VENERE (Venus, etr. Turan)
J. Charbonneaux
Le origini della V. romana sono oscure e discusse; ma l'evoluzione della sua personalità e la storia del suo culto hanno un interesse psicologico e politico [...] cit., III, CCLVII. Candelabri etruschi: G. Q. Giglioli, L'Arte Etrusca, Milano 1935, tav. CCXV, 1 (Berlino); CCLII, 1, 3 (Marzabotto). Manici di strigili etruschi: id., op. cit., tav. CCCVIII 3, 4 (Palestrina). V. con Giove e Marte: M. Borda, in Bull ...
Leggi Tutto
TOMBA (τάϕος, τύμβος; sepulcrum, locus sepulturae)
G. A. Mansuelli
generalità. - La t., di cui il monumento funerario costituisce l'interpretazione architettonica (v. monumento funerario), è ancestralmente [...] etrusco: si continuano le t. a dolio (Chiusi, Felsina), a fossa semplice o rivestita di ciottoli, di lastre di pietra (Marzabotto) o di tavoloni di legno (Spina). Particolare delle aree con t. a fossa è la presenza del segnacolo sepolcrale, stele a ...
Leggi Tutto
Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Aspetti e forme dell'organizzazione del territorio
Mario Liverani
Amodio Marzocchella
Giovanni Uggeri
Giuliano Volpe
Francesca Romana Stasolla
Laurent [...] noi possiamo oggi riscontrare è però in ambito urbano, negli impianti ortogonali delle città di Spina e di Marzabotto. Accanto alle grandi città che caratterizzano l'Etruria arcaica, sono testimoniati tuttavia insediamenti rurali sparsi e centri di ...
Leggi Tutto