Musicista (Roncole, Busseto, 10 ottobre 1813 - Milano 27 gennaio 1901). Massimo operista italiano dell'Ottocento, tra i più celebrati di tutti i tempi, V. musicò 28 opere, alle quali vanno aggiunti cinque [...] ; esito tiepido), Attila (libr. Solera; Venezia 1846; esito clamoroso), Macbeth (libr. Piave, Firenze 1847; esito favorevole), I Masnadieri (libr. A. Maffei; Londra 1847; esito ottimo), Jérusalem (rifacimento A. Royer e G. Vaez dei Lombardi; Parigi ...
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EVERARDI, Camillo
Roberto Staccioli
Figlio di genitori italiani, nacque in una località non nota dell'attuale Belgio, nel 1825. Cominciò lo studio del canto presso il conservatorio di Liegi, perfezionandosi [...] , Frollo).
Dall'ottobre 1851 alla stagione di carnevale 1852 cantò al teatro dell'Opera di Nizza in Nabucco e ne I masnadieri di Verdi e forse anche nella Lucrezia Borgia di Donizetti, tornando in Italia nell'autunno del 1852 per debuttare al teatro ...
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. Famiglia tedesca, da cui provennero parecchi celebri attori. È di origine fiamminga (il nome si leggeva un tempo De Vrient), dedita ai commerci. Primo dei D. che passasse al teatro fu Ludwig, nato il [...] così nelle parti comiche o da caratterista come in quelle tragiche: fu celebre Falstaff e famoso Franz Moor dei Masnadieri. Gli entusiasmi delle folle testimoniano la sua trascinante passionalità. A lui s'ispirarono K. Holtei nel romanzo Die ...
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COTOGNI, Antonio
Alberto Iesuè
Nacque a Roma il 1ºag. 1831 da Raffaele e da Agata Fazzini. Il padre dirigeva una piccola fabbrica di maioliche e il C., secondo di cinque figli, fu avviato all'apprendimento [...] Donizetti), Lanciano (Trovatore e Rigoletto di Verdi, Esmeralda di V. Battista e Don Checco di N. De Giosa), Orvieto (I masnadieri di Verdi, Il birraio di Preston di S. De Ferrari), Modena (I Normanni a Parigi di S. Mercadante), Perugia (I Puritani ...
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SATANISMO
Mario Praz
. Atteggiamento di sacrilega sfida e gusto di sentimenti perversi deliberatamente coltivati, in voga soprattutto presso scrittori romantici e decadenti. Da uno degli scrittori che [...] nella figura del bandito generoso, del sublime delinquente che venne di moda alla fine del Settecento, con i Masnadieri dello Schiller, e i personaggi malvagi dei romanzi terrifici inglesi (di Ann Radcliffe, di "Monk" Lewis): questo tipo ...
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Verdi
Viva V.E.R.D.I.
Giuseppe Verdi, l'Italia e l'Europa
di Quirino Principe
27 gennaio
In tutte le parti del mondo si celebra il centenario della morte di Verdi. A Parma, alla presenza del presidente [...] due cominciarono a convivere a Parigi. Si sposarono soltanto il 29 agosto 1859, a Collognes-sous-Salève in Savoia.
I masnadieri, su libretto di Andrea Maffei, tratto dal dramma Die Räuber (1781) di Friedrich Schiller (Londra, Her Majesty's Theatre [o ...
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UBALDINI, Cia
Francesco Pirani
(Marzia, Marcia, Maucia; Cia degli Ordelaffi). – Fu figlia di Giovanni di Tano da Castello, del ramo degli Ubaldini di Montaccianico, e di Andrea Pagani, primogenita del [...] fu ferito a morte, il bottino fu recuperato, mentre furono fatti prigionieri due figli di Ramberto Malatesta e molti masnadieri. Secondo Matteo Villani, Marzia si sarebbe comportata «non come femina, ma come vertudioso cavaliere» (Cronica, cit., l. V ...
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DELLA VALLE, Alfonso
Alessandra Cimmino
Nacque a Napoli il 30 nov. 1830, da Francesco Saverio e Marianna Capecelatio.
La famiglia, appartenente al patriziato ul Aversa, era stata insignita nel 1649 [...] anch'egli dedicato alla letteratura e in particolare, secondo l'estetica romantica, alla tragedia storica con un Carlo Moor, dai Masnadieri di Schiller, altri drammi di argomento napoletano, e un poemetto in terza rima La Claudina (Napoli 1828) di ...
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MIRATE, Raffaele
Leonella Grasso Caprioli
MIRATE, Raffaele. – Nacque il 3 sett. 1815 a Napoli da Salvatore e da Giuseppina Maria De Luca. Il padre, commerciante di vini piuttosto benestante, risiedeva [...] Poliuto (Donizetti), Ernani e La battaglia di Legnano (Verdi), Tancreda (A. Peri), dopo aver partecipato a Venezia a I masnadieri, Poliuto, Elisabetta di Valois (A. Buzzolla) e Medea (Pacini). Nel 1851 interpretò alla Fenice di Venezia il ruolo del ...
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VISCONTI, Luchino
Luigi Simeoni
, Quartogenito di Matteo I e Bonacossa Borri, nacque nel 1292. Appare accanto al padre al suo ritorno nel 1310 a Milano, poi, fino alla sua ascesa al potere nel 1339, [...] l'assedio fu sciolto dalla sua morte.
Luchino migliorò assai le condizioni interne del dominio: assicurò le strade dai masnadieri e dalle esazioni feudali che furono abolite. Ottenne finalmente nel 1341 l'assoluzione dal papa per la sua famiglia e ...
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rovaio
rovàio s. m. [prob. lat. borearius, der. di boreas «borea», rifatto secondo rovo (perché pungente)], ant. e letter. – Vento di tramontana: da questi monti Che dànno a’ Toschi il vento di rovaio (Ariosto); se rovaio Sgombra le nubi e...
troiata
s. f. [der. di troia]. – 1. volg. Azione sudicia o disonesta, mascalzonata; lavoro molto brutto, malfatto, eseguito in modo pessimo, fatta male: che t., questo spettacolo (o questo libro, questo monumento)! 2. ant. Masnada, canagliume...