LA MARTELIÈRE, Jean-Henri-Ferdinand
Alberto Manzi
Letterato francese, nato a Ferrette (Alto Reno) il 14 luglio 1761, morto a Parigi il 27 aprile 1830. Studiò in Germania, dove fu amico di Schiller; [...] passò poi a Parigi. Per vivere diede al teatro, nel 1792, Robert, chefde brigands (ridotta dai Masnadieri di Schiller) e Le tribunal redoutable ou la suite de Robert (1793), che ebbero largo successo nel genere del melodramma.
Tra i suoi drammi ...
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BOETTI, Teresa
Sisto Sallusti
Nata a Saluzzo il 7 nov. 1851, studiò nella scuola privata di Carolina Malfatti-Gabusi a Torino. Il debutto in una compagnia regolare avvenne nel 1867 con G. Emanuel, come [...] prima attrice e prima attrice giovane con Laura Bon: il Don Carlos e I masnadieri di Schiller, messi in scena a Firenze nel teatro Rossini, furono tra i primi drammi che, adolescente, interpretò con garbo gentile.
Per motivi sconosciuti, ma forse per ...
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Attore russo (1773-1817); ultimo grande attore del sec. 18º, è la figura più rilevante del teatro imperiale di Pietroburgo al principio del sec. 19º. Al suo nome è legato il successo delle tragedie di [...] Ozerov Edipo re, Fingal e Dmitrij Donskoj. I suoi ultimi successi furono Agamennone nell'Ifigenia di Racine e Karl Moor nei Masnadieri di Schiller. ...
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VRCHLICKÁ, Eva
Ottokar Fischer
Figlia di Jaroslav Vrchlický, attrice cèca, nata a Praga il 6 marzo 1888. Esordì in provincia, e nel 1913 fu scritturata dal Teatro nazionale di Praga.
La sua arte, che [...] shakespeariane e in ruoli d'intimo psicologismo (nella Tempesta di Ostrovskij, quale Grušenka dei Fratelli Karamazov e Mimì nei Masnadieri di K. Čapek). Alle sue capacità drammatiche è legato uno spontaneo senso di autoanalisi che si manifesta anche ...
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Attore, nato a Marano sul Po (Casale) l'11 febbraio 1848, morto a Torino il 13 agosto 1902. Entrò nel 1866, come secondo brillante, nella compagnia Bellotti-Bon. L'anno dopo passò con Coltellini come amoroso; [...] di singolari doti nel Duello di Paolo Ferrari. Divenuto primo attore con Alessandro Salvini, poi con Peracchi, interpretò i Masnadieri e il Don Carlos, accanto a Laura Bon. Il suo repertorio si estendeva dalla tragedia alla commedia brillante. Nel ...
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TUAREG
Francesco BEGUINOT
Antonio MORDINI
. Il nome Tuareg (con g dura) diffuso presso di noi per designare le popolazioni berbere del Sahara centrale, non deriva direttamente da queste, ma dal plurale [...] singolare è tārqī o tārgī (con g dura). I significati che ad esso si attribuiscono di "abbandonati da Dio" o di "masnadieri" sono fondati su equivoci derivanti da confusione tra le radici arabe trk e ṭrq. Il significato si può riconnettere, invece, a ...
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Schiller, Friedrich
Antonella Gargano
La centralità della politica nella tragedia romantica
Vissuto in un’epoca di rivoluzioni e di guerre, Friedrich Schiller sviluppò in drammi di grande bellezza [...] al bello l’alto compito politico di educazione alla libertà.
Al centro dei suoi drammi vi è spesso un intrigo: I masnadieri (rappresentato nel 1782) sviluppa il motivo dei fratelli nemici con i raggiri di Franz e le esaltazioni di Karl, che per ...
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FANTOCCI (Fantozzi), Francesco, detto il Parma
Anna Maria Fioravanti Baraldi
Non si conoscono gli estremi anagrafici del F., che è documentato a Ferrara in qualità di pittore dal 1711 al 1727. Secondo [...] ), al quale servì, in giovanissima età, da modello per il fanciullo dipinto nel quadro rappresentante S. Matteo assalito dai masnadieri della chiesa di S. Spirito a Ferrara.
Scarse e non documentate sono le notizie sulla sua attività prima del 1711 ...
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Attore italiano (n. Novara 1934). Formatosi all'Accademia nazionale d'arte drammatica, ha esordito in teatro con la compagnia De Lullo-Falk-Valli-Guarnieri (1957), recitando in seguito con la compagnia [...] di cui è stato a lungo direttore artistico (1982-97). Interprete moderno e controllato, convincente nei ruoli classici (I masnadieri, 1981; Otello, 1994), si è distinto soprattutto con gli antieroi del repertorio contemporaneo (Old times di H. Pinter ...
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GALVANI, Giacomo
Maria Carmela Di Cesare
Nacque a Bologna il 1° nov. 1825, da Nicola e da Anna Verrate.
Dedicatosi allo studio della chitarra, poi a quello del canto nel registro di tenore sotto la [...] Caio Melisso di Spoleto nella stagione teatrale 1849-50 interpretando due opere di G. Verdi, Giovanna d'Arco e I masnadieri, opera, quest'ultima, che egli portò al primo grande successo. Cantò quindi con esito positivo nel 1850, prima al teatro ...
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rovaio
rovàio s. m. [prob. lat. borearius, der. di boreas «borea», rifatto secondo rovo (perché pungente)], ant. e letter. – Vento di tramontana: da questi monti Che dànno a’ Toschi il vento di rovaio (Ariosto); se rovaio Sgombra le nubi e...
troiata
s. f. [der. di troia]. – 1. volg. Azione sudicia o disonesta, mascalzonata; lavoro molto brutto, malfatto, eseguito in modo pessimo, fatta male: che t., questo spettacolo (o questo libro, questo monumento)! 2. ant. Masnada, canagliume...