LANFRANCO, Giovanni
Erich Schleier
Figlio minore di Stefano e Cornelia (della quale non si conosce la famiglia di appartenenza), nacque a Parma il 26 genn. 1582. Secondo Passeri il ragazzo "fu incamminato [...] , il L. realizzò la prima grande scena celeste nel linguaggio pienamente barocco.
Il 3 ag. 1624 nacque l'unico figlio maschio del L., Giuseppe, del quale furono padrini il cardinale Borghese e Ferrante Carli.
L'altra grande commissione alla fine del ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] è stato anche messo in relazione con la nascita della loro figlia Maria, nel 1507, dopo la morte di quattro maschi l’uno dopo l’altro, tutti chiamati Giovanni Battista. Probabilmente Michelangelo completò il tondo nell’arco del 1506, durante uno ...
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Buddhismo
Giuseppe Tucci
di Giuseppe Tucci
Buddhismo
sommario: 1. Il Buddha e la sua dottrina. 2. Il buddhismo e la nuova situazione politica in Asia. 3. Il buddhismo in Asia: a) Sri Lanka (Ceylon); [...] in molti santuari giapponesi appartenenti alle medesime scuole mahāyāniche o gnostiche; per non dire delle immagini accoppiate, maschio-femmina, così comuni nelle scuole esoteriche, il cui significato altissimo anticipa alcune conquiste della moderna ...
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FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] del contrasto così acutamente osservato da M. Marangoni (G. F., in Rivista di Livorno, III [1953], 4, pp. 1-6), fra "la nota maschia e quasi rude" dell'arte e "i tesori di grazia e di delicatezza che vi sono così largamente profusi". Nota inoltre il ...
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PADOVA
M. Merotto Ghedini
(lat. Patavium)
Città del Veneto, capoluogo di provincia, P. è sita in bassa pianura alluvionale, compresa entro un'ansa fluviale, il cui alveo - oggi occupato dalle acque [...] ivi, pp. 113-135; M. Universo, Santa Maria del Carmine, ivi, pp. 199-208; P. Carpeggiani, Gli Eremitani, ivi, pp. 217-234; R. Maschio, Santa Maria dei Servi, ivi, pp. 235-246; F. Zuliani, S. Sofia, ivi, 1975a, pp. 137-159; id., Chiesa di S. Nicolò e ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] della straight photography. J. Golden si serviva di sé come modella in foto nelle quali indossava una serie di affascinanti maschere: ogni identità diveniva un'evidente sciarada, eppure si conformava a un tipo così noto attraverso i mass media che la ...
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Le culture non occidentali
Marco Bussagli
Premessa
Qualsiasi riflessione sul corpo umano nell'arte non potrebbe in alcun modo considerarsi completa se non si estendesse lo sguardo anche alle civiltà [...] pesanti fra i 60 e i 70 kg, che venivano portati a spalla dai cerimonieri. In questo senso i nimba non sono maschere nel senso classico del termine.
L'associazione fra elementi aviformi e la figura femminile (vale la pena, peraltro, di rammentare che ...
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maschio
màschio (pop. tosc. màstio) agg. e s. m. [lat. mascŭlus, dim. di mas «maschio»]. – 1. a. agg. e s. m. Dal punto di vista biologico, negli organismi a sessi separati, l’individuo che elabora i gameti maschili destinati a fecondare i...
masca1
masca1 s. f. [voce genov. e napol., propr. «faccia, guancia», affine a maschera]. – Nella costruzione navale, denominazione ant. della parte prodiera dei fianchi delle navi (detta anche mascone).