LIPPI, Lorenzo
Chiara D'Afflitto
Clizia Carminati
Nacque a Firenze il 3 maggio 1606 da Giovanni di Lorenzo e da Maria Bartolini. La famiglia era di condizione agiata grazie anche all'attività di albergatore [...] il suo stile raggiunge la massima purificazione formale, eseguita per la Compagnia della Scala (Firenze, Museo di S. Marco), alla Madonna , in Il poema eroicomico. Teoria e storia dei generi letterari, Torino 2001, pp. 54-58; C. d'Afflitto, "Naturale" ...
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DELLA PORTA, Guglielmo
Carrol Brentano
Figlio dello scultore Giovanni Giacomo e di una Caterina, nacque a Porlezza probabilmente attorno al 1515 (Gramberg, 1964, p. 109); pronipote di Antonio detto [...] fu incaricato da Perino di eseguire (attorno al 1538) gli stucchi della cappella Massimo (distrutta) nella chiesa di Trinità dei Monti, e de Solis è noto solo attraverso un disegno anonimo conservato a Torino, Bibl. reale (Gramberg, 1984, p. 360, fig. ...
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CATTANEO, Danese
Silvia Macchioni
Giuseppe Gangemi
Figlio di Michele, mercante, e di Gentile degli Alberti, originari di Colonnata nelle Alpi Apuane, il luogo di nascita è incerto: il Vasari lo dice [...] più ragguardevoli, fino ai massimi protagonisti di quella splendida stagione: libri e carte. Studii letterarii, Roma 1887, pp. 91-113; A. Solerti, Vita di T. Tasso, I, Torino-Roma 1895, pp. 47-52; A. Belloni, Il Poema epico e mitologico, Milano s ...
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Antropomorfismo
Sante Di Giorgi
Marco Aime
Marco Bussagli
Il termine antropomorfismo (dal greco ἄνθρωπος, "uomo" e μορϕή, "forma") designa, in senso lato, la tendenza a conferire aspetto umano alla [...] è forse uno dei massimi ispiratori dell'arte antropomorfa delle culture di interesse etnografico. Le cerimonie degli angeli. Racconto di immagini e di idee, Milano, Rusconi, 19952.
g.r. cardona, Antropologia della scrittura, Torino, Loescher, 1981.
f ...
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CALIARI, Paolo, detto il Veronese
Cecil Gould
Figlio di Gabriele, "spezapedra" come suo padre Piero, e di una Caterina, nacque a Verona nel 1528: in un doc. del 1529 infatti viene indicato come di un [...] da Ultima cena in Convito in casa di Levi (datato 20apr. 1573): è forse il suo massimo capolavoro, il più vasto e più famoso dipinte per Carlo Emanuele I di Savoia, è oggi identificabile solo la Regina di Saba (Torino, Galleria Sabauda).
Insieme con ...
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CEFALU
M. Andaloro
CEFALÙ (gr. Κεϕαλοίδιον; lat. Cephaloedium; arabo Qal'at Juflūd)
Città sulla costa settentrionale della Sicilia (prov. Palermo), adagiata ai piedi del versante occidentale della massa [...] al-Tawārīkh [Cronaca compiuta], in M. Amari, Biblioteca arabo-sicula, I, Torino 1880, pp. 353-507: 372; Ibn ῾Idhārī, Kitāb al-bayān al di questo tipo si sono tenuti nel massimo conto i criteri organizzativi di un cantiere medievale, come l'esigenza di ...
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MADERNO, Carlo
Maria Cristina Loi
Figlio di Paolo e di Caterina Fontana, sorella dell'architetto Domenico Fontana, nacque intorno al 1556, data accettata quasi unanimemente dalla critica e già indicata [...] l'epitaffio ricorda i massimi episodi della sua carriera.
Dall'Inventario dei beni di famiglia (redatto il 2 del Seicento, Torino 1998, ad ind.; G. Guerrini, C. M. architetto delle acque. Lo "sportone" di Bevagna, in Spoletium. Riv. di arte, storia, ...
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ERBARIO
L. Tongiorgi Tomasi
Deve intendersi con il termine e. un libro, in uso dall'Antichità classica fino agli ultimi decenni del sec. 15°, che raccoglie descrizioni delle piante e delle loro virtù [...] che conobbe il massimo apogeo nel corso del sec. 12° e cui va il merito di aver rielaborato e unificato nondum editi. Catalogo ragionato dell'esposizione di storia della medicina aperta a Torino nel 1898, Torino 1901; O. Penzig, Contribuzione alla ...
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BATONI, Pompeo Girolamo
Isa Belli Barsali
Nato a Lucca il 25 genn. 1708 da Paolino, orafo, e da Chiara Sesti, iniziò a studiare il disegno nella bottega paterna, e intanto seguiva lo studio della pittura [...] la Natività (Roma, Galleria naz.) e l'altra Natività (Torino, Galleria sabauda). Al Correggio del resto il B. sarebbe (Roma, Museo di Roma) o il Cardinale Malvezzi del 1774 (Roma, coll. march. Malvezzi-Campeggi). Nella massima parte l'esprit del ...
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ALGARDI, Alessandro
Antonia Nava Cellini
Nacque da famiglia "non ignobile frà l'altre di Bologna" (Bellori) in questa città il 27 nove 1595; il padre Giuseppe era mercante di seta. Avviato allo studio [...] ancora poteva dedicare il massimo del tempo alla sua abituale operosità in far modelli "di putti, figurine, Id., Un'opera dimenticata di A. A., in Capitolium, XVIII (1934), pp. 313-316; V. Golzio, Il Seicento e il Settecento, Torino 1950, pp. 273- ...
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maranza s. m. e f. inv. Giovane che fa parte di comitive o gruppi di strada chiassosi, caratterizzati da atteggiamenti smargiassi e sguaiati e con la tendenza ad attaccar briga, riconoscibili anche dal modo di vestire appariscente (con capi...
feta (Feta) s. f. (non com. m.) inv. Formaggio di latte di pecora o di capra, ma anche, in tempi più recenti, di vacca, a pasta semidura e friabile, da consumare fresco o leggermente stagionato, prodotto in Grecia e in altre zone dell’area balcanica....