Il termine appellativo è usato in grammatica e in linguistica con vari significati:
(a) come sinonimo di nome comune, in opposizione a nome proprio, all’interno della classe dei nomi (➔ nomi);
(b) come [...] sono innocente!
(27) signor truffatore, non riesco a crederle
È stato anche osservato (Mazzoleni 1995: 400) che il maschile signore, come appellativo autonomo, non ha condizioni d’uso perfettamente parallele rispetto a signora, signorina. Si usa solo ...
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Italia mediana è l’appellativo, suggerito da Bruno Migliorini negli anni Cinquanta (Migliorini 1963: 177; e cfr. Pellegrini 1977: 30-31), per il territorio che comprende tutta l’area orientale e centro-meridionale [...] questo e quello «questa cosa», «quella cosa», «ciò». Si tenga presente che in buona parte dell’Italia mediana la -u del maschile palatalizza una -ll- precedente per cui al posto di lu si può presentare gliu o addirittura ju, mentre la -o del neutro ...
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L’espressione angloamericana politically correct (in ital. politicamente corretto) designa un orientamento ideologico e culturale di estremo rispetto verso tutti, nel quale cioè si evita ogni potenziale [...] le dissimmetrie, talvolta rafforzate anche dalla scuola, più esplicitamente sessiste.
Tra le Raccomandazioni è la proposta di evitare il maschile non marcato, e quindi la preferenza per locuzioni come i diritti della persona o diritti umani e non i ...
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Le consonanti dentali si realizzano con una chiusura tra la punta della lingua e gli incisivi superiori. Tali foni fanno parte di una classe consonantica più ampia, in quanto l’articolatore (la parete [...] ;}
fonetica acustica, nozioni e termini di) il luogo dentale è deducibile dall’altezza della seconda formante che si attesta, per una voce maschile, intorno ai 1500-1800 Hz. In fig. 2 è riportato lo spettrogramma della parola bella [ˈbɛlːa] in cui l ...
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L’ipallage (gr. hypallagē´ «scambio, commutazione»), o enallage (vedi più avanti) dell’aggettivo, nella retorica classica è una figura che consiste nella diversione dell’orientamento sintattico dell’aggettivo, [...] esempi relativi all’uso di un nome come verbo (27), di un verbo intransitivo come transitivo (28), di un nome femminile al maschile (29):
(27) chi vespa mangia le mele
(28) B. frizza la digestione
(29) il matito il Gommito è colorito
Sono elencati ...
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Per rivolgersi alle persone per chiamarle, o per richiamare la loro attenzione nella conversazione, o per prendere il turno dopo che loro lo hanno tenuto, le lingue usano varie modalità: nomi ➔ appellativi, [...] è meno frequente con lei, che può essere disambiguato grazie all’accordo del verbo o dell’aggettivo ora al maschile, ora al femminile (cfr. più avanti). Particolari problemi può creare la pratica italiana del doppiaggio cinematografico, non tanto di ...
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Semiti Gruppo linguistico del Vicino Oriente che in origine occupava la regione compresa fra i monti Tauro e Antitauro a nord, l’altopiano iranico a est, l’Oceano Indiano a sud, il Mar Rosso e il Mediterraneo [...] poi variamente specificato mediante prefissi, infissi e suffissi, e mediante alternanza vocalica. Il nome distingue due generi, il maschile e il femminile. I numeri sono tre: singolare, plurale e duale; quest’ultimo sempre meno usato. La declinazione ...
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La scrittura e la lingua. - I più antichi esempi di scrittura del mondo cretese-miceneo sono stati trovati a Creta e risalgono a circa il 2000 a. C.: si tratta in generale di pochi segni isolati in scrittura [...] un addetto della Gran Madre, il suo paredro. Una seconda corrente ammette una o più divinità femminili e una o più divinità maschili, indipendenti fra loro. È anche probabile che una parte degli dei greci siano di origine minoica, ma non è certo che ...
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Popolazione (p. 299). - Le variazioni degli anni recenti nel computo totale della popolazione non rivelano modificazioni notevoli; i censimenti del 1930 e 1935 e la stima del 1936 non manifestano variazioni [...] tre generi, che nel pronome di 3ª persona sono ancora distinti, nel nome sono ridotti a due essendosi fusi il maschile e il femminile nel "genere comune".
Caratteristica delle lingue nordiche è la duplice forma e costruzione dell'articolo determinato ...
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La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] . Molte norme che si sono imposte nell’italiano trovano qui il primo deciso codificatore (per es., l’eliminazione dell’articolo maschile el al posto di il, l’abolizione del pronome lui soggetto a favore di egli, ecc.).
La linea grammaticale che ...
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maschile
agg. [der. di maschio]. – 1. a. Di maschio, di uomo, che è caratteristico dell’uomo o riguarda soltanto gli uomini, cioè i maschi: abbigliamento m., abiti, indumenti m., moda m., eleganza maschile; e in contrapp. esplicita o implicita...
maschilismo
s. m. [der. di maschile]. – Termine, coniato sul modello di femminismo, usato per indicare polemicamente l’adesione a quei comportamenti e atteggiamenti (personali, sociali, culturali) con cui i maschi in genere, o alcuni di essi,...