I classici oggi
Incertezza del termine
È un fatto risaputo che i radicali mutamenti della comunicazione che si sono svolti, con accelerazione in costante aumento, nel corso del 20° sec. hanno prodotto [...] ) o sono stati espressione di società giunte al massimo grado di fioritura sociale, economica, politica (così 1980).
F. Fortini, Classico, in Enciclopedia Einaudi, 3° vol., Torino 1978, ad vocem; G. Steiner, Real presences, Chicago 1989 (trad ...
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. La critica letteraria (XI, p. 975). - Il lavoro critico ha seguitato a svolgersi dai capisaldi rappresentati dal pensiero del Croce (vedine le ultime formulazioni in Aesthetica in nuce, 1929, e in La [...] determinare le proprie idee, e sempre vigile contro il pericolo massimo del suo sistema, cioè la frantumazione della poesia. L De Baudelaire au surréalisme, 2ª ed., Parigi 1947; trad. ital., Torino 1948.
La critica d'arte (XI, p. 981).
La storia dell ...
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Nell'ambito degli studi umanistici la c. è fra i campi che hanno subito negli ultimi decenni le trasformazioni più radicali. Questo è avvenuto soprattutto grazie a un allargamento dei suoi confini, che [...] 'altro. Letterature della diaspora e migranti, a cura di P. Boi, R. Ben Amhara, Cagliari 2003.
M. Lavagetto, Eutanasia della critica, Torino 2005.
Theory's empire. An anthology of dissent, ed. D. Patai, W.H. Corral, New York 2005.
La letteratura e le ...
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VESTA
Giulio Giannelli
. Divinità degli antichi Romani, e dei Latini in genere, alla quale era strettamente associato il culto, privato e pubblico, del focolare domestico e del focolare dello stato. [...] V, 573); e quando Augusto fu insignito della dignità di pontefice massimo (6 marzo del 12 a. C.), volle fondato sul Palatino romane, Firenze 1913; G. De Sanctis, Storia dei Romani, II, Torino 1907, p. 534 segg.; E. Fehrle, Die kultische Keuschheit im ...
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Pseudonimo dello scrittore austriaco Theodor Tagger, nato a Vienna il 26 agosto 1891, morto a Berlino il 5 dicembre 1958. Figlio di un industriale, e di madre francese, studiò a Vienna e Parigi. Aperto [...] fra l'individuo e la comunità, nonché forse massimo esempio di quella 'scrittura grigia' che è Il dramma, 15 febbraio 1947; Elisabetta d'Inghilterra, a cura dei medesimi, Torino 1952.
Bibl.: R. Lauret, Le théâtre allemand d'aujourd'hui, Parigi 1934 ...
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Scrittore francese, nato a Parigi il 13 gennaio 1893, e ivi morto suicida il 15 marzo 1945. Il suo fascismo, e la collaborazione con i tedeschi durante l'occupazione - fu direttore della Nouvelle revue [...] P. Andreu, Drieu La Rochelle témoin et visionnaire, Parigi 1952; P. Vandromme, Pierre Drieu La Rochelle, ivi 1958 (trad. it., Torino 1965); Fr. Grover, Drieu La Rochelle, ivi 1962; C. Bo, prefazione a Racconto segreto, Milano 1965; B. Pompili, Drieu ...
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Scrittore austriaco, nato a Weidlingen, presso Vienna, il 5 settembre 1896, morto a Vienna il 23 dicembre 1966. Erede della tradizione narrativa austriaca lungo la vena epico-saggistica che ha avuto i [...] (1938), l'ironizzante racconto Die erleuchteten Fenster (1951; trad. it., Torino 1961), la vasta diade viennese - suo massimo impegno - Die Strudlhofstiege (1951; trad. it., Torino 1965) e Die Dämonen (1956), il grottesco Die Merowinger (1962, unica ...
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BARTH, John Simmons (App. IV, i, p. 229)
Scrittore statunitense. A sette anni di distanza dalla trilogia di novelle Chimera (1972), B. ha pubblicato Letters (1979), summa conclusiva di tutta la prima parte [...] nella mente. Il nuovo romanzo americano, 1962-1982, Ravenna 1983;
G. Carboni, La finzione necessaria. Narrativa americana e postmodernità, Torino 1984;
E.P. Walkievicz, John Barth, Boston 1986;
H. Ziegler, John Barth, London-New York 1987;
S. Fogel ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] il Poeta abbia fatto della sua Beatrice, per glorificarla massimamente, la più sapiente mediatrice tra l'uomo e Dio, memoria II: il trattato dantesco, in Mem. d. R. Acc. d. scienze di Torino, s. 2, LI-LII (1902-1903) cfr. rec. di V. Biagi in Bullett ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] notevoli contributi V. Crescini, Contributo agli studi sul B., Torino 1887; A. Della Torre, La giovinezza di G. B pp. 321-69, 513-40; CXL (1963), pp. 321-63, 489-551; Valerio Massimo e il Filocolo, in Cultura neolatina, XX (1960), pp. 45-77; B. e ...
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maranza s. m. e f. inv. Giovane che fa parte di comitive o gruppi di strada chiassosi, caratterizzati da atteggiamenti smargiassi e sguaiati e con la tendenza ad attaccar briga, riconoscibili anche dal modo di vestire appariscente (con capi...
gigafactory
(giga-factory) s. f. Fabbrica di dimensioni molto grandi. ♦ Mentre la Fca (Fiat Chrysler Automobiles) affronta le mille sfide dell’integrazione societaria e del rilancio, la Tesla (che peraltro vale la metà della General Motors)...