Nacque a Roma l'8 giugno del 1757 dal marchese Giuseppe di Tuscania, e da Claudia dei conti Carandini, ma era di origini plebee: suo nonno Brunacci era stato adottato dai marchesi Consalvi. Perduto il [...] minimo al di sotto del quale l'esportazione era premiata, a un massimo al di sopra del ined. dei cardinali C. e Pacca nel tempo dei congresso di Vienna, Torino 1903; Id., Il congresso di Vienna e la S. Sede, Roma 1904, passim;P. Wittichen ...
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GIUSTINIANI, Benedetto
Simona Feci
Luca Bortolotti
, Nacque a Chio, isola egea soggetta alla Repubblica di Genova, il 5 luglio 1554 da Giuseppe di Benedetto, del ramo de Nigro, e Girolama Giustiniani [...] postridentina definirono un criterio dimassima per le opere pubbliche di soggetto religioso, sulla convenienza naturali", Torino 1992, ad ind.; A. Gardi, Lo Stato in provincia. L'am-ministrazione della Legazione di Bologna durante il regno di Sisto ...
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FEDERZONI, Luigi
Albertina Vittoria
Nacque a Bologna il 27 sctt- 1878, da Giovanni ed Elisa Giovannini.
La famiglia, originaria del Ferrarese, si era trasferita prima a Modena e successivamente a Bologna. [...] dire "la capacità istintiva di porre i massimi problemi nazionali nella loro 88-98, 102, 109, 115, 145; A. Aquarone, L'organizzazione dello Stato totalitario, Torino 1978, ad Indicem; C. Segré, L'Italia in Libia. Dall'età giolittiana a Gheddafi ...
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COLONNA, Vittoria
Giorgio Patrizi
COLONNA, Vittoria. - Nacque a Marino nell'anno 1490 da Fabrizio e Agnese di Montefeltro, figlia di Federico, duca di Urbino. Fabrizio, allora il maggiore rappresentante [...] binario, lungo questi due canali di ascesa a un ruolo del massimo prestigio intellettuale e politico.
Fino 198; R. Pedicini, Michelangelo e V. C., in Studi in mem. di C. Sgroi, Torino 1965, pp. 177-199; A. Bullock, A hitherto unexplored manuscript of ...
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Annibale della Genga nacque a Genga, nel distretto e diocesi di Fabriano, il 2 ag. 1760. Figlio del conte Ilario e della contessa Maria Luigia Periberti, la cui famiglia era originaria di Matelica, apparteneva [...] qualificava come organo della battaglia antigallicana e massimo veicolo della propaganda integralista tra i cattolici ind.; J. Leflon, in Storia della Chiesa, a cura di A. Fliche - V. Martin, XX, 2, Torino 1975, pp. 671-740; C. Falconi, Il giovane ...
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FABRIZI, Nicola
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Modena il 31 marzo 1804 da Ambrogio, avvocato, e da Barbara Piretti, di famiglia comitale ferrarese. Primo di quattro figli, conseguito il diploma di notaio, [...] massimo dell'impostazione fabriziana, adombrando anche nel costituirsi di una casta di militari di Firenze 1882, ad Indicem; M. Rosi, Il Risorg. it. e l'azione di un patriota cospiratore e soldato, Torino 1906, pp. 33, 46, 48, 64, 85, 119, 121 s., 134 ...
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CAVALLOTTI, Felice Carlo Emanuele
Alessandro Galante Garrone
Nacque il 6 ott. (secondo altre fonti dic.) 1842 a Milano, al n. 4129 di piazza S. Giovanni in Conca. Tipico rappresentante della democrazia [...] -;i clamorosi processi in cui fu coinvolto, massimamente quello Della Vecchia-Nasi per diffamazione; i pp. 25-32; 53, pp. 11-21. L'ultima biografia è di A. Galante Garrone C.,Torino 1976. Si v. inoltre: G. Spadolini, I radicali dell'Ottocento, ...
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DE BONI, Filippo
Ernesto Sestan
Nacque a Caupo, frazione di Seren del Grappa (presso Belluno), il 7 ag. 1816 da famiglia di modestissime condizioni: il padre Giacomo, oriundo di Villanova di Feltre, [...] con l'invito al D. di lasciare la Toscana e, per suggerimento diMassimo D'Azeglio, di passare in Piemonte (A. Neri confermato nel marzo 1862.
Nel dicembre 1864 fu eletto a Torino quale presidente del nuovo Comitato politico centrale veneto (E ...
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DE FELICE, Renzo
Emilio Gentile
Nacque l’8 aprile 1929 a Rieti, figlio unico di Vittorio e Giuseppina Bonelli. La madre era originaria di San Marino, il padre, un funzionario delle dogane, era stato [...] R. De Felice, Mussolini il rivoluzionario 1883-1920, Torino 1966, pp. XVI-XVII).
Nel 1956, in seguito potere dei cittadini, del loro massimo potere: quello di essere informati sui termini di una scelta e poi di scegliere» (Democrazia e Stato ...
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DANDOLO, Andrea
Giorgio Ravegnani
Nacque il 30 apr. 1306 da Fantino, del ramo di S. Luca, che viene ricordato nel 1312 fra gli elettori del doge Giovanni Soranzo e che morì il 13 ag. 1324.
Ebbe almeno [...] meterli in fama", di cui parla l'anonimo cronista, può essere considerata al massimo una linea di tendenza. Allo Studi veneziani, XIV (1972), pp. 197-210; F. Lane, Storia di Venezia, Torino 1978, pp. 214 s.; L. Lazzarini, "Dux illeDanduleus". A. D ...
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maranza s. m. e f. inv. Giovane che fa parte di comitive o gruppi di strada chiassosi, caratterizzati da atteggiamenti smargiassi e sguaiati e con la tendenza ad attaccar briga, riconoscibili anche dal modo di vestire appariscente (con capi...
feta (Feta) s. f. (non com. m.) inv. Formaggio di latte di pecora o di capra, ma anche, in tempi più recenti, di vacca, a pasta semidura e friabile, da consumare fresco o leggermente stagionato, prodotto in Grecia e in altre zone dell’area balcanica....