(fr. baton; sp. bastión; ted. Stock; ingl. stick). L'uso del bastone è stato ed è assai vario presso i differenti popoli e a seconda del loro grado di civiltà. Possono qui esserne ricordati, anche nel [...] al rogo di alcuni eretici, vedendo fra di essi anche il suo confessore, adirata, gli ficcò il bastone nell'occhio. L'uso del bastoncino nella dimensione, da un minimo di otto cm. a un massimo di quaranta circa; che sono più o meno forati; che ...
Leggi Tutto
Gli scritti che vanno sotto il nome di Dionigi Areopagita, primo vescovo di Atene e discepolo di S. Paolo, a cui si accenna negli Atti (XVII, 34), dal Rinascimento in poi hanno dato luogo a laboriose discussioni. [...] in Occidente, e la loro fama si diffuse così rapidamente e stabilmente che specialmente per il commento che ne fece Massimo il Confessore, non si dubitò affatto, per tutto il Medioevo, del loro carattere apocrifo. Attribuiti a Dionigi sono i quattro ...
Leggi Tutto
Dal punto di vista strettamente speculativo, caso, o evento casuale, è quello che si produce al di fuori e indipendentemente dalla serie determinata delle cause e degli effetti. È quindi evidente che il [...] vengono designate le censure e i peccati da cui il confessore non può assolvere senza una speciale facoltà. Coloro che hanno vescovi o dai superiori religiosi possono essere tre o al massimo quattro, e devono riguardare colpe molto gravi, esterne e ...
Leggi Tutto
Vescovo di Alessandria d'Egitto, dottore della Chiesa. Nacque, probabilmente ad Alessandria, tra il 293 e il 295, e ricevette dai genitori educazione cristiana e istruzione classica. Ancora giovane, entrò [...] (esistente solo nella versione latina); le lettere a Epitteto, vescovo di Corinto, al vescovo e confessore Adelfio contro gli ariani, al filosofo Massimo, scritte nel 371; c) Opere storico-polemiche: le tre Apologie, contro gli ariani (350?), contro ...
Leggi Tutto
Poeta e oratore latino cristiano, nato in Gallia, probabilmente ad Arles. Dopo la morte dei genitori, fu educato nell'Italia settentrionale da una zia, ch'egli perdette sedicenne, allorché Teodorico scese [...] papi Nicolò I e Giovanni VIII lo considerarono come un confessore della fede ortodossa. Era allora vescovo di Pavia, ove di rappresentare Apollo, Venere, le Muse: nell'epitalamio per Massimo (I, 1v), Amore si lamenta con Venere dell'ascetismo ...
Leggi Tutto
CLEMENTE XIII, papa
Luigi Cajani
Anna Foa
Carlo Rezzonico nacque a Venezia il 7 marzo 1693 da Gian Battista e da Vittoria Barbarigo. La sua famiglia era originaria di Como: il ramo paterno si era trasferito [...] vi veggo riparo, non sò come finirà questa tragedia", scriveva il suo confessore, A. M. Borini (Betto, Papa Rezzonico..., p. 463). L p. 54).
Se la questione gesuitica rappresentò il momento di massimo conflitto fra C. XIII e le potenze, la sua rigida ...
Leggi Tutto
ANASTASIO Bibliotecario
Girolamo Arnaldi
Trascorse a Roma la prima giovinezza (Epistolae, p.440, 8-9) e sua lingua materna fu certamente il latino (Epistolae, pp. 423, 12 e 426, 7), non il greco, come [...] , Die Vita Gregorii des Johannes Diaconus, Freiburgi. B. 1940, pp. 6-12). A sé sta la traduzione delle glosse di Massimo il Confessore e di Giovanni Scolastico a Dionigi l'Areopagita, cui si è già accennato.
Le glosse a Dionigi, con annessa revisione ...
Leggi Tutto
MARTINO V, papa
Concetta Bianca
MARTINO V, papa. – Oddone Colonna nacque a Genazzano, presso Roma, tra il 25 genn. 1369 e il 25 genn. 1370, come si deduce dal documento relativo alla concessione del [...] , per i referendari, previsti dal concilio di Costanza in un numero massimo di sei, non riuscì a seguire tali direttive, tanto che se ne di fiducia che egli stesso avrebbe designato nel 1423 confessore di Alfonso d’Aragona e poi nel 1426 cardinale. ...
Leggi Tutto
SILVESTRO II, papa
Massimo Oldoni
SILVESTRO II, papa. – Buona parte delle informazioni biografiche in nostro possesso su Gerberto d’Aurillac sono riferibili all’opera di Richero di St-Remi (949 ca.-post [...] .
Dopo essere stato allevato presso il cenobio del santo confessore Geraldo (Géraud d’Aurillac) ed educato nella grammatica, del Regno, mentre l’arcivescovo di Reims era uno dei massimi esponenti politici ed ecclesiastici del tempo. Fu l’inizio di ...
Leggi Tutto
ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] il Poeta abbia fatto della sua Beatrice, per glorificarla massimamente, la più sapiente mediatrice tra l'uomo e Dio, , Arrigo morì. Corse voce che fosse stato avvelenato dal suo confessore con l'ostia consacrata; ma il male di Arrigo era cominciato ...
Leggi Tutto