Nome di numerosi santi e beati, fra i quali:
1. Benedetto di Albenga, santo. - Benedettino (n. forse presso Taggia nel sec. 9º), visse dapprima da eremita nell'isola Gallinara e fu poi vescovo di Albenga. [...] del monastero di S. Pietro, affidatogli da Teodoro; fondò poi i monasteri di S. Pietro a Wearmouth (674) e di S. ove sorgeva un tempio pagano, eresse gli oratorî dedicati a s. Martino e a s. Giovanni Battista e il monastero ove lo visitò Totila ...
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primitive, religióni Locuzione con cui si fa riferimento in senso generale ai sistemi di credenze di popoli o gruppi etnici extraeuropei. L'impiego del termine "primitivo", sottoposto a una sostanziale [...] di antropologia religiosa che hanno privilegiato i contesti socioculturali marginali alle potenti spinte dell'occidentalizzazione e dell'inculturazione religiosa sono stati condotti in epoca più recente da E. De Martino e V. Lanternari. Un approccio ...
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segreteria Funzione, carica di segretario, in un ente pubblico o privato, in un’organizzazione politica e simili. Anche, ufficio costituito da uno o più segretari, ed eventualmente da altri impiegati, [...] politico-religiosi della Chiesa cattolica. Le sue origini vanno ricercate nella Camera secreta istituita da Martino V (1417-31) per i rapporti diplomatici, e nella Secreteria apostolica per la corrispondenza ufficiale in lingua latina disciplinata da ...
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Fenomeni abnormi dell’esperienza e del comportamento, dovuti a presunti influssi esercitati sul corpo umano da forze soprannaturali. L’idea che il corpo di determinati individui possa essere in certi momenti [...] ’ avviene sovente in occasione di una specifica cerimonia cui partecipano i seguaci del culto e rende il posseduto un mediatore tra il noto soprattutto attraverso i lavori dell’etnologo E. de Martino. Occorre però sottolineare che i fenomeni di p ...
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Nome di varî santi e beati:
1. B. degli Albizzeschi: v. oltre, B. da Siena (n. 5).
2. B. da Aquila (o da Fossa), beato: v. Amici, Giovanni, beato.
3. B. da Feltre (al secolo Martino Tomitano), beato. Predicatore [...] cugina di Vittorino da Feltre; studente a Padova, entrò fra i minori nel 1456; sacerdote nel 1463, lettore conventuale, cominciò a liti e inimicizie, si bruciavano vanità, si pentivano i più induriti nel peccato, le folle singhiozzavano e imploravano ...
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Rappresentazione plastica della nascita di Gesù. Il presepe, allestito nelle chiese e nelle case durante il periodo natalizio, riproduce con figure di materiali vari, in un'ambientazione ricostruita più [...] i Vaccaro. Quasi mai si sono conservati presepi completi, soprattutto per quanto riguarda gli scenarî originali, a causa del loro stesso carattere effimero. Ne restano in collezioni private e in alcuni musei pubblici: numerosi nel museo di S. Martino ...
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Teologo francese (Compiègne 1350 - Avignone 1420). Indefessamente attivo nel tentare di sanare il grande scisma e sostenitore del primato del concilio dei vescovi sul papa, fu uno degli ispiratori e oratori [...] mundi, che indicava la via per giungere attraverso i mari nell'Estremo Oriente, sarebbe stata letta da C partecipò, facendo in quest'ultimo sentire la sua influenza in favore di Martino V ma anche delle proprie idee, secondo le quali il potere dei ...
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Teologo benedettino (Orléans metà 11º sec. - Anchin, Douai, 1113); scolastico a Toul e a Tournai, fattosi benedettino, divenne abate (1095) del monastero di S. Martino; dal 1105 vescovo di Cambrai. Molte [...] posizione integralmente realistica per cui l'universale è una realtà o sostanza unica, realmente esistente in tutti gli individui i quali ne partecipano, differenziandosi per le "proprietà personali": così in Adamo tutta la natura o sostanza umana si ...
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Pseudonimo collettivo (propr. "Martino guasta-prelati" o "Martino flagellatore di prelati") assunto da alcuni scrittori puritani (tra i principali: J. Udall, H. Barrow, J. Penry, J. Trockmorton), autori [...] di una serie di opuscoli polemici contro la Chiesa anglicana dei quali furono occasione le leggi promosse dall'arcivescovo di Canterbury J. Whitgift, d'accordo con la regina Elisabetta, contro gli scrittori ...
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Cardinale (Palermo 1818 - Catania 1894). Discendente da nobile famiglia oriunda del Belgio, entrò nel 1840 nell'ordine benedettino e, dopo essere stato insegnante di filosofia e teologia nel monastero [...] di S. Martino delle Scale, fu creato il 12 giugno 1850 priore del convento dei SS. Severino e Sossio in Napoli. Avendo e di fervida carità, nel maggio 1860 impedì in Catania che i borbonici commettessero eccessi; fu poi arcivescovo di Catania (1867) e ...
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martiniano
agg. – Relativo a personaggi storici di nome Martino. In partic.: 1. Cronaca m., cronaca universale compilata nel sec. 13° dallo storico domenicano Martino Polono (Martinus Polonus o Bohemus o Oppaviensis, perché nativo della città...
martin pescatore
martìn pescatóre locuz. usata come s. m. [dal nome proprio Martino] (pl. martìn pescatóri). – Uccello di piccole dimensioni, chiamato anche alcione, chiappapesci, uccello Santa Maria (lat. scient. Alcedo atthis), appartenente...