Poeta (Campomaggiore, Trento, 1814 - Roma 1884). La sua opera Edmenegarda ha segnato una data importantissima nella storia della poesia italiana dell'Ottocento. Essa è la prima testimonianza del nuovo [...] come monarchico, finì con lo stabilirsi definitivamente a Torino, dove lo trattennero la sua devozione alla casa di quali egli reagiva allo sfumato sentimentaleggiare, di cui pure era stato nei decennî precedenti il massimo rappresentante italiano. ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] fondamentalismo (v. in questa Appendice), che rappresenta il massimo di continuità con le precedenti e un altrettanto alto consequences of the peace, London 1920 (trad. it. Milano 1920, Torino 1983);
P. Valéry, Regards sur le monde actuel, Paris 1931 ...
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Letteratura e tradizione classica
Massimo Fusillo
Il dialogo che le letterature moderne hanno da sempre istituito con i modelli della tradizione classica assume nel Novecento una pregnanza del tutto [...] . Walcott, Omeros, New York 1990.
H. Fichte, Ödipus auf Haknäss. Schauspiel, Frankfurt a.M. 1992.
P.P. Pasolini, Petrolio, Torino 1992.
P.P. Pasolini, Il Vangelo secondo Matteo. Edipo re. Medea, Milano 1992 (ed. originali rispettivamente 1964, 1967 e ...
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Italiana, letteratura
Marziano Guglielminetti
La produzione poetica
È facile constatare che i primi anni del 21° sec. non hanno mutato né soggettivamente, né tematicamente, né tecnicamente il quadro [...] paradisi lontani. Il lessico, filtrato e selezionato al massimo (lessico dell'anima, ma non per questo fuori , Firenze 2005.
C. Segre, Tempo di bilanci. La fine del Novecento, Torino 2005.
G.M. Villalta, Il respiro e lo sguardo, Milano 2005.
Dopo ...
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Letteratura, teoria della
Italo Pantani
L'espressione, elaborata nel terzo decennio del 20° sec. all'interno della corrente dei formalisti russi (B. Tomaševskij, Teorija literatury, 1925; trad. it. [...] " (Bottiroli 2006, p. xii). Pervenuta al suo massimo sviluppo nel decennio 1963-1973, la disciplina è successivamente théorie. Littérature et sens commun, Paris 1998 (trad. it. Torino 2000).
F. Muzzioli, Le teorie letterarie contemporanee, Roma 2000.
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WEISS, Peter
Luigi Quattrocchi
Scrittore tedesco, nato a Nowawes, oggi Babelsberg, presso Berlino, l'8 novembre 1916. Emigrato per motivi razziali nel 1934, nel 1945 assunse (mantenendola poi in seguito) [...] Gästen (Francoforte s. M., trad. it. Notte con ospiti, Torino 1968), dramma familiare che sfocia in dramma generazionale, dove l' E già l'anno successivo venne, di colpo, il massimo successo a livello mondiale, quale nessun altro autore tedesco ha ...
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ROUSSET, Jean
Massimo Colesanti
Critico letterario svizzero, nato a Ginevra il 20 febbraio 1910; ha studiato diritto e lettere all'università di Ginevra, poi è stato lettore di francese (1938-43) nelle [...] 32-42; G. poulet, Rousset et Picon, in La Conscience critique, Parigi 1971, pp. 159-66; F. Giacone, Intervista a J. Rousset, in Micromégas, II, i (1971), pp. 85-89; id., Introduzione all'ed. italiana di Forma e Significato, Torino 1976, pp. VII-XIX. ...
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VENERE, VEGLIA di (Pervigilium Veneris)
Massimo Lenchantin De Gubernatis
È un carme anonimo, celebrante le gioie dell'amore e composto di un centinaio di tetrametri trocaici distinti in strofe di lunghezza [...] the library of the British Museum, Oxford 1913; A. Monti, Pervigilium Veneris, carme d'ignoto autore tradotto e annotato, Torino 1913. Le versioni italiane, in prosa o in verso, anteriori a quella ora citata, lasciano sovente a desiderare per fedeltà ...
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RIPELLINO, Angelo Maria
Cesare G. De Michelis
Critico e scrittore, nato a Palermo il 4 dicembre 1923, morto a Roma il 21 aprile 1978. Docente di letteratura russa presso l'università di Roma dal 1961, [...] (Parma 1954) e coi volumi Majakovskij e il teatro russo d'avanguardia (Torino 1959) e Il trucco e l'anima (ivi 1965), fortemente impregnati di "teatro", che forse è stato il massimo mito di Ripellino. Della cultura russa, in ispecie moderna, è stato ...
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Futurismo
PPär Bergman
Maurizio Calvesi
di Pär Bergman e Maurizio Calvesi
FUTURISMO
Futurismo letterario di Pär Bergman
sommario: 1. Osservazioni preliminari. 2. Il futurismo italiano: a) presupposti; [...] addizioni. L'io è assente, il disordine è palesemente massimo, e l'aspetto tipografico è anormale (il passo citato attraverso le riviste, vol. IV, ‟Lacerba", ‟La Voce" (1914-1916), Torino 1961, pp. 11-76.
Settimelli, E., Marinetti: l'uomo e l'artista ...
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maranza s. m. e f. inv. Giovane che fa parte di comitive o gruppi di strada chiassosi, caratterizzati da atteggiamenti smargiassi e sguaiati e con la tendenza ad attaccar briga, riconoscibili anche dal modo di vestire appariscente (con capi...
gigafactory
(giga-factory) s. f. Fabbrica di dimensioni molto grandi. ♦ Mentre la Fca (Fiat Chrysler Automobiles) affronta le mille sfide dell’integrazione societaria e del rilancio, la Tesla (che peraltro vale la metà della General Motors)...