La retroformazione consiste nella formazione di una parola nuova a partire da una parola già esistente tramite la cancellazione di elementi interpretati (erroneamente) come ➔ affissi: telemisurare da telemisurazione, [...] popolare caco, dovuto a una erronea interpretazione del nome del frutto cachi (dal giapponese kaki) come un plurale maschile, e per ragioni analoghe lapislazzulo, nocco, impero (cfr. lat. imperium).
Grossmann, Maria & Rainer, Franz (a cura di ...
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L’area umbro-marchigiana, anche a causa della sua conformazione geografica, è stata interessata da vicende storiche piuttosto complesse, sebbene la geografia non le abbia assegnato confini naturali rigidamente [...] [kaˈpilːu] «capello»; a Terni [ˈsatːʃo] «so», ma [porˈkitːu] «maialino», ecc.);
(iii) lo sviluppo di un articolo determinativo maschile /lu/ (< illum), che in molte località, si oppone, sempre in virtù della distinzione tra -o e -u, a un articolo ...
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Per linguaggio giovanile si intende la varietà di lingua utilizzata nelle relazioni del gruppo dei pari da adolescenti e post-adolescenti, costituita principalmente da particolarità lessicali e fraseologiche [...] al linguaggio colloquiale anche l’alta disponibilità di lessico sessuale e coprolalico che caratterizza l’eloquio giovanile, sia maschile sia femminile.
Anche se la maggior parte dei giovani che ricorrono al linguaggio giovanile è italofona, nel ...
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Le varietà italo-albanesi (arbëresh) sono parlate in 50 comunità (di cui 41 sedi comunali), distribuite in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia (fig. 2). Gruppi albanofoni [...] posposto). Nell’esempio (1) sono illustrate le flessioni di caso-definitezza relative al femminile vaz «ragazza» e al maschile trimm «ragazzo» nella varietà di Greci: -a / -i corrispondono al nominativo singolare definito, -an / -in all’accusativo ...
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L’espressione lingua colloquiale indica il complesso di usi linguistici che si manifestano primariamente, ma non esclusivamente, quando si parla in situazioni naturali e spontanee e in contesti informali; [...] tratto stabilmente associato al registro colloquiale sia nel parlato sia nello scritto è l’uso di gli come forma atona maschile e femminile del pronome obliquo di terza persona: ho incontrato Giovanni / Caterina e gli ho dato il libro. Diffusi sono ...
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Il termine anglicismo («una voce o frase dell’idioma inglese; ovvero una maniera di parlare», così nell’enciclopedia di Chambers tradotta a Venezia nel 1747; in ingl. anglicism risaliva al secolo precedente) [...] parola italiana corrispondente per significato (il badge, la e-mail, il nickname, la slide); prevalente è comunque il maschile (Thornton 2003).
A testimoniare un’influenza riflessa dell’inglese (e degli anglicismi già presenti nella lingua) sono i ...
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La composizione è un procedimento morfologico che permette di formare parole nuove (➔ neologismi) combinando insieme due (o più) morfemi lessicali invece che una parola e un affisso (➔ affissi), come accade [...] , sottopancia, sottopiede
I composti di questo tipo sono invariabili, e nel caso di soggetti non animati sono di genere maschile indipendentemente dal genere del nome (per es., il dopocena, il lungo-Senna).
Oltre ai composti che si ottengono dall ...
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Nel mondo contemporaneo è arduo individuare un settore definibile come tecnica, anche perché il termine è entrato in concorrenza con la più moderna tecnologia, che ha soppiantato tecnica confinandola «quasi [...] anilina, cassio; nella botanica: gerbera, volcameria; nella mineralogia: kobellite, zirkelite. All’inglese ottocentesco la moda maschile: tight, smoking; all’angloamericano (assieme al declino dell’adattamento all’italiano) i domini della information ...
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(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] la morfologia presenta un articolo determinativo invariabile, una declinazione con 3 casi (nominativo, genitivo, accusativo), 2 generi (maschile, femminile) e 3 numeri (sing., plur., duale).
La scrittura araba, derivata dalla nabatea, e orientata da ...
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Stato insulare nell’Atlantico settentrionale, tra 63°24′ lat. N e il Circolo Polare, e fra 13°30′ e 24°25′ long. O. Dista oltre 800 km dalle coste settentrionali della Scozia e un migliaio di km da quelle [...] provenienti dalle rune: þ e đ spesso resi nei dizionari con i digrammi th e dh. L’islandese conserva i generi (maschile, femminile e neutro) dei nomi, alcuni casi, e un complesso sistema di verbi e pronomi.
Letteratura
Dalle origini al 19° secolo ...
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maschile
agg. [der. di maschio]. – 1. a. Di maschio, di uomo, che è caratteristico dell’uomo o riguarda soltanto gli uomini, cioè i maschi: abbigliamento m., abiti, indumenti m., moda m., eleganza maschile; e in contrapp. esplicita o implicita...
maschilismo
s. m. [der. di maschile]. – Termine, coniato sul modello di femminismo, usato per indicare polemicamente l’adesione a quei comportamenti e atteggiamenti (personali, sociali, culturali) con cui i maschi in genere, o alcuni di essi,...