Pittore (n. probabilmente Firenze ultimo decennio sec. 13º - m. ivi 1348 circa), attivo nell'ambito della tradizione giottesca e aperto alle sollecitazioni della pittura senese contemporanea. Le sue opere [...] sono quasi tutte datate, a partire dal Trittico di Ognissanti (1328, Uffizi) e dai due affreschi con il Martirio di s. Lorenzo e il Martirio di s. Stefano (1328-33, Firenze, S. Croce, capp. Pulci-Bernardi). A una seconda fase dell'attività del D. ...
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Uganda, martiri dell'
Uganda, martiri dell’
Gruppo di ventidue servitori di fede cattolica (quasi tutti ugandesi) della corte del re (kabaka) Mwanga II del Buganda, considerati santi dalla Chiesa di [...] dei missionari cattolici o protestanti e quelle dei commercianti swahili o egiziani perirono altre 150 persone. Dopo il primo martirio nel genn. 1885 seguì in ottobre quello del vescovo inglese J. Hannington e di Joseph Mukasa Balikuddembe, paggio di ...
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Scrittore spagnolo (n. Valenza 1578 circa - m. 1640 circa), conosciuto anche sotto lo pseudonimo di Ricardo de Turia. Si conoscono di lui quattro commedie pubblicate nella seconda parte del Norte de poetas [...] (1616): La burladora burlada, Belligera española, La fe pagada, Martirio de San Vicente de Huesca patrón de Valencia. Scrisse pure un Discurso apologético sobre el juicio de las comedias (1616) a difesa del nuovo stile di comporre commedie. ...
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Poeta tedesco (Glogau, Slesia, 1616 - ivi 1664); per la poliedricità della sua produzione (fu infatti lirico, epigrammatico, innografo, soprattutto drammaturgo), è l'autore più significativo dell'epoca [...] determinata dalla guerra dei Trent'anni. Centrali nelle sue tragedie sono i temi dell'eroismo e del martirio (Leo Armenius, 1646; Katharina von Georgien, 1647). Nel corso di più generazioni la sua tragedia non trovò seguito: Cardenio und Celinde ( ...
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Martiri: l'una di nobile famiglia, la seconda schiava; imprigionate per la loro fede cristiana durante la persecuzione di Settimio Severo, furono martirizzate a Cartagine il 7 marzo 207, due giorni dopo [...] che Felicita aveva partorito un bimbo. Gli Atti del loro martirio (Passio Perpetuae et Felicitatis) costituiscono uno dei più antichi gioielli della letteratura latina cristiana. Festa, 7 marzo. ...
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Vergine, martirizzata verosimilmente in Roma, dove sulla sua tomba fu costruita dal papa Simplicio (468-83) una chiesa in suo onore; la chiesa fu poi rifatta (1626) dal Bernini. Secondo una Passio leggendaria [...] (sec. 6º), B., figlia del prefetto Flaviano, avrebbe subito il martirio sotto Giuliano l'Apostata insieme con la madre Dafrosa e la sorella Demetria. Festa, 2 dicembre. ...
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Pittore (Firenze 1492 - ivi 1544). Fu allievo di Lorenzo di Credi, dal quale trasse un'intonazione devota che, insieme alla semplicità della rappresentazione, rimase sempre tipica della sua opera. In seguito [...] S. si avvicinò a Fra Bartolomeo e ad Andrea del Sarto (Martirio di s. Acazio, 1521, Firenze, S. Lorenzo; S. Brigida impone la Regola, 1522, Firenze, S. Salvi). Eseguì dipinti per l'abside del duomo di Pisa (1528-33) e per la stessa città terminò la ...
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Pittore (Ferrara 1550 circa - ivi 1620). Si formò sul manierismo ferrarese e su Veronese, Tintoretto, I. Bassano. Importante, intorno al 1590, l'influsso dei Carracci (Scene mitologiche, Roma, galleria [...] Borghese), evidente tanto nei paesaggi animati da piccole figure, non privi di riferimenti nordici (Martirio di s. Venanzio, Houston, S. Campbell Blaffer Gallery) quanto nell'intimo tono devozionale dei dipinti sacri (Andata al Calvario, Boston, ...
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Il suo culto ebbe larga diffusione nell'antichità con centro a Seleucia. La sua vicenda leggendaria ci è narrata dagli Actus Pauli et Teclae, apocrifi, in cui compare come fedele ed entusiasta seguace [...] di Paolo, nonché come apostola del cristianesimo. Sfuggita più volte al martirio (nonostante il titolo di martire che le è attribuito da alcune fonti), sarebbe scomparsa in una roccia mentre era inseguita dai suoi persecutori. Venerata in date ...
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Pittore (n. Mortara 1512 circa - m. 1583 circa); discepolo dapprima di Baldassare dei Cadighi, passò poi alla bottega di Gaudenzio Ferrari (1530); nel 1546 era a Milano. La sua attività si divide in tre [...] periodi: nel primo (1534-48) l'influsso gaudenziano è più intenso (Martirio di s. Caterina, 1546-48, Milano, S. Nazaro Maggiore); nel secondo (1548-58) la sua personalità si delinea meglio, nei colori freddi, chiari e negli atteggiamenti graziosi ( ...
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martirio
martìrio (ant. o poet. martìre, martìro) s. m. [dal lat. tardo martyrium, gr. μαρτύριον, propr. «testimonianza»; v. màrtire]. – 1. In senso stretto, la morte violenta o le sofferenze subìte e accettate da un cristiano pur di non rinnegare...
martirare
v. tr. [der. di màrtire] (io martìro, ecc.), ant. – Martirizzare: vidi genti accese in foco d’ira Con pietre un giovinetto ancider, forte Gridando ... «Martira, martira!» (Dante, con riferimento alla lapidazione di s. Stefano); E...