firenze, gli [...] Scaligeri e la Repubblica di Venezia. Protesse il commercio, curando le vie di comunicazione, l'irrigazione agricola e l'edilizia ...
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GREGORIO XIV, papa
Agostino Borromeo
Appartenente a una famiglia nobile di origine cremonese, Nicolò Sfondrati nacque, probabilmente a Somma Lombardo (nei pressi di Varese), l'11 febbr. 1535 da Francesco [...] morte del padre, frequentò l'Università di Padova dove, il 2 marzo 1555, si già in relazione e al quale sembra fosse legato da vincoli di parentela. Il 4 luglio fece il del sovrano spagnolo, il milanese Marsilio Landriani, al quale fu affidato ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Arsenali, miniere e botteghe
Pamela O. Long
Arsenali, miniere e botteghe
Nei secc. XVI e XVII le città e i territori di tutta Europa contavano [...] militare, fabbricandola nel proprio studio a Padova. L'antica opinione diffusa da Koyré (1939), secondo cui Galilei arsenale di Venezia. Storia di una grande struttura urbana, Venezia, Marsilio, 1983.
Bennett 1986: Bennett, James A., The mechanic's ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] devono essere dimenticati. Marsilio Ficino, l’apostolo ma in nome della diffusione del sapere avviene che, da una parte, gli scienziati, in un’età che li République des Lettres’, Atti del Convegno internazionale, Padova (27 febbraio-1° marzo 2007), a ...
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