CAVALLINI DEI CERRONI, Giovanni
Marco Palma
Nacque a Roma, quasi certamente verso la fine del sec. XIII, da una famiglia borghese piuttosto nota, cui appartennero Giovanni Cerroni, rettore di Roma dal [...] dedica a Giovanni Colonna del contemporaneo commento a Valerio Massimodi Dionigi da Borgo San Sepolcro (Vat. lat. , Per la biogr. di P. Cavallini, ibid., pp. 157-159; A. Graf, Roma nelle mem. e nelle immaginazioni del Medio Evo, Torino 1923, pp. 56 ...
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GAMBA, Giuseppe
Bartolo Gariglio
Nacque a San Damiano d'Asti, il 25 apr. 1857, in una famiglia di modesti mezzadri. Il padre, Pietro, morì quando egli aveva sette anni; alle esigenze della famiglia [...] oblati di S. Massimo; all'erezione di nuove parrocchie e agli studi per la revisione del territorio di quelle del capoluogo piemontese; alla raccolta di fondi per la costruzione di un nuovo seminario; al restauro del duomo quattrocentesco diTorino ...
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GINETTI, Giovanfrancesco
Stefano Tabacchi
Nacque a Velletri, presso Roma, il 13 dic. 1626, undicesimo dei quattordici figli di Giovanni e di Lorenza Toruzzi.
La famiglia, che apparteneva al patriziato [...] VII (1655-67) la carriera del G. proseguì senza traumi: ponente di Consulta, votante di Segnatura, candidato alla nunziatura diTorino. Nel 1667 il G. ottenne un chiericato di Camera, importante carica venale.
Anche dopo la morte dello zio Marzio ...
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CADOLINI, Ignazio Giovanni
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Nato a Cremona il 4 nov. 1794 da Giovanni e da Rosa Germani, compì i primi studi nella città natale. Passò quindi a Bologna, dove frequentò la facoltà giuridica e conobbe [...] dalla Lettera dei cardinali di Ravenna, Ferrara, Imola… a S.S. Pio IX (pubblicata sull'Armonia diTorino, 30 genn. 1850), inedita di Montalembert al cardinale C. di Ferrara, in Convivium, XIX(1951), pp. 917-937; R. Quazza, Pio IXe Massimo D ...
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BRICARELLI, Carlo
Lorenzo Bedeschi
Nato a Torino l'11 ott. 1857 da Luigi e da Giuseppina Pepino, rimase ben presto orfano e fu allevato da uno zio paterno molto austero. Compiuti gli studi medi, dopo [...] specialmente fra i giovani di parecchi collegi romani, in modo particolare fra quelli dell'istituto Massimo alle Terme, promovendone certi articoli di polemica intransigente sul Momento diTorino sotto gli pseudonimi di "Rutilio" e di "Porter"; ma ...
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FRIEDL, Riccardo
Donatella Gironi
Nacque a Spalato, in Dalmazia, il 16 sett. 1847 da Antonio Michele, alto funzionario dell'amministrazione asburgica, e da Amalia Koschier (o Kosir), triestina di origine [...] di Genova, fondò il circolo cattolico universitario diTorino, aprì le residenze di Savona e Vercelli e salvò da chiusura il collegio di . F., Milano 1954; P. Bastianetto, Cronologia e massime spirituali del servo di Dio p. R. F., Venezia 1978; L. ...
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BALDINO, Carlo
Romeo De Maio
Nacque a Nocera dei Pagani (Salerno) nei primi decenni del sec. XVI, ma visse sempre a Napoli nel cui Studio, dal 1567 al 1591, tenne la cattedra di diritto canonico, con [...] uno stipendio che toccò il massimodi 240 ducati annui. La sua competenza giuridica fu messa a profitto dagli arcivescovi riformatori napoletani come Mario Carafa, Paolo Burali d'Arezzo e Annibale di Capua, dopo che era divenuto (1571) canonico del ...
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CAFFE, Anselmo
Pietro Stella
Nacque, probabilmente nel 1735, da Pierre e da Louise Seyn (Sayn, Sain). Il padre, di antica famiglia borghese di Chambéry, era avvocato al Senato di Savoia e la madre era [...] di ridursi a vita eremitica a fianco del fratello domenicano Jean-Antoine, ospite di mons. Solari presso Noli. Gli ultimi anni segnarono il massimo il 14 settembre 1796.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato diTorino, sez. I, Lettere particolari, C.2 (Saint ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] trad. it. Il rito religioso. Studi psicoanalitici, a cura di F. Ferrarotti, Torino 1949; Der eigene und der fremde Gott, Vienna 1923; Dogma o agricolo-lunari, che corrispondono, in linea dimassima, alla cultura paleonigritica, o papuano-occidentale ...
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Messianismo
Vittorio Lanternari
(XXII, p. 953)
Messianismi e millenarismi
Nell'Antico Testamento, in particolare nei libri profetici, ricorre più volte il tema dell'attesa di un 'unto' (ebr. mashīaḥ) [...] espressa integralmente nel linguaggio esaltante di una corporeità impiegata al massimo grado. Infatti protagonismo del Bonanate, Il Dio degli altri. Il difficile universalismo di Bibbia e Corano, Torino 1997.
A. Corten, The growth of the literature ...
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maranza s. m. e f. inv. Giovane che fa parte di comitive o gruppi di strada chiassosi, caratterizzati da atteggiamenti smargiassi e sguaiati e con la tendenza ad attaccar briga, riconoscibili anche dal modo di vestire appariscente (con capi...
feta (Feta) s. f. (non com. m.) inv. Formaggio di latte di pecora o di capra, ma anche, in tempi più recenti, di vacca, a pasta semidura e friabile, da consumare fresco o leggermente stagionato, prodotto in Grecia e in altre zone dell’area balcanica....