La grande scienza. Cronologia scientifica: 1971-1980
1971-1980
1971
I problemi NP-completi. L'informatico americano Stephen Cook dà il primo esempio di problema algoritmico NP-completo. La classe NP [...] nubi interstellari sono presenti circa il 10% d'idrogeno molecolare e una grande percentuale di deuterio rispetto all'idrogeno; cilindrico, lungo 4,3 m e del diametro di 2,8 m, di massa 2200 kg; l'orbita è polare sincrona con il Sole, alla quota di ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1961-1970
1961-1970
1961
Famiglia universale. Il giapponese Masatake Kuranishi mostra che esiste sempre un certo tipo di famiglia olomorfa di strutture complesse [...] si sviluppa un ampio settore di indagini basato sull'impiego accoppiato di un fascio molecolare uscente da un ugello e di uno spettrometro di massa.
Descritto il fenomeno del 're-uptake' dei neurotrasmettitori. Julius Axelrod, dei National Institutes ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1951-1960
1951-1960
1951
Sui gruppi di omotopia e di omologia. In una serie di articoli (Homologie singulière des espaces fibrés) Jean-Pierre Serre fornisce [...] .C. Crick e il biologo James D. Watson dimostrano che la molecola del DNA ha una struttura a doppia elica in cui le due Owen Chamberlain, scoprono l''antiprotone', particella avente la massa del protone, ma carica elettrica negativa anziché positiva. ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1991-2000
1991-2000
1991
Il sistema operativo Linux. Uno studente finlandese, Linus Torvalds, sviluppa il sistema operativo Linux. Il sistema può essere distribuito, [...] termite morta 30 milioni di anni fa ca.; ciò indica che le molecole genetiche si conservano assai più a lungo di quello che si pensava 95 milioni di anni fa ca.; lungo 13 m ca., con una massa di 8 t ca., era più grande anche del tirannosauro, che ...
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Morbosità
Giovanni Berlinguer
Definizione e valutazione della morbosità
La morbosità esprime il rapporto fra il numero di ammalati e la popolazione. Questo rapporto viene studiato come uno degli indicatori [...] da pochi decenni in seguito alle scoperte della biologia molecolare.
Ma soprattutto è la malattia in quanto tale, amplificare, trasmettere questi segnali, perché le malattie di massa, come diceva Rudolf Virchow, costituiscono "grandi segnali di ...
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Simulazioni numeriche
Alfio Quarteroni
La modellistica matematica mira a descrivere in termini matematici i molteplici aspetti del mondo reale e la loro dinamica evolutiva. Essa costituisce la terza [...] riprodurre – quali, per esempio, la conservazione della massa e dell’energia di un fluido o del momento sperimentali e modelli matematici capaci di maneggiare scale spaziali dal livello molecolare (inferiori a 10−9 m) a quello cellulare e tissutale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Ottaviano Fabrizio Mossotti
Leo Liberti
Mossotti fu una figura scientifica di rilievo nell’ambito della fisica matematica di metà Ottocento. Oggi è noto soprattutto per la relazione di Clausius-Mossotti, [...] come segue:
La formulazione più comune della formula di CM si riferisce a una massa molare M di una sostanza di densità d, costante dielettrica ε e polarizzabilità molecolare α nel vuoto (la cui permittività è ε0):
dove NA è il numero di Avogadro ...
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momento
moménto [Der. del lat. momentum "piccola causa di movimento", dalla radice di movere "muovere", e poi "piccola cosa" in genere] [LSF] Oltre ai signif. nella meccanica e in discipline a questa [...] CnρSV2 b/2, essendo Cm, Cl e Cn coefficienti adimensionali, ρ la massa volumica del fluido, S l'area della superficie alare, V la velocità : II 118 f), a una molecola (per deformazione sempre e, se la molecola è polare, anche, e prevalentemente, ...
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energia
energìa [Der. del lat. energia, dal gr. enérgeia, da érgon "lavoro"] [LSF] Capacità che un corpo o un sistema di corpi ha di compiere lavoro, sia come e. in atto, cioè che opera nel processo [...] . ◆ [CHF] E. chimica: l'e. di legame tra atomi e tra molecole capaci di reagire chim. fra loro. ◆ [MCC] E. cinetica, o e del suo movimento; per un corpo puntiforme vale mv2/2, con m massa e v velocità, mentre per un sistema di punti rigido, v. ...
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raggio
ràggio [Der. del lat. radius, in origine "bacchetta appuntita", poi "raggio luminoso" perché questo s'irradia rettilineamente da una sorgente raccolta, come il raggio della ruota che parte rettilineamente [...] ₀mec2), con ε₀ costante dielettrica del vuoto, e carica dell'elettrone, me massa di quiete dell'elettrone, c velocità della luce nel vuoto, pari a 2. di un certo angolo φ, sicché delle molecole che compongono il fascio riescono ad attraversare le ...
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massa
s. f. [lat. massa, propr. «pasta» (e nel lat. tardo con alcuni dei sign. che seguono), dal gr. μάζα «pasta di farina d’orzo», der. di μάσσω «impastare»; sul passaggio semantico al sign. di «moltitudine di persone» ha prob. influito un...
molecolare
agg. [der. di molecola]. – 1. Della molecola, che è caratteristico di una molecola o ha comunque rapporto con le molecole: struttura m.; attrazione m.; fisica m., ecc. Associazione m., la formazione di specie molecolari relativamente...