CRONOLOGIA e CRONOLOGICI, Sistemi
G. Pugliese Carratelli
S. Donadoni
S. Moscati
L. Moretti
A) Formazione dei sistemi cronologici e determinazione della cronologia. - B) Cronologia Egiziana e dell'Oriente [...] cioè sul regolare succedersi ogni quattro anni della massima festività panellenica: i giochi di Olimpia, celebrati la prima volta nel 776 le mosse dalla "liberazione" dai Seleucidi: Arados dal 259, Tiro dal 126, Sidone dal 111, Laodicea e Berito dall' ...
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ERACLE (῾Ηρακλῆς, Hercules, Hercoles)
H. Sichtermann
H. Sichtermann
Red.
Eracle "colui che è reso celebre da Hera" figlio di Zeus e di Alcmena, moglie di Anfitrione, fu l'eroe prediletto dai Greci, [...] luogo su un tiro a quattro in compagnia di altri dèi. 34) Anche il suo arrivo sull'Olimpo, per lo più in compagnia di Atena, è rappresentato e custodiscono il suo ricordo sull'Ara Massima.
Le altre imprese di E. sono riferite e rappresentate in ...
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GIUDAICA, Arte
D. Di Castro
Con il termine giudaismo si indica quel periodo della storia del popolo ebraico successivo alla divisione del regno di Salomone nei due regni di Giuda a S (con Gerusalemme), [...] Gerusalemme, parla di seterie in diversi luoghi dell'impero bizantino, di tintori in Siria e di vetrai a Tiro. Ruggero II di Sicilia nel 1147 a Roma al principio del Duecento, con un periodo dimassima fioritura fra il 1280 e il 1330 (Nicosia, 1994 ...
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VENERE (Venus, etr. Turan)
J. Charbonneaux
Le origini della V. romana sono oscure e discusse; ma l'evoluzione della sua personalità e la storia del suo culto hanno un interesse psicologico e politico [...] Il motivo del piccolo amorino posto sulla spalla sinistra della dea, appariva di già su di una moneta coniata da G. Egnazio Massimo, al tempo di Silla. Lo si ritrova su di un denario di Manio Cardio Rufo con il tipo della V. Verticordia che porta lo ...
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TORRE
A. M. Targioni Violani
F. Zevi
¿ G. Lugli
Le costruzioni verticali alle quali si addice il nome di t., ebbero nell'antichità, come nelle età posteriori, usi e finalità diverse. Esse furono però, [...] regolari ("a catena"). Le 126 t. di Mantinea distano in media 25-26 m, con massimidi 37; a Thisbe fra 36, 50 e al Latmo), ma in genere non tali da impedire di raggiungere, con tiro incrociato, qualunque punto del terreno circostante (cfr. ancora ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Europa tra preistoria e protostoria
Isabella Damiani
Nella preistoria e nella protostoria europea la ricostruzione dei percorsi e delle modalità [...] campana settentrionale. Il commercio dell'ossidiana raggiunse la massima diffusione tra la fine del V e il IV di finimenti della bardatura testimonia che il cavallo era utilizzato per il trasporto. I buoi dovettero essere usati come animali da tiro ...
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La domesticazione degli animali e l'allevamento: Medio Oriente
Ciro Lo Muzio
Massimo Vidale
Le steppe eurasiatiche
di Ciro Lo Muzio
Sul processo che nel vastissimo territorio compreso tra il bacino [...] cavallo che, come animale da monta, da soma e da tiro, si ritiene abbia avuto in questa evoluzione una parte determinante. Perspective, ibid., pp. 149-65.
Subcontinente indiano
diMassimo Vidale
Tra gli antenati selvatici dei caprovini, nelle ...
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massime
màssime avv. [dal lat. maxĭme, avv. di maxĭmus «massimo»], letter. – Massimamente, specialmente, soprattutto: famelici di cose nuove, m. per l’ozio in cui vivevano (Leopardi); E sassi in specie non ne tiro più. E massime alle piante...
di prossimita
di prossimità loc. agg.le 1. Che comporta la vicinanza, la presenza anche fisica e, nel caso di enti, istituzioni o servizi, l’aiuto e l’assistenza. 2. Detto di dispositivi o sistemi dotati di un microprocessore che può memorizzare...