Bazin, André
Giorgio De Vincenti
Critico cinematografico francese, nato ad Angers (Maine-et-Loire) l'8 aprile 1918 e morto a Bry-sur-Marne (Seine-et-Marne) l'11 novembre 1958. Sospinto da un generoso [...] , B. seppe confrontarsi con le correnti più solide e problematiche della cultura francese ed europea (surrealismo, marxismo, esistenzialismo, fenomenologia) e disegnare, nel suo lavoro di critico militante, una precisa idea di cinema, accompagnando ...
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Tran Duc Thao (Trần Đức Thảo)
Filosofo vietnamita (Hanoi 1917- Parigi 1993). Trasferitosi in Europa negli anni Trenta, studiò all’École normale supérieure di Parigi, dove conobbe M. Merleau-Ponty, diplomandosi [...] centro del suo pensiero vi è il tentativo di operare una sintesi tra la filosofia fenomenologica e il marxismo. In Phénoménologie et matérialisme dialectique (1951; trad. it. 1970) egli cerca di superare i presupposti idealistici della fenomenologia ...
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NAZIONALSOCIALISMO
Carlo Antoni
. Le origini. - Nella primavera del 1919, all'indomani della caduta della repubblica dei consigli a Monaco, il caporale Adolf Hitler (v.), suddito austriaco, ma reduce [...] troppo astratti: la massa aveva bisogno d'individuare l'avversario in qualcosa di più tangibile. Poiché alla testa del marxismo e del capitalismo si scorgevano degli Ebrei, si ebbe la persuasione che i due fenomeni fossero entrambi creazioni dello ...
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DE BELLA, Antonino
Giuseppe Masi
Nacque a Nicotera (Catanzaro) il 10ag. 1850 da Francesco e da Teresa Mamone. Compiuti gli studi secondari nel locale seminario, s'iscrisse all'università di Napoli, [...] ., a cura di F. Andreucci-T. Detti, II, pp. 178 s. e III, p. 266; E. Santarelli, La revisione dei marxismo in Italia. Studi di critica storica, Milano 1977, ad Indicem; G. Mastroianni, Problemi sociali e filosofia nella Calabria di fine Ottocento ...
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TOPITSCH, Ernst
Antonio Rainone
Filosofo e sociologo austriaco, nato a Vienna il 20 marzo 1919. Laureatosi in filosofia (1946), conseguì la libera docenza nel 1951. Dopo un periodo d'insegnamento a [...] in trad. it., rispettivamente con il titolo A che serve l'ideologia, 1975, e Per una critica del marxismo, 1977); Logik der Sozialwissenschaften (1965, 19802); La mia prospettiva filosofica, in Filosofi tedeschi d'oggi, 1967; Mythos, Philosophie ...
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VERESAEV, V. (pseudonimo di Vikentij Vikent′evič Smidovič)
Ettore Lo Gatto
Scrittore russo, nato a Tula nel 1867, vive nell'U.R.S.S. Di professione medico, acquistò larga rinomanza con Zapiski vrača [...] però più ottimista che pessimista, più attivo che scettico. Politicamente e socialmente passò dal populismo (narodničestvo) al marxismo e perciò accolse dapprima con simpatia la rivoluzione bolscevica. Ne rimase però poi un po' in disparte come ...
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zdanovismo
Dal nome dell’ideologo e politico sovietico A.A. Ždanov, indirizzo generale di politica culturale avviato nell’Unione Sovietica subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale sulla base [...] della filosofia occidentale. Si espresse nel richiamo, non privo di pesanti interventi censori, agli artisti e agli intellettuali sovietici (e, più in generale, a quelli comunisti), a un impegno creativo fondato sui principi del marxismo-leninismo. ...
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Rivoluzionario e uomo di stato cinese (Shaoshan, prov. Hunan, 1893 - Pechino 1976). Nato da media famiglia contadina, passò la giovinezza nello Hunan, dove svolse varî mestieri e compì studî irregolari. [...] della biblioteca, e con le correnti radicali e rivoluzionarie avvenne la sua maturazione politica e nel 1920 aderì al marxismo. In particolare, su di lui avevano fatto presa gli sviluppi dell'Internazionale comunista e l'idea leniniana che nei ...
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LIZZANI, Carlo
Francesco Bolzoni
Regista cinematografico, nato a Roma il 3 aprile 1922. Con articoli pubblicati su quotidiani e riviste partecipò al dibattito dei gruppi universitari a favore di un [...] e a piegarla a ragioni d'ordine storicistico. Nascono così film ispirati ad aspetti della vita italiana influenzati da un marxismo non scolastico, come Achtung! Banditi! (1951), Cronache di poveri amanti (1954, dal romanzo di V. Pratolini), Il gobbo ...
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Genericamente, la massa delle classi con redditi bassi o minimi, in contrapposizione alle minoranze detentrici del potere economico.
Il termine ebbe origine in età romana. Esso indicava, nell’ambito della [...] nei luoghi di produzione, la riduzione in posizioni di crescente marginalità delle forze politiche che si ispirano al marxismo nei paesi capitalistici, e infine il crollo del sistema comunista nell’Unione Sovietica e nei paesi europei dell ...
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marxismo
s. m. [dal nome di Karl Marx]. – 1. Il pensiero e l’opera del filosofo e storico dell’economia ted. Karl Marx (1818-1883) che, muovendo dalla revisione della filosofia idealistica e, successivamente, con la critica dell’economia politica...
marxismo-leninismo
s. m. – Sviluppo del marxismo in cui il pensiero di Marx viene integrato con la teoria politica ed economica e con la prassi rivoluzionaria di Lenin; in partic., nell’Unione Sovietica dopo la morte di Lenin, la sintesi del...