. Tale denomînazione, d' incertissima etimologia, indica generalmente un naviglio di parata, ornato con lusso d'intagli e di sculture dorate, destinato a pubbliche solenni cerimonie o a navigazione di [...] e nel '700 Luigi XV re di Francia, i viceré di Sicilia e i duchi di Savoia: ma il Bucintoro per antonomasia, dei Marangoni" del 1271.
Martino da Canale, dando notizia nella Venezia presso la contessa Bentivoglio d'Aragona-Brogliato, nel suo palazzo di ...
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Francesco Bussone, detto comunemente il conte di Carmagnola, ma con più esattezza "il Carmagnola" dal luogo di nascita, conte di Castelnuovo Scrivia, poi di Castelnuovo e di Chiari, nacque probabilmente [...] Giovanna II di Napoli, alleata sua e di Martino V, e Alfonso d'Aragona appoggiato da Firenze; e ordina a Genova di che inetto. Or si aggiunga che anche per gli anni antecedenti i varî meriti di lui come capitano non appaiono così netti come ...
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Primogenito di Carlo I re di Sicilia, nacque nel 1248. Divenuto, con l'assunzione del padre al trono di Sicilia, principe ereditario, col titolo di principe di Salerno (1271), non ebbe una sua particolare [...] con grande precipitazione il Papa Martino IV aveva, in odio ai nemici degli Angiò, creato re d'Aragona; ma, avendo la Chiesa , Napoli 1917; S. Terlizzi, Cod. dipl. delle relaz. di Carlo Id'Angiò con la Toscana, Firenze 1914; H. E. Rohde, Der Kampf ...
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LANCIA
Giuseppe Giovanni Lanza del Vasto
. Famiglia che discende dal marchese Guglielmo del Vasto conte di Loreto, cioè da uno dei rami in cui s'erano divisi gli Aleramici (v.). Il suo periodo di maggior [...] accompagnarono il ritorno dei re d'Aragona e difesero l'indipendenza dell'isola fino all'avvento di re Martino.
Galvano L., figlio gloria di quest'ultimo e dei suoi, bandì dal regno tutti i L., che nel 1254, subentrato Manfredi nel potere, dopo la ...
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Riformatore, nato nel 1482 a Weinsberg, allora nel Palatinato. Il nome umanistico, Oecolampadius (gr. οἷκος "casa" e λαμπάς "lampada", con probabile ricordo di Matteo, V, 15), può essere dovuto a falsa [...] Al riformatore di Basilea si rivolgono i Valdesi (1530); egli predica la riforma a Ulma, Memmingen e Biberach (1531); interpellato sullo scioglimento del matrimomo di Enrico VIII d'Inghilterra e Caterina d'Aragona, dà parere favorevole al re; discute ...
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Città agricola della Sicilia orientale (prov. di Trapani), in ridente posizione a 6 km. dal golfo di Castellammare su un'altura pianeggiante, alle falde settentrionali del monte Bonifato, a 256 m. s. m., [...] 'Aragona a Raimondo Peralta. Da allora all'abolizione della feudalità (1812) appartenne a signori feudali; eccetto quando, tolta per fellonia ad Enrico Ventimiglia, conte d'Alcamo (1397) fu conceduta il 27 giugno 1407 da re Martino a Giaimo de Prades ...
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Nato il 3 aprile 1245, salì al trono il 25 agosto 1270 alla morte del padre Luigi IX a Tunisi. Pur essendo fondamentalmente buono e onesto, non aveva né l'intelligenza né il carattere del padre; fu dominato [...] Martino IV, ispirato da Carlo d'Angiò che si era visto privare della Sicilia, proclamò la deposizione di Pietro III d'Aragona Inghilterra furono abbastanza amichevoli: nel 1279 F. III ed Edoardo I (ch'erano figli di due sorelle, Eleonora e Margherita ...
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. Misure cautelative verso la Chiesa adottate spesso dagli stati dal basso Medioevo in poi, per sottoporre al controllo statale atti pontifici, specie conferimenti di benefici e scomuniche.
Misure siffatte [...] XV il diritto si generalizza: MartinoI di sicilia lo adotta nel 1408, Alfonso V di Aragona nel 1423, nel Napoletano è con i nomi più varî, placet, exequatur, pareatis, vidimus, praemunire, droit d'annexe, droit de vérification, lettre d'attache, ...
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Comune agricolo della Sicilia occidentale nella provincia di Palermo, dalla quale città il capoluogo dista 15 km. verso ponente; è situato in collina a 181 m. s. m., a 4 km. dalla costa marittima, e ha [...] . Questo nuovo casato, imparentato poi anche con i re d'Aragona e i despoti di Bisanzio, per quattro secoli mantenne il Casalgerardo, Nobiliario di Sicilia, Palermo 1912, I, p. 351 segg.; II, p. 197; F. San Martino De Spucches, La storia dei feudi e ...
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Nacque da Carlo II d'Angiò (allora principe di Salerno) e da Maria d'Ungheria, nel 1271, primo tra otto maschi e cinque femmine. A tre anni fu fidanzato a Clemenza, penultima figlia di Rodolfo d'Asburgo, [...] i due fidanzati passarono a nozze (1287), e l'anno appresso nacque da loro Carlo Roberto (v.). Ma l'esercizio del potere sovrano, le cure del governo e della guerra rimasero al conte d'Artois, accanto al quale fu da Martino con Giacomo d'Aragona, s' ...
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