BORROMEO, Achille
Roberto Zapperi
Figlio di Alessandro, apparteneva ad una famiglia originaria di Firenze la quale aveva fatto fortuna con la banca e con la mercatura e si era diramata anche a Padova [...] Massimiliano. Dal 1517 al 1519 ebbe, come il fratello Gerolamo, un sussidio imperiale di 30 fiorini mensili ridotti poi a sedici. Nel 1519, allo scadere del sussidio, si recò con altri fuorusciti veneti a Barcellona, alla corte del re Carlo d'Asburgo ...
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BRANDOLINI, Guido
DDe Caro
Primogenito di Cecco, conte di Valmareno, e di Filippa Trissino, con i quali aveva inizio il ramo veneto - tuttora esistente - dell'antica famiglia romagnola dei Brandolini, [...] dai domini meridionali della casa d'Austria, e, d'altra parte, era una base si rivelarono preziosi nelle campagne contro gli Asburgo.
Per quanto riguarda il B., tensione mai sopita con l'imperatore MassimilianoI si aggiungeva infatti ora, divenendo ...
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APPIANI, Iacopo
Piero Pieri
Nacque verso il 1460; e il 22 marzo 1474 successe al padre Iacopo III nella signoria del piccolo stato di Piombino: al giuramento di fedeltà degli Anziani fece seguito l'acclamazione [...] appianata nel 1490 con una tregua di dieci anni, durante i quali l'A. si impegnò a non sfruttare le miniere, in Rovereto da Massimilianod'Asburgo: Piombino era dichiarato feudo nobile imperiale, con facoltà di battere moneta d'oro e d'argento.
Così ...
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BORROMEO, Ludovico
Gaspare De Caro
Nacque intorno al 1460 da Giovanni, dei conti di Arona, e da Cleofe Pio contessa di Carpi; sposò Bona Maria da Longhignana, figlia del condottiero Ambrogio da Longhignana [...] in contatti clandestini con gli Svizzeri e con Massimilianod'Asburgo, partecipando ai maneggi politici di Gian Giacomo Trivulzio Digione del luglio 1521, per il rifiuto di Francesco I di concordare un'alleanza politica e militare con un proprio ...
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BRANDOLINI, Tiberto
Gaspare De Caro
Figlio di Sigismondo - condottiero distintosi dapprima al servizio sforzesco e poi in quello della Repubblica di Venezia - e di Margherita, della famiglia piacentina [...] il B. fu bandito dalla città e dallo Stato pontificio e i suoi beni confiscati: pare che un analogo provvedimento fosse preso a suo a togliere il campo.
Questo episodio indusse Massimilianod'Asburgo a prendere un curioso impegno nei riguardi del ...
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GENTILE (Gentile Pevere), Benedetto
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque circa nel 1490, probabilmente a Genova, da Giovanni, signore di Capocorso, e da Mariettina (o Marcellina) Cebà di Domenico.
I Pevere, [...] congelare i conflitti nobiliari e offrì alla Spagna la principale garanzia in cambio della sua rinuncia a presidiare militarmente lo Stato genovese.
In una Genova "pacificata" il G. poté accogliere nel luglio 1548 Massimilianod'Asburgo, imbarcatosi ...
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guerre di religione
Rosa Maria Parrinello
Il conflitto tra cattolici e protestanti in Europa
Le guerre di religione furono una conseguenza della diffusione della Riforma e lacerarono l'Europa tra il [...] . Dopo Carlo V, gli imperatori Ferdinando I e Massimiliano II avevano perseguito una politica di tolleranza religiosa mise in allarme soprattutto la Francia. Ferdinando II d'Asburgo sostenne questo progetto politico-religioso fino alla sua morte ...
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COLLA, Giovanni
Franca Petrucci
Probabilmente di famiglia parmense, nel 1491 faceva parte da epoca imprecisata della Cancelleria del duca di Milano. Nella primavera dello stesso anno compì una missione [...] , dove egli rimase per parecchi mesi, verosimilmente proseguendo i suoi tentativi. Egli faceva da tramite anche in scambi proclamazione della lega santa (5 ott. 1511), Massimilianod'Asburgo aveva affidato al pontefice la mediazione per addivenire ...
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GALANTI, Cornelio
Dario Busolini
Nacque a Città di Castello nella seconda metà del sec. XV.
Il G. fu introdotto ancora giovane nella corte di Vitellozzo Vitelli, signore della città, dove compì il suo [...] ducati, questa volta con l'imperatore Massimilianod'Asburgo.
Nel 1510 scadeva l'accordo con X, a cura di M. Armellini, Roma 1884, p. 94; N. Machiavelli, Legazioni e commissarie, I-III, a cura di S. Bertelli, Milano 1964, pp. 266 s., 270 s., 890 s., ...
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CUMANO, Costantino
Sergio Cella
Nacque a Trieste il 15 apr. 1811, figlio di Gian Paolo, medico veneziano (di famiglia originaria di Candia) e di Antonia Perusini. Compì i suoi studi a Verona, al collegio [...] d'Asburgo, che cercò pure di dissuadere dall'accettare il titolo d'imperatore del Messico, dove avrebbe trovato nel '67 tragica fine: al C. vengono attribuiti i versi indirizzati a Massimiliano ("Massimiliano, non ti fidare / non ti partire ...
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soccorso
soccórso s. m. [der. di soccorrere, part. pass. soccorso]. – 1. a. Aiuto, assistenza prestata a chi ha bisogno o a chi è in pericolo: dare, prestare, chiedere s.; andare, venire in s. di qualcuno; gli italiani sono sempre pronti a...