L'impresa marittima: uomini e mezzi
Ugo Tucci
Un'epoca di trasformazioni
In quest'età del comune, che coincide per molta parte con l'età delle Crociate, sarebbe difficile negare la loro influenza nella [...] che convogliavano la produzione dall'interno: "parmi le munde jusque as Tatars et en maint autres leus ou eive court", scrive MartindaCanal, aggiungendo che fu il doge a mandarle, vale a dire che il comune s'impegnò ad acquistare il grano a prezzi ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] e nella narrazione dei viaggi di Marco Polo scritta sotto la dettatura del grande esploratore nelle carceri di Genova; daMartinodaCanale in una cronaca dei Veneziani; dal fiorentino Brunetto Latini, cancelliere del suo comune e maestro ai suoi ...
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(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] da Firenze (1471), Martinoda Modena (1480) e più tardi Tommaso pure da Modena (1504).
Celebre fra i pittori di vetrate Giovanni da di destra come di sinistra.
Dal Reno derivano parecchi canali irrigatorî, tra cui principale quello che si stacca ...
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BONIFACIO da Morano
Girolamo Arnaldi
Apparteneva a una famiglia che nella prima metà del secolo XIV si stabilì definitivamente a Modena e che traeva origine, e avrebbe tratto il nome, da una terra dell'alto [...] corrispondenza dell'odierno numero civico 19 di corso Canal Chiaro.
Noto oggi solo come autore di una . Su Barnaba da Morano vedere il saggio di L. Simeoni, Il giurista Barnaba da Morano e gli artisti Martinoda Verona e Antonio da Mestre, in ...
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L'albergo è la casa nella quale l'albergatore esercita la professione di dare alloggio e spesso di fornire anche il vitto ai viaggiatori, contro una rimunerazione in denaro.
Storia. - Se è vero che nel [...] si parla a Venezia (nella cronaca del Canal) di "nobili albergherie per ospitare baroni "ospizî" pubblici (di S. Martino, ecc.) ivi pure menzionati. Tuttavia ridotta a mq. 10 per le stanze a un letto; e da mq. 20 a mq. 16 per le stanze a due letti ...
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La maturazione dello spazio urbano
Elisabeth Crouzet-Pavan
Introduzione
Agli inizi del XVI secolo Denis Possot, in viaggio verso i Luoghi Santi, sale, il giorno stesso del suo arrivo a Venezia, sul [...] rare le misure che interessano soltanto una parte del Canal Grande, da Castello a S. Maria di Zobenigo, dal riscavo a S. Giovanni Decollato (306) e nel 1461 e 1484 a S. Martino (307). L'asse di S. Sebastiano viene ripulito nel 1472, nel 1481 e nel ...
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L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] una lunga barriera protettiva, costituita sia da un lungo argine che da una serie di canali che si succedevano gli uni agli altri del liberista Francesco Battagia, una piccola estate di San Martino delle riforme economiche e, in una certa misura, ...
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Venezia e l'entroterra (1300 circa - 1420)
Gian Maria Varanini
Premessa
Problemi di periodizzazione
Se si privilegia il piano dell'espansione territoriale, l'assunzione del biennio 1404-1405 come terminus [...] nomina di Ludovico di Teck - ora riconosciuto daMartino V - a vicario imperiale in Friuli; investitura 201.
80. Gerhard Rösch, I rapporti tra Venezia e Verona per un canale tra Adige e Po nel 1310 nell'ambito della politica del traffico veneziano, ...
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Istituzioni, associazioni e classi dirigenti dall'Unità alla Grande guerra
Renato Camurri
La morte della politica
Un curioso paradosso segna l'inizio della storia 'italiana' di Venezia. Il suo rientro [...] , luccicante d'oro, "che pareva un tempio galleggiante", condotta da 18 rematori vestiti "del pittoresco costume del secolo XV"(61), scortata da un corteo di gondole, solcò le acque del Canal Grande fino a Palazzo Ducale dove il notaio Bisacco ...
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terzo
tèrzo agg. num. ord. e s. m. [lat. tertius, der. di tres «tre»]. – 1. agg. a. Che, in una sequenza ordinata, occupa il posto corrispondente al numero tre, viene cioè dopo altri due (in cifre arabe 3°; in numeri romani III): il mio t....
forno
fórno s. m. [lat. fŭrnus, affine a formus «caldo»]. – 1. a. Costruzione in muratura a volta, con apertura semicircolare o rettangolare (detta bocca), che viene scaldata con fascine accese o elettricamente (rispettivam., forno a legna...