NAPOLI, Regno di
MicheIangelo Schipa
I. Periodo Angioino (1266-1381). - Con la conquista di Carlo d'Angiò (1266-1285), il regno di Sicilia non fu mutato nel suo ordinamento amministrativo: restò, come [...] principe di Salerno e suo vicario, nel piano di S. Martino in Calabria fece da un parlamento promulgare un lungo statuto che, della lotta tra Alfonso V d'Aragona e Renato d'Angiò, Lanciano 1908; L. Volpicella, Federico d'Aragona, Napoli 1908; M. ...
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SCISMA
Alberto PINCHERLE
Agostino TESTO
Alberto PINCHERLE
Mario NICCOLI
Eugenio DUPRE' THESEIDER
. Il termine latino schisma è semplice traslitterazione del gr. σχίσμα (cfr. σχίξω e il lat. scindo) [...] nello stesso anno, ma in segreto!), sostenuto da Alfonso d'Aragona e da lui soltanto, fino al 1429, quando quei pseudocardinali, mediante una finzione di conclave, concentrarono i loro voti su Martino V. Ma il tremendo periodo di prova per la Chiesa ...
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VALENZA (sp. Valencia, A. T., 41-42)
Clarice EMILIANI
José F. RAFOLS
Federico PFISTER
Nino CORTESE
Marina EMILIANI SALINARI
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Città della Spagna orientale, la terza dopo Barcellona e Madrid per [...] delle chiese gotiche della città. La chiesa parrocchiale di S. Martino, in stile gotico della seconda metà del sec. XIV, ha : perché nell'organizzazione politica degli stati della corona d'Aragona, Valenza aveva continuato ad essere capitale di un ...
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PIETRO IV re di Aragona, III di Catalogna, detto il Cerimonioso
Ramon D'ALOS-MONER
Successe al padre Alfonso il Benigno nel 1336. La sua inimicizia con la matrigna Eleonora di Castiglia, rifugiata presso [...] , e preparò il matrimonio di Maria con Martino il Giovane. I ducati catalani di Atene e di Néai Pátrai, dipendenti dalla Sicilia, chiesero, morto Federico, l'annessione alla corona d'Aragona. P. accettò (1379) mandandovi il visconte di Rocaberti ...
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ORSINI DEL BALZO
Alessandro CUTOLO
Ernesto PONTIERI
. Famiglia nobile, il cui capostipite è Raimondo o Raimondello Orsini, secondogenito di Niccolò Orsini conte di Nola e d'una donna di casa Sabran, [...] duca d'Atri; Caterina, Tristano di Chiaromonte; Giovannantonio sposò (1417) Anna Colonna nipote di papa Martino V anni, non senza sospetto di veleno, fattogli propinare da Ferdinando d'Aragona. Il quale si recò subito a Taranto e, lungi dal ...
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RUFFO
Ernesto Pontieri
. Famiglia nobile calabrese. Notizie, storicamente sicure, di personaggi dal cognome Ruffus e Rufus, si trovano, durante i secoli XI-XII, sia in Inghilterra sia in Sicilia e nell'Italia [...] l'alleanza tra Martino V e Giovanna II, ma, essendo riuscito sterile tale matrimonio, essa fu portata in dote da Enrichetta R., sorella di Giovannella, ad Antonio Centelles, uno dei tanti Spagnoli che seguirono Alfonso d'Aragona nelle sue imprese ...
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MONCADA
Giuseppe Paladino
Nobile famiglia siciliana, altrimenti detta Montecateno, di origine spagnola, trapiantatasi nell'isola con Guglielmo Raimondo I. Fautori in genere dei re aragonesi, avversarono [...] di Pietro IV, che l'aveva destinata in sposa al nipote Martino (1379). Questi, sposatosi con Maria nel 1391, gli conferì Guglielmo Raimondo III, di nome Giovanni. Questi fu devoto ad Alfonso d'Aragona, che lo onorò in molti modi. Morì nel 1452. Per ...
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TRASTAMARA
Nino Cortese
. Enrico II, capostipite della casa di Trastamara, figlio naturale di Alfonso XI e di Eleonora di Guzman, salì sul trono di Castiglia alla morte di suo fratello, da parte di [...] , primogenito del nuovo sovrano - Giovanni I come re - ed Eleonora, figlia di Pietro IV d'Aragona, aprì alla sua casa anche la strada del trono vicino. Infatti morto Martino il Vecchio senza eredi, con il "compromiso de Caspe", che pose fine a una ...
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JACOMART, Baçó
José F. Rafols
Pittore, nato a Valenza (Spagna) nel 1410, morto ivi il 16 luglio 1461. Secondo il Tormo nel 1430 era allievo di Gonzalo Pérez. Chiamato a Napoli da Alfonso d'Aragona nel [...] provata con documenti. Oltre questa l'opera più bella che di lui rimanga è forse l'altare di S. Martino nella sacrestia di S. Martino a Segorbe, dipinto originariamente per la Certosa di Valdecristo; il santo è seduto in trono nel centro e circondato ...
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PANCIATICHI
Quinto Santoli
Famiglia pistoiese, trasferitasi nel sec. XVII a Firenze, dove nel 1816, divenuta erede dei beni e del nome degli Ximenes d'Aragona, inquartò la propria arme con quella di [...] che segnò la fine della libertà di Pistoia, e per la quale ottenne da Firenze di essere armato cavaliere a spron d'oro; un Martino P. recò da Popiglio la testa del traditore Filippo Tedici, e la gettò in Pistoia alla moltitudine, che ne fece scempio ...
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