Il clero novatore
Bruna Bocchini
Il termine ‘novatore’ si trova utilizzato prevalentemente in relazione alla crisi modernista, per indicare sacerdoti, religiosi e laici che partecipavano alle istanze [...] e l’impegno di testimoniarlo, nella vita e nei pronunciamenti, col massimo della fedeltà, senza riguardo di persona. Dall’ Italia, e specialmente sulla Toscana, dal 1814 al ’50, di G. Montanelli, Torino 1853, «La Civiltà cattolica», 1853, III, pp. 666 ...
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Eusebio biografo
I bioi di Eusebio nel quadro del discorso agiografico tardoantico
Adele Monaci Castagno
Se si pensa a Eusebio di Cesarea, viene in mente certamente l’Eusebio storico, l’Eusebio apologista, [...] offriva largamente ciò che poteva. Dava con la massima sollecitudine anche le Sacre Scritture non soltanto in lettura , in Filosofia, storia, immaginario mitologico, a cura di M. Guglielmo, G.F. Gianotti, Torino 1997, pp. 181-193; Id., Apollonios de ...
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Vescovi/3: la Cei e la collegialita italiana
Fancesco Sportelli
Concezioni vaticane e propositi episcopali agli inizi della Cei
I protagonisti dell’inizio
Dalla collegialità multipolare degli antichi [...] e che ognuno dei presenti intervenga con la «massima libertà di parola». Inizia così la vicenda della Cei, denominazione degli anni Cinquanta in P. Ginsborg, Storia d’Italia 1943-1996, Torino 1998; sui vescovi in Italia G. Battelli, Santa Sede e ...
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Sorelle d’Italia: presenze e immagini femminili
Cecilia Dau Novelli
Sommario: Angeli del focolare o suffragette fra Otto e Novecento. Il primo femminismo - Le cattoliche ▭ L’emergere delle donne nella [...] nazionale, però, non dava conto di forti diversità sul piano regionale: si andava da un massimo dell’86% in Puglia e sposi, Milano 1980, (1° ed. 1825-1827).
2 L. Capuana, Giacinta, Torino 2006.
3 G.C. Chelli, L’eredità Ferramonti, Roma 2000.
4 Neera, ...
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Gregorio XVI
Giacomo Martina
Bartolomeo Alberto Cappellari nacque a Belluno (allora nella Repubblica veneta) il 18 settembre 1765, da Giovan Battista notaio, e Giulia Cesa, anch'essa figlia di un notaio. [...] Brandeburgo, Hannover, Prussia orientale, tentò di facilitare al massimo i matrimoni misti e l'educazione luterana e altri).
J. Leflon, in Storia della Chiesa, a cura di A. Fliche-V. Martin, XX, 2, Torino 1984, pp. 783-814, 890-92, 893-1145.
Sui ...
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Le riviste cattoliche/2: il primo Novecento
Sergio Apruzzese
Crisi modernista e risveglio religioso
Luogo di formazione e di confronto, la rivista fu il canale principale attraverso il quale passarono [...] . Occorreva un «rinnovamento cristiano» capace di sfruttare al massimo l’«occasione meravigliosa della guerra» per in St.It.Annali, IV, Intellettuali e potere, a cura di C. Vivanti, Torino 1981, pp. 475-549. Per una visione complessiva della stampa ...
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Scuole cattoliche e formazione di base
Angelo Gaudio
Sommario: L’educazione cattolica in forma di scuole: geografie e tipologie. Una geografia storica delle scuole cattoliche - Una tipologia delle scuole [...] di gestione del welfare. Si tratta di uno dei momenti dimassima visibilità mediatica di un pezzo di Scuola, Chiesa e fascismo, cit.; G. Verucci, L’eresia del Novecento, Torino 2010.
24 A. Gaudio, La scuola privata cattolica negli anni del fascismo, ...
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Il 'partito romano'
Andrea Riccardi
Papato e Roma dopo il 1870
Roma rappresenta un riferimento decisivo non solo nell’esercizio del ministero del papa e del servizio della sua Curia, ma anche nell’immaginario [...] e prigioniero dell’Italia.
Questo fenomeno raggiunge il massimo della sua espressione nell’Ottocento proprio con Pio IX 228.
7 Cfr. A. Gramsci, Quaderni dal carcere, a cura di V. Gerratana, Torino 1975, III, pp. 1674-1675.
8 Cfr. A. Caracciolo ...
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Tradizioni ecclesiastiche, culto e teologie russe
Il Constantinus Orthodoxus in Russia nei secoli X-XV e la ricezione del Constitutum
Alessandro Maria Bruni
Questo contributo presenta la storia del [...] massimo durante i primi anni del XV, è un encomio retorico del gran principe Dmitri Donskoj. Il tema didi Vladimir (cfr. M. Colucci, La vita di Aleksandr Nevskij, in Storia della civiltà letteraria russa, a cura di M. Colucci, R. Picchio, I, Torino ...
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Mito
Marcel Detienne
Genealogia di un sapere
Riflettere oggi sul mito significa anzitutto riconoscere, e in parte subire, il fascino che la mitologia e il suo immaginario, nel senso più comune della [...] prodigi di ogni genere, segni inviati dagli dei. Alla fine dell'anno il pontefice massimo ha l'abitudine di 1985 (tr. it.: Mito e pensiero presso i Greci. Studi di psicologia storica, Torino 1970, 1992⁶).
Vernant, J.-P., Mythe et société en Grèce ...
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maranza s. m. e f. inv. Giovane che fa parte di comitive o gruppi di strada chiassosi, caratterizzati da atteggiamenti smargiassi e sguaiati e con la tendenza ad attaccar briga, riconoscibili anche dal modo di vestire appariscente (con capi...
feta (Feta) s. f. (non com. m.) inv. Formaggio di latte di pecora o di capra, ma anche, in tempi più recenti, di vacca, a pasta semidura e friabile, da consumare fresco o leggermente stagionato, prodotto in Grecia e in altre zone dell’area balcanica....