I prestiti pubblici vengono di solito assunti nella valuta del paese: solo se questa è in carta, talvolta si contraggono in moneta metallica, e ciò per impedire ai capitali nazionali di emigrare all'estero [...] numero di giorni variabile da un minimo di 10 ad un massimo di 91; oppure ricorre alla clausola dell'affidavit, e rende Income-tax.
Bibl.: L. Einaudi, Corso di scienza delle finanze, Torino 1903, p. 901; B. Stringher, Affidavit, in Digesto Italiano. ...
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Pittore piemontese, nato a Nizza il 22 febbraio 1790, morto a Torino il 13 aprile 1851. Studiò per dodici anni a Firenze col Benvenuti, passò poi per otto anni a Roma, ove si legò d'amicizia con Canova [...] e scrittore d'arte piemontese, figlio del precedente, nacque a Torino nel 1823, e morì ivi il 31 luglio 1894. Dopo 1873); lasciò anche varî altri scritti, tra i quali uno su Massimo d'Azeglio pittore; dal 1860 fu segretario dell'Accademia Albertina, ...
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Scrittore francese, nato a Parigi il 13 gennaio 1893, e ivi morto suicida il 15 marzo 1945. Il suo fascismo, e la collaborazione con i tedeschi durante l'occupazione - fu direttore della Nouvelle revue [...] P. Andreu, Drieu La Rochelle témoin et visionnaire, Parigi 1952; P. Vandromme, Pierre Drieu La Rochelle, ivi 1958 (trad. it., Torino 1965); Fr. Grover, Drieu La Rochelle, ivi 1962; C. Bo, prefazione a Racconto segreto, Milano 1965; B. Pompili, Drieu ...
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Fotografo statunitense, nato a New York il 15 maggio 1923. Dopo aver trascorso il periodo bellico prestando servizio nella sezione fotografica della marina mercantile statunitense, ha iniziato nel 1945 [...] New York nel 1993.
bibliografia
N. Hall-Duncan, History of fashion photography, New York 1979.
R. Barthes, La chambre claire. Note sur la photographie, Paris 1980 (trad. it. Torino 1980).
Contemporary photographers, ed. M. Marix Evans, New York 1995. ...
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Antica divinità latina del mondo sotterraneo, e dei tesori che la terra cela, corrispondente al greco Plutone (v. plutone; ade), passata direttamente o indirettamente per il tramite dell'etrusco dalla [...] Iuppiter, Marspiter).
Una leggenda (riferita da Valerio Massimo, II, 4, 5) raccontava come il culto ; R. Peter, art. Dispater, in Roscher, Lexikon d. fr. u. röm. Mythol., I, col. 1179 segg.; C. Pascal, Le credenze d'oltretomba, 2ª ed., I. Torino 1923. ...
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Storico italiano, nato a Viterbo il 6 dicembre 1872, morto a La Souche presso Courmayeur il 1° agosto 1929. Uscito dalla scuola del Monticolo e del Monaci, dedicò i suoi primi lavori alla storia di Viterbo, [...] storia politica: frutto massimo di tale nuova fase del pensiero di lui fu il volume su Emanuele Filiberto (Torino 1928), opera di università di Messina e dal 1915 alla morte in quella di Torino; dal 1923 al 1929 diresse, infondendole maggior vita, la ...
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Appartenne alla gente patrizia Quinctia. Console suffectus nel 460 a. C., ebbe forti contrasti con i tribuni della plebe, e ricusò d'essere eletto per l'anno successivo. Nel 458, essendo stato il console [...] su quelle del dittatore del 217 Q. Fabio Massimo, che salvò il suo maestro dei cavalieri Minucio. ed., Lipsia 1872, p. 271; G. De Sanctis, Storia dei Romani, II, Torino 1907, pp. 15, 116; F. Bandel, Die römischen Diktaturen, Breslavia 1910, p. ...
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Scrittore austriaco, nato a Weidlingen, presso Vienna, il 5 settembre 1896, morto a Vienna il 23 dicembre 1966. Erede della tradizione narrativa austriaca lungo la vena epico-saggistica che ha avuto i [...] (1938), l'ironizzante racconto Die erleuchteten Fenster (1951; trad. it., Torino 1961), la vasta diade viennese - suo massimo impegno - Die Strudlhofstiege (1951; trad. it., Torino 1965) e Die Dämonen (1956), il grottesco Die Merowinger (1962, unica ...
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Antico dio italico del grano, corrispondente alla greca Persefone (Proserpina) simbolo della forza generatrice insita nel chicco di frumento. L'ara contenuta nel suo più importante sacrario era sempre [...] all'una o all'altra estremità della spina del Circo Massimo. D'altronde il vetusto sacello tornò in luce nel ., I, coll. 924-27; G. De Sanctis, Storia dei Romani, I, ii, Torino 1907, passim; L. Du Jardin, Conso, antico dio del grano, e il ratto delle ...
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IONESCO, Eugène (romeno Eugen Jonescu)
Mircea POPESCU
Autore drammatico francese, di origine romena, nato a Slatina (Romania) nel 1909. Prima di stabilirsi definitivamente a Parigi, nel 1946, aveva insegnato [...] , Amédée ou comment s'en débarasser. In un atto, al massimo due, si parte da situazioni quanto mai banali, "borghesi", per su E. I., in La Fiera Letteraria, 20 luglio 1958. Traduzioni italiane: Teatro, a cura e con pref. di G.R. Morteo, Torino 1961. ...
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maranza s. m. e f. inv. Giovane che fa parte di comitive o gruppi di strada chiassosi, caratterizzati da atteggiamenti smargiassi e sguaiati e con la tendenza ad attaccar briga, riconoscibili anche dal modo di vestire appariscente (con capi...
gigafactory
(giga-factory) s. f. Fabbrica di dimensioni molto grandi. ♦ Mentre la Fca (Fiat Chrysler Automobiles) affronta le mille sfide dell’integrazione societaria e del rilancio, la Tesla (che peraltro vale la metà della General Motors)...