DELLA FAGGIUOLA, Ranieri (Neri)
Franca Allegrezza
Discendente da una famiglia feudale originaria della Massa Trabaria, il D. nacque probabilmente intorno al 1290, secondo dei figli maschi di Uguccione, [...] zona. La sua aspirazione ad affrancarsi dalla tutela di Uguccione si manifestò di nuovo nella primavera del 1316, quando egli "a Massa del Marchese, fecie uccidere trenta persone che llo dovevano tradire, chom'egli disse..." (Ranieri Sardo, p. 73). L ...
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Comune (71 km2 con 61.314 ab. nel 2020) della Toscana, capoluogo economico della provincia di Massa-Carrara (➔ Massa). È situata a circa 6 km da Massa e dal Tirreno, su un poggio all’estremità occidentale [...] tennero fino al 1402. Divenuta dominio dei Malaspina (15° sec.), legò le sue vicende a quelle di Massa. Dal 1938 al 1946 fu unita, con Massa e Montignoso, nel comune di Apuania.
Marmi di C. Calcari metamorfici, di età liassica, costituenti nelle Alpi ...
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Figlio (m. 1662) di Alderamo, successe nel 1623 nel principato di Massa al nonno Alberico I, continuandone la tradizione umanistica e urbanistica. Nel 1633 ottenne di costituire i proprî dominî nel ducato [...] di Massa e Carrara. ...
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In anatomia, denominazione dei muscoli composti di due capi o porzioni che confluiscono in una massa muscolare comune.
B. del braccio Muscolo della regione anteriore del braccio; i due capi prendono origine [...] prende origine dalla tuberosità ischiatica del bacino, l’altro, il breve, prevalentemente dalla linea aspra del femore: la massa unica si inserisce sull’apofisi stiloide della fibula, flette la gamba sulla coscia, ruotandola leggermente in fuori.
In ...
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MALASPINA, Alberico
Patrizia Meli
Nacque verosimilmente verso la metà del sec. XV, figlio primogenito di Giacomo, marchese di Massa e Carrara, e di Taddea Pico della Mirandola; successe al padre nel [...] p. 208; XI, a cura di M.M. Bullard, ibid. 2004, pp. 348 s., 635, 647; E. Gerini, Memorie storiche della Lunigiana, II, Massa 1829, pp. 363 s.; E. Branchi, Storia della Lunigiana feudale, III, Pistoia 1898, pp. 769-776; G. Sforza, La nuora e la figlia ...
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Fenomeno collettivo che ha il suo tratto distintivo nella violenza armata posta in essere fra gruppi organizzati.
Le trasformazioni cui è stata soggetta la g. tradizionale nel 20° sec. vanno portando a [...] bellico; in cui, infine, le logiche tradizionali della politica di potenza si sono sposate con le retoriche di massa della nazione e dello Stato nazionale, del nazionalismo e dell’imperialismo espansionistico e bellicista. Le ‘g. assolute’ hanno ...
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DE AMBRIS, Alceste
Ferdinando Cordova
Nacque a Licciana (oggi Licciana Nardi), in provincia di Massa Carrara, il 15 sett. 1874, da Francesco e da Valeria Ricci.
Di famiglia agiata, compì un regolare [...] vigore la sua attività, nel tentativo, che sembrò non infondato, di scalzare il primato della C.G.d.L. fra le masse.
I due anni precedenti la grande guerra, furono, infatti, pervasi, in tutto il mondo, da generosi sussulti rivoluzionari, che ebbero l ...
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Il mondo classico nella odierna cultura di massa: oblio e riusi
Gianfranco Mosconi
Qual è il ruolo del mondo classico nella sensibilità e nell’immaginario comune dei contemporanei («contemporanei» in [...] le tante, non diversa dalla scelta di un nome italiano o inglese. Venendo al campo della produzione culturale di massa, analogamente l’antico può essere sì presente, ma ridotto a fonte di materiali liberamente riutilizzabili per l’affabulazione, sì ...
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Figlia unica (n. 1725 - m. 1790) ed erede di Alderamo Cybo-Malaspina, ultimo principe di Massa e Carrara, sposò (1741) Ercole Rinaldo d'Este, che nel 1780 divenne duca di Modena e Reggio col nome di Ercole [...] III. Nel 1769 fondò a Carrara l'Accademia di belle arti per l'educazione tecnica e artistica delle maestranze addette alla lavorazione del marmo ...
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solido Moneta aurea del Basso Impero romano, che dal 325 in poi fu coniata della massa di 4,55 g (= 1/72 di libbra): si cercò in tal modo di dare al mondo romano una moneta stabile. Il s. ebbe corso soprattutto [...] in Oriente, dove proseguì in età bizantina fino al 14° secolo. Nell’Alto Medioevo occidentale, il nome rimase in uso per indicare una moneta d’oro, di imitazione bizantina, che circolava nei regni barbarici. ...
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massa
s. f. [lat. massa, propr. «pasta» (e nel lat. tardo con alcuni dei sign. che seguono), dal gr. μάζα «pasta di farina d’orzo», der. di μάσσω «impastare»; sul passaggio semantico al sign. di «moltitudine di persone» ha prob. influito un...
massivo
agg. [dal fr. massif]. – 1. Propr., che costituisce una massa, che si muove o agisce in massa; ma usato di solito in alternativa e con sign. affine a massiccio, cioè ingente, quantitativamente abbondante, e sim.: immigrazione, emigrazione...