DELLA SETA, Alceste
Paolo Tirelli
Nacque a Roma il 13 dic. 1873 da Giona e da Laura Amati, ambedue di origine israelita.
Il padre, Giona, dal giugno al settembre 1866, nel corso della terza guerra d'indipendenza, [...] sicurezza.
Approssimandosi il XVII congresso del partito, il D. aderì alla frazione della circolare Marabini-Graziadei (o circolare dei massimalisti di Bologna). Dopo aver mancato il compito che si era prefisso, cioè di essere il trait d'union fra ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Catia Di Girolamo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’età giolittiana (1901-1914) è caratterizzata dalla democratizzazione del sistema [...] ottenuto nelle elezioni del 1913) giunge in un momento in cui il partito è saldamente in mano ai massimalisti i quali, galvanizzati dall’“ottobre rosso”, hanno portato al massimo il loro tasso di radicalismo rivoluzionario; la buona affermazione ...
Leggi Tutto
TURATI, Filippo
Giovanni Scirocco
– Nacque il 26 novembre 1857 a Canzo (Como), figlio unico di Pietro, funzionario prefettizio, e di Adele De Giovanni.
Durante l’infanzia seguì il padre nei vari trasferimenti [...] su Roma, al XIX Congresso del PSI tenutosi a Roma, prevalse però ancora, sia pure di stretta misura, la mozione massimalista, che prevedeva l’espulsione dei riformisti, i quali fondarono il Partito socialista unitario (PSU, cui aderì lo stesso Turati ...
Leggi Tutto
Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Etnici, conflitti
Daniele Conversi
Introduzione
I conflitti etnici costituiscono ormai la maggiore causa e il principale catalizzatore di guerre interne ed internazionali. La guerra fredda aveva apparentemente [...] Kriesberg, 1998; v. McGarry e O'Leary, 1993).
La principale difficoltà nel risolvere tali conflitti risiede nel loro carattere massimalista e al tempo stesso proteiforme e nebuloso. Come Walker Connor (v., 1984 e 1994) aveva osservato già negli anni ...
Leggi Tutto
La Grande guerra e la rivoluzione fascista
Emilio Gentile
Un decennio rivoluzionario
Gli anni fra il 1915 e il 1925 furono per gli italiani il periodo più rivoluzionario della loro vita unitaria, con [...] via verso una maggioranza alternativa con i socialisti riformisti del gruppo parlamentare, sia per il rifiuto dei dirigenti massimalisti del Psi, sia per l’opposizione interna della destra clericale conservatrice, sia, infine, nel 1922 e ancora nel ...
Leggi Tutto
Fascismo
Renzo De Felice
di Renzo De Felice
Fascismo
sommario: 1. Origini del fascismo italiano. 2. Il regime fascista italiano. 3. La Repubblica Sociale Italiana. 4. Il fenomeno fascista. □ Bibliografia.
1. [...] che rappresentavano e dalla loro stessa ‛incapacità di trovare una conciliazione di essi che non fosse quella di un massimalismo tanto minaccioso ed esaltante nella forma quanto vuoto e autoritario nella sostanza (il che spiega perché, quando entrò ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Rodolfo Mondolfo
Fabio Frosini
Vissuto a contatto con alcuni tra i più violenti conflitti politici del 20° sec., l’Italia tra il 1910 e il 1930 e l’Argentina degli anni Quaranta-Settanta, Rodolfo Mondolfo [...] ’undicesima glossa a Feuerbach.
Il filosofo di Senigallia tenta così di dimostrare che la dicotomia politica tra riformisti e massimalisti (che implica anche la valutazione del leninismo) è la messa a nudo di una dialettica inevitabile del pensiero ...
Leggi Tutto
Partito popolare italiano
Francesco Malgeri
Le origini
Nei primi anni del Novecento, il problema dell’incontro tra cristianesimo e democrazia e la rivendicazione dell’autonomia politica del cristiano [...] al governo Mussolini, accentuò la crisi all’interno dell’Aventino, facendo emergere nuovi dissensi e divisioni: i socialisti massimalisti e i repubblicani che chiedevano un’azione rivoluzionaria abbandonarono 1’organizzazione il 1° settembre e il 2 ...
Leggi Tutto
Subculture politiche territoriali e capitale sociale
Marco Almagisti
Strumenti concettuali
La cultura politica
Il tema della cultura politica riconduce alle origini stesse del pensiero politico occidentale, [...] storico’ negli anni Settanta), limitandone il potenziale di mobilitazione e alimentando la frattura ‘rokkaniana’ fra riformisti e massimalisti.
A livello locale, anche le zone ‘rosse’ subiscono profonde trasformazioni per effetto del fascismo e della ...
Leggi Tutto
La classe politica nazionalfascista
Renato Camurri
La ‘strana’ disfatta del sistema liberale veneziano
All’indomani della conclusione della prima guerra mondiale, la ripresa dell’attività politica a [...] era rimasta l’idea di porsi come forza intermedia tra il vecchio blocco liberal-conservatore e il partito socialista massimalista di Musatti, nuovi erano invece i contenuti programmatici, le strategie e le alleanze su cui si puntava.
A differenza ...
Leggi Tutto
massimale
agg. e s. m. [dall’ingl. maximal, der. del lat. maxĭmus «massimo»]. – 1. agg. Che stabilisce o costituisce il massimo o i massimi. In fisiologia sperimentale, stimolo m., lo stimolo, minore per intensità, capace di provocare la massima...
massimalismo
s. m. [der. di massimalista]. – Corrente del socialismo italiano del primo dopoguerra che propugnava il «programma massimo», comprendente cioè l’agitazione e l’azione rivoluzionaria per il rovesciamento immediato dell’ordinamento...