Sociologo, filosofo e giornalista (Parigi 1905 - ivi 1983). Nella maggior parte dei suoi lavori, dedicati a problemi di analisi sociologica e di filosofia della storia, A. insiste sull'irriducibile pluralità [...] e di filosofia della storia, in puntuale discussione con le teorie di Dilthey, Simmel, Weber, Spengler e Toynbee e con il marxismo (a lui si deve la più larga conoscenza in Francia dello storicismo tedesco): contro le analisi e le teorie totalizzanti ...
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Sociologo e politologo statunitense (New York 1919 - Cambridge, Massachusetts, 2011), ha insegnato alla Harvard University, all'università di Chicago e alla Columbia University. Autore prolifico, si è [...] legate al cambiamento sociale: nelle ideologie (con l'importante volume sul declino delle ideologie totalizzanti, e in partic. del marxismo: The end of ideology. On the exhaustion of political ideas in the '50s, 1960), nella destra americana, nelle ...
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Filosofo e sociologo (Vienna 1919 - Graz 2003), prof. nell'univ. di Amburgo e successivamente a Heidelberg e a Graz. Membro dell'Accademia austriaca delle scienze. Sensibile alle istanze antimetafisiche [...] (1961, 2a ed. 1971; trad. it. parz. nei voll. A che serve l'ideologia, 1975, e Per una critica del marxismo, 1977); Logik der Sozialwissenschaften (1965; 2a ed. 1980); Gottwerdung und Revolution (1973; trad. it. parz. nell'antologia a cura di ...
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Filosofia e società
Carlo Augusto Viano
I termini del problema
Se si considera la filosofia come una forma di sapere, simile alla matematica o alle scienze della natura, il rapporto con la società potrebbe [...] stessa classe operaia al potere che avrebbe conquistato. Questo tipo di educazione non sempre si ispirò in modo rigoroso al marxismo, il quale del resto subì molte trasformazioni e cercò alleanze e conciliazioni con altre forme di filosofia e con il ...
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POLANYI, Karl
Domenico Musti
Sociologo e antropologo, nato a Vienna il 25 ottobre 1886, morto il 23 aprile 1964. Di origine ungherese, cresciuto nell'ambiente della borghesia radicale di Budapest, risentì [...] suggestioni dell'empiriocriticismo e inoltre, in politica, di tendenza socialdemocratica, non mancò di aperture alla problematica del marxismo, da cui però rimase sostanzialmente distante. A Budapest fu tra i fondatori del circolo Galilei; dal 1924 ...
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ALIENAZIONE
Giuseppe Bedeschi e Alessandro Cavalli
Alienazione
di Giuseppe Bedeschi
Il concetto di alienazione in Hegel
Hegel è il primo pensatore moderno che abbia elaborato una vera e propria teoria [...] cura di L. Labedz), London 1962.
Camporesi, C., Il concetto di alienazione da Rousseau a Sartre, Firenze 1974.
Colletti, L., Il marxismo e Hegel, Bari 1969.
Cornu, A., L'idée d'alienation chez Hegel, Feuerbach et Marx, in "La pensée", 1948, XVII, pp ...
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Scienza
Gerard Radnitzky
Paolo Rossi
di Gerard Radnitzky, Paolo Rossi
SCIENZA
Teoria della scienza di Gerard Radnitzky
sommario: 1. Introduzione. 2. Che specie di disciplina è la teoria della scienza [...] ; 2) l'opera svolta da storici della filosofia e da storici delle idee; 3) la sociologia tedesca e la discussione sul marxismo; 4) l'opera svolta da alcuni ‛pionieri' e riconosciuti ‛maestri' che hanno contribuito alla formazione di un gran numero di ...
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TOPITSCH, Ernst
Antonio Rainone
Filosofo e sociologo austriaco, nato a Vienna il 20 marzo 1919. Laureatosi in filosofia (1946), conseguì la libera docenza nel 1951. Dopo un periodo d'insegnamento a [...] in trad. it., rispettivamente con il titolo A che serve l'ideologia, 1975, e Per una critica del marxismo, 1977); Logik der Sozialwissenschaften (1965, 19802); La mia prospettiva filosofica, in Filosofi tedeschi d'oggi, 1967; Mythos, Philosophie ...
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Genericamente, la massa delle classi con redditi bassi o minimi, in contrapposizione alle minoranze detentrici del potere economico.
Il termine ebbe origine in età romana. Esso indicava, nell’ambito della [...] nei luoghi di produzione, la riduzione in posizioni di crescente marginalità delle forze politiche che si ispirano al marxismo nei paesi capitalistici, e infine il crollo del sistema comunista nell’Unione Sovietica e nei paesi europei dell ...
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Sociologo (Lipno, Bydgoszcz, 1897 - Varsavia 1963). Studiò filosofia a Varsavia, Parigi e Roma, subendo l'influenza della scuola polacca di logica (J. Łukasiewicz, T. Kotarbiński). Insegnò dopo la seconda [...] sociale", 1957; trad. it. 1966) rappresenta uno dei più importanti tentativi di raffrontare le posizioni teoriche del marxismo con quelle della sociologia non marxista. Tra le altre sue opere: U podstaw estetyki ("Fondamenti dell'estetica", 1933 ...
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marxismo
s. m. [dal nome di Karl Marx]. – 1. Il pensiero e l’opera del filosofo e storico dell’economia ted. Karl Marx (1818-1883) che, muovendo dalla revisione della filosofia idealistica e, successivamente, con la critica dell’economia politica...
marxismo-leninismo
s. m. – Sviluppo del marxismo in cui il pensiero di Marx viene integrato con la teoria politica ed economica e con la prassi rivoluzionaria di Lenin; in partic., nell’Unione Sovietica dopo la morte di Lenin, la sintesi del...