sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] esponenti del positivismo francese dell’Ottocento – con A. Comte e C.-H. de Saint Simon a capofila – e per gli esponenti del marxismo, le due scuole di pensiero che per prime si fecero interpreti di queste esigenze. Di de Saint Simon era l’idea che ...
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Dottrina teorico-politica, consistente nell'interpretazione del marxismo elaborata da V.I. Lenin, il padre della Rivoluzione bolscevica (1917). Per Lenin la classe operaia era in grado di sviluppare una [...] coscienza soltanto sindacale, che la portava a battersi per obiettivi limitati e concreti che ne miglioravano la condizione sociale e ne spegnevano la spinta rivoluzionaria: la coscienza politica rivoluzionaria ...
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Filosofo e uomo politico italiano (Cassino 1843 - Roma 1904). Tra i massimi studiosi italiani del marxismo, dopo aver iniziato lo studio sistematico dei testi di K. Marx e F. Engels, s'impegnò in un'opera [...] con F. Turati e con gli altri esponenti del socialismo italiano. L. s'impegnò in un'opera di divulgazione del marxismo, opera che risultò in realtà una elaborazione originale (In memoria del Manifesto dei comunisti, 1895; il già citato La concezione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il marxismo del Novecento, rappresenta, nelle sue varie declinazioni, una presa di distanza [...] del dover essere e del valore (l’Ontologia doveva costituire la base preparatoria di un’Etica).
La corrente “calda” del marxismo. Speranza e utopia concreta
Un’antitesi ben più radicale di quella di Lukács a forme di economicismo e di determinismo ...
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Uomo politico austriaco (Vienna 1882 - Parigi 1938), uno dei maggiori esponenti del partito socialdemocratico austriaco dopo la prima guerra mondiale, teorico dell'austro-marxismo. Fu uno dei capi della [...] rivoluzione austriaca del 1918. Ministro degli Esteri nel primo gabinetto repubblicano, membro del parlamento austriaco (1920-34), fu costretto a lasciare l'Austria dopo il fallimento dell'insurrezione ...
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Filosofo ungherese (Budapest 1885 - ivi 1971). Fu uno dei principali esponenti del marxismo del Novecento. In Storia e coscienza di classe (1923) sottolineò il profondo nesso tra G.W.F. Hegel e K. Marx [...] trad. it. 1967), che rappresenta il momento più significativo dell'incontro di L. con l'opera di Marx e con il marxismo. In questo libro, che ha esercitato un influsso non trascurabile su alcuni filoni della cultura europea, L. univa strettamente fra ...
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Formulazione di un assetto politico, sociale, religioso che non trova riscontro nella realtà ma che viene proposto come ideale e come modello; il termine è talvolta assunto con valore fortemente limitativo [...] des armen Sünders del 1845, come pure E. Cabet con il suo Voyage en Icarie, del 1842.
Con il marxismo la concezione materialistica della storia e la lotta di classe fra borghesia industriale e il proletariato di fabbrica contribuiscono alla ...
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Economista russo (n. governatorato di Char´kov 1865 - m. 1919). Partito originariamente dal marxismo, lo criticò poi sia dal punto di vista filosofico sia da quello strettamente economico. Le sue tesi [...] che si erano irrigiditi nelle due tesi del crollo immanente e necessario del sistema capitalistico che divisero il marxismo alla svolta del secolo: quella del sottoconsumo (impossibilità della realizzazione del plusvalore prodotto per incapacità di ...
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Storico inglese (Alessandria d'Egitto 1917 - Londra 2012). Esponente con M. Dobb del marxismo britannico, ha concentrato i suoi interessi sull'origine e sul progresso della rivoluzione industriale britannica [...] The invention of tradition (in collab. con T. Trevor, 1983); Nations and nationalism since 1780 (1991). Ha diretto la Storia del marxismo (4 voll., 1978-82). Tra le sue ultime opere: Age of extremes. The short twentieth century 1914-1991 (1994; trad ...
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Uomo politico italiano (Canzo 1857 - Parigi 1932). Di formazione democratica e positivista, aderì al marxismo e fu tra i fondatori della rivista Critica sociale (1891) e del Partito socialista dei lavoratori [...] dal 1885, entrò in contatto con esponenti della socialdemocrazia tedesca. A questo periodo risale l'adesione di T. al marxismo, che si innestò sulla sua precedente formazione democratica e positivista. Nel 1889, insieme alla Kuliscioff, fondò la Lega ...
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marxismo
s. m. [dal nome di Karl Marx]. – 1. Il pensiero e l’opera del filosofo e storico dell’economia ted. Karl Marx (1818-1883) che, muovendo dalla revisione della filosofia idealistica e, successivamente, con la critica dell’economia politica...
marxismo-leninismo
s. m. – Sviluppo del marxismo in cui il pensiero di Marx viene integrato con la teoria politica ed economica e con la prassi rivoluzionaria di Lenin; in partic., nell’Unione Sovietica dopo la morte di Lenin, la sintesi del...