GIACOBINISMO
Mona Ozouf e Massimo L. Salvadori
Giacobinismo
di Mona Ozouf
Introduzione
Il termine 'giacobino' è stato coniato nel corso della Rivoluzione francese, insieme a una gran quantità di vocaboli [...] un orientamento scopertamente filogiacobino. Questa di Marx ed Engels era una antinomia che si collocava nel cuore del marxismo, destinata perciò a riprodursi nei suoi vari filoni. Al punto che prima nella Seconda e poi nella Terza Internazionale ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Da una dimensione utopica e insurrezionale l’ideologia comunista nel XX secolo si trasforma, [...] ’Ottocento il riferimento al comunismo aveva nutrito ancora un insurrezionalismo innescato soprattutto dall’eredità giacobina. Con il marxismo, poi, esso si profilava come orizzonte e obiettivo finale di una teoria organica della storia come sviluppo ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Un filo biografico fornito dallo stesso Croce, e che traduce in atto la sua definizione [...] Gentile a indirizzare Croce all’approfondimento della filosofia hegeliana (Saggio sullo Hegel, 1906), allontanandolo dall’herbartismo e dal marxismo di Labriola. Ma fin dalle origini vi sono profonde differenze tra i due capofila di quello che verrà ...
Leggi Tutto
REGARD, Maria Teresa
Alessandro Casellato
REGARD, Maria Teresa (Teresa). – Nacque a Roma il 16 gennaio 1924 da Pietro, ufficiale medico, e da Emilia Leonini, impiegata. Ebbe un fratello, Paolo, nato [...] gruppo trockista napoletano – e poi del professore di storia e filosofia Gaetano Giafaglione, apprese «i primi rudimenti del marxismo» (Autobiografia, 2010, p. 20).
Si iscrisse alla facoltà di lettere dell’Università di Roma e parallelamente proseguì ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Luigi Dal Pane
Alessandro Savorelli
Luigi Dal Pane (Castel Bolognese, 1903-Faenza, 1979) lesse giovanissimo – da militante socialista e poi comunista – le opere di Labriola. A Roma nel 1922, presso [...] in parte coscienza (pp. 374, 444). Dal Pane finiva così per consentire con il primo Croce sul valore del marxismo di Labriola come canone di metodo storico, respingendone invece la lettura come «semplice ideologia rivoluzionaria» (pp. 449, 457). Gli ...
Leggi Tutto
Giuseppe Vacca
Uomo politico italiano (Genova 1893 - Jalta 1964). Animatore con A. Gramsci del giornale l'Ordine nuovo, aderì al Partito comunista d'Italia (1921); dopo l'arresto di Gramsci divenne segretario [...] genere umano, rispetto a quelli di classe, di Stato o "di campo", e prospettava una profonda revisione del marxismo assumendo la pace come un obiettivo prioritario e globale. La "coesistenza pacifica" avrebbe dovuto configurarsi sempre più come una ...
Leggi Tutto
Uomo politico, pensatore ed economista (Besançon 1809 - Parigi 1865). Eletto nel 1848 all'Assemblea nazionale, P. svolse un'intensa attività politica anche in veste di pubblicista. Tenace oppositore di [...] . La sua avversione per un eccessivo potenziamento delle funzioni dello stato lo ha posto come punto di riferimento, soprattutto in Francia, delle correnti che si contrapponevano al marxismo (sindacalismo soreliano, federalismo, mutualismo, ecc.). ...
Leggi Tutto
fraternità Sentimento di affetto e amore che si instaura tra persone che non sono fratelli e si esprime attraverso atti benevoli, con forme di aiuto e con azioni generose intraprese specialmente nei momenti [...] etico su cui fondare la nuova società. Più tardi, nel 19° sec., l'idea di f. accompagnò lo sviluppo del marxismo, soprattutto in riferimento alle relazioni all'interno di una medesima classe sociale, specialmente nel proletariato. Dal punto di vista ...
Leggi Tutto
Filosofo e patriota, nato a Milano il 22 aprile 1909, colpito a morte a Roma da un sicario della banda Koch il 28 maggio 1944 e morto all'ospedale il 30 maggio. Professore di filosofia all'Istituto magistrale [...] e, insieme, iniziò lo studio intenso della teoria della relatività e dei quanta. Sul piano politico, la sua critica al marxismo e la necessità, per lui, di sollevarsi dai vecchi schemi della lotta di classe per individuare meglio i motivi profondi ...
Leggi Tutto
Protestantesimo
Heinz-Horst Schrey
di Heinz-Horst Schrey
Protestantesimo
sommario: 1. L'autocomprensione odierna del protestantesimo: a) genesi storica; b) distinzione tra veteroprotestantesimo e neoprotestantesimo; [...] come un rinnovellato impegno di vita nella fede e nel servizio. Nel mondo occidentale, invece, la recezione del marxismo provoca notevoli tensioni interne, che in verità si manifestano non tanto nell'atteggiamento verso i lavoratori del proprio paese ...
Leggi Tutto
marxismo
s. m. [dal nome di Karl Marx]. – 1. Il pensiero e l’opera del filosofo e storico dell’economia ted. Karl Marx (1818-1883) che, muovendo dalla revisione della filosofia idealistica e, successivamente, con la critica dell’economia politica...
marxismo-leninismo
s. m. – Sviluppo del marxismo in cui il pensiero di Marx viene integrato con la teoria politica ed economica e con la prassi rivoluzionaria di Lenin; in partic., nell’Unione Sovietica dopo la morte di Lenin, la sintesi del...