Teologo francese (Compiègne 1350 - Avignone 1420). Indefessamente attivo nel tentare di sanare il grande scisma e sostenitore del primato del concilio dei vescovi sul papa, fu uno degli ispiratori e oratori [...] ; e a quelli di Pisa (1409) e Costanza (1414) partecipò, facendo in quest'ultimo sentire la sua influenza in favore di MartinoV ma anche delle proprie idee, secondo le quali il potere dei vescovi deriva da Cristo e non dal pontefice: di qui la ...
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Altro nome con cui è noto Angelo Broglio (Lavello 1370 ca. - Aversa 1421); soprannominato Tartaglia per la sua balbuzie, figlio di Raimondo del Balzo Orsini principe di Taranto, nel 1406, dopo la morte [...] significativi furono rilevanti quelli di rettore del Patrimonio di San Pietro e di conte di Toscanella. Con l’elezione di papa MartinoV a Costanza (11 novembre 1417) e con un nemico giurato come Muzio Attendolo Sforza il destino di T. trovò fine ...
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Caravale, Mario. – Storico italiano del diritto medievale e moderno (n. Roma 1939). Insegnò nell’univ. di Camerino (1971-75), nella facoltà di Scienze politiche dell’Univ. di Roma La Sapienza (1975-91) [...] l’importanza storiografica tradizionale che usa anche per quelle epoche il modello teorico dello Stato (Lo Stato pontificio da MartinoV a Gregorio XIII, in M. Caravale, A. Caracciolo, Lo Stato pontificio, in Storia d’Italia, 1978). Attraverso la ...
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Famiglia romana, i cui primi esponenti noti sono attivi nella seconda metà del sec. 12º e risultano membri dell'aristocrazia senatoria. Imparentata con famiglie di rilievo, come i de Papa, dimorava dapprima [...] Iacopo Caetani (v.), e poi con Giovanni, figlio di Pietro, senatore (1309) e vicario regio (1324), Martino (v.), Iacopo, Paolo; fra i discendenti di quest'ultimo ci fu un Pietro (v.), cardinale di S. Angelo. La famiglia, che ebbe terre sulla ...
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Famiglia di agiati agricoltori di Cotignola in Romagna, che ha dato numerosi uomini d'arme, alcuni dei quali saliti a grande fama. Oltre a Muzio A., detto Sforza, considerato il capostipite degli Sforza [...] forse Palazzuolo 1451), che operò a lungo, al seguito di Muzio, nel Regno di Napoli, e fu poi al servizio dei papi MartinoV e Eugenio IV, di Renato d'Angiò, di Firenze (vittoria di Anghiari, 1440), e capitano generale della Repubblica di Venezia, e ...
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Mercante e uomo politico (m. Città di Castello 1462). Arricchitosi col commercio, ebbe presto intorno a sé molti sostenitori a Città di Castello. In contrasto coi Guelfucci e costretto a fuggire (1419), [...] i suoi antichi nemici contro i Bracceschi, scacciò costoro da Città di Castello, che difese poi dall'esercito di papa MartinoV. Nuovamente scacciato dal 1428 al 1432, quando rientrò fu tra gli otto della magistratura cui il papa Eugenio IV delegò ...
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Figlio (n. 1373 - m. Delft 1424) di Alberto IV, conte di Hainaut, di Olanda e di Zelanda, e di Margherita di Slesia, nipote dell'imperatore Ludovico il Bavaro, fu vescovo di Liegi nel 1389, senza essere [...] da Giovanni IV, duca di Brabante, marito di Giacomina di Baviera. Dietro intercessione dell'imperatore Sigismondo, ottenne da papa MartinoV la dispensa dal suddiaconato e sposò Elisabetta di Görlitz, duchessa di Lussemburgo e nipote dell'imperatore. ...
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Storico italiano (Livorno 1926 - Roma 2002), prof. univ. dal 1970, insegnò storia moderna a Roma (1986). Si occupò di storia economica e sociale del 19º e 20º sec. in particolare di Roma e del Lazio, di [...] (1956), L'inchiesta agraria Jacini (1956), Il Parlamento nella formazione del Regno d'Italia (1960), Mercanti italiani del '700 (1962), Lo Stato pontificio da MartinoV a Pio IX (1978, in collab. con M. Caravale), L'ambiente come storia (1988). ...
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Nome latinizzato del teologo Jean de Courtecuisse (Haleine, Orne, metà del sec. 14º - Ginevra 1423), detto "doctor sublimis". Prof. (1416-21) di teologia all'univ. di Parigi, ebbe larga rinomanza; Carlo [...] , contro il quale B. aveva sostenuto il duca d'Orléans, fu trasferito a Ginevra da MartinoV (1421). Degli scritti suoi, fu stampato (1706) un Tractatus de fide et ecclesia, de Romano pontifice et concilio generali, dove egli, nel difficile ...
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Prelato (n. Valenza - m. Barcellona 1433), ebreo convertito, elemosiniere papale ad Avignone e canonico di Valenza nel 1407; ebbe gran parte nelle dispute di Tortosa (1413-14) tra rabbini difensori del [...] de Luna). Nominato da questo vescovo di Barcellona (1416), B., sebbene passasse all'obbedienza di MartinoV, continuò a difendere l'antipapa, onde MartinoV lo trasferì a Gerona (1420). Riconciliatosi col papa, che lo nominò suo legato al concilio ...
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Martino
– Nome proprio d’uomo, anticamente usato per indicare in modo generico una persona di sesso maschile (cfr. nell’uso mod. Caio, Tizio, Sempronio), così come si usava Berta per indicare genericamente una persona di sesso femminile: Non...
martiniano
agg. – Relativo a personaggi storici di nome Martino. In partic.: 1. Cronaca m., cronaca universale compilata nel sec. 13° dallo storico domenicano Martino Polono (Martinus Polonus o Bohemus o Oppaviensis, perché nativo della città...