La civilta islamica: scienze della vita. Chirurgia
Emilie Savage-Smith
Chirurgia
Nel mondo islamico medievale, l'insegnamento della pratica chirurgica avveniva principalmente attraverso l'apprendistato, [...] tipo. Nel XII sec., un altro medico andaluso, Abū Marwān ibn Zuhr (464-557/1072-1162), conosciuto in Europa come , un intervento del genere non avrebbe potuto essere eseguito con successo con i mezzi dell'epoca. L'arto era legato al di sopra e al ...
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Acquamanile
U. Mende
E. Cruikshank Dodd
Prezioso recipiente destinato a contenere l'acqua per lavarsi le mani, foggiato a forma di animale, creatura leggendaria, cavaliere, testa o busto umano. Nel [...] ai galli del gruppo islamico cui appartiene l'esemplare di Marwān; uno dei due, ora a Francoforte, reca un' Islamic Metalwork, in A Survey of Persian Art, a cura di A.U. Pope, I, Oxford-London 1938, pp. 716-770;
E. Schoeder, An Aquamanile and some ...
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PLATONE da Tivoli
Rosa Comes
PLATONE da Tivoli (Plato Tiburtinus). – Originario probabilmente di Tivoli (non si sa nulla dei suoi genitori e circa la sua origine dalla cittadina laziale l’unico indizio [...] , probabilmente una traduzione effettuata da Thābit Ibn Qurra ibn Marwān al-Ṣabi' al-Ḥarrānī (826-901).
Infine, un L/4 (1959), pp. 419-429; Id., Archimedes in the Middle Ages: I, The Arabo-Latin tradition, Madison 1964; H.L.L. Busard, L’algèbre au ...
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GIOVANNI da Capua (Iohannes de Campana, de Campania, de Capua)
Mauro Zonta
Ebreo convertito al cristianesimo, attivo intorno al 1300 a Roma come traduttore in latino. Di G. non si conosce il nome ebraico [...] alla corte del papa.
Si ignora la data della sua morte.
Tra i testi medici tradotti da G. il più noto è il Teisir (Taysirfi , Manuale dei trattamenti e dei regimi) di Avenzoar (Abu Marwan ibn Zuhr, 1090-1162), celebre trattato arabo di patologia e ...
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al-Mah¿duun
Giuseppe Gariazzo
al-Mah̠du῾ūn
(Siria 1972, Gli ingannati, bianco e nero, 120m); regia: Tawfiq Salih; produzione: Organisme du Cinéma Syrien; soggetto: dal romanzo Riǧāl fī al-šams (Uomini [...] nero restituisce il contrasto fra la luce accecante del deserto e i corpi sempre più sporchi e senza forze degli uomini. al-Mah Abul Khaizaran), Bassan Abu Ghazala (Assad), Sakeh Koloki (Marwan), Sana Dibsi (Om Qais).
Bibliografia
T. Chérîaa, Tewfik ...
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HARRĀN (babilonese Kharrām, ebraico Hārān; Κάρραι, Carrhae)
M. Falla Castelfranchi
Città della Turchia orientale, c.a 40 km a SE di Edessa (odierna Urfa). Centro storicamente importante fin dal II millennio [...] la città diviene capitale dell'ultimo califfo omayyade, Marwan II (744-750), e contemporaneamente centro attivo di sec. - p.es. Mas'ūdī- trasmettono preziose informazioni sulla città e i suoi monumenti.
Bibl.: Weissbach, in RE, X, 1919, cc. 2009-2021 ...
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al-Andalus
Nome, di etimo incerto, con cui fu nota presso gli arabi la Penisola Iberica sotto dominazione musulmana in epoca medievale. Fu nel 711 che una piccola armata formata da guerrieri arabi e [...] califfato omayyade i territori al di sotto del corso del fiume Duero. Nel 750 ‛Abd al-Rahman ibn Marwan, scampato al seguito dall’instaurazione sul territorio andaluso di numerose signorie, i cosiddetti reinos de taifas, di varia estensione e potenza ...
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al-Walid I
Califfo omayyade del ramo marwanide. Figlio di ‛Abd al-Malik ibn Marwan, regnò dal 705 al 715. Il suo califfato rappresenta l’apogeo dell’impero omayyade, che con le conquiste della Transoxiana [...] (706) e di al-Andalus (711) toccò la massima estensione. Egli si dedicò particolarmente a una grandiosa attività edilizia e monumentale; tra l’altro adibì interamente al culto islamico la basilica cristiana ...
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Marj Rahit
Nome di una piana nei pressi di Damasco, teatro di una storica battaglia (18 agosto 684) fra i Kalbidi, fedeli al califfo omayyade Marwan ibn al-Hakam e i Qaisidi che sostenevano il diritto [...] al califfato di ‛Abd Allah ibn al-Zubayr. La vittoria di Marwan permise la sottomissione della Penisola Arabica e stabilì l’egemonia del suo lignaggio nel califfato omayyade. ...
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Medico, grammatico e lessicografo ebreo (Cordova 985 circa - Saragozza dopo il 1040). I suoi studî linguistici in arabo sulla grammatica e lessicografia ebraica rappresentano il più alto grado raggiunto [...] in questo campo dalla scienza medievale ...
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