BECATTINI, Francesco
Gian Franco Torcellan
Nacque probabilmente intorno al 1740, sicuramente a Firenze, dato che egli stesso, nella prefazione alla terza edizione della Istoria dell'Inquisizione (Milano [...] la nota di costume o d'effetto. Di tal genere fu infatti anche il successo editoriale del volume, né esso ebbe altra funzione, che 1801 e il 1802 quattro tomi diuna nota Storia di Pio VI Pontefice Ottimo Massimo (che fu ancora ristampata a Venezia ...
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CONTARINI, Tommaso
Renzo Derosas
Nacque probabilmente nel 1488 da Alvise di Federico, dei Contarini della Madonna dell'Orto, e da Polissena Malipiero dì Tommaso di Nicolò.
Fratello del cardinale Gasparo, [...] esprimeva per lui la massima stima, ed il fratello di rappresentante, diremmo di ambasciatore personale del fratello, e forse di organizzatore di taluni aspetti materiali della sua "casa": unafunzione cui sembra appunto far riferimento una lettera di ...
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BERTANO, Gurone
Roberto Zapperi
Appartenente a una famiglia modenese, nacque a Nonantola nel 1499 da Francesco. Destinato alla carriera ecclesiastica, il B., diversamente dal fratello Pietro, che entrò [...] accontentarsi della semplice funzionedi mediatore e mirava a controllare tutta la trattativa, con il proposito di far pesare il proposta di Enrico VIII sembrò al B. del massimo interesse e certamente suscettibile di dare l'avvio a una trattativa ...
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DELLA TORRE, Francesco
Gino Benzoni
Nacque nel 1519 da Giovanni Febo detto il Giovane (1462-1547) - a sua volta figlio di quel Febo il Giovane più volte capitano di Gorizia al quale il conte di questa, [...] del patto di Passavia, di varie delibere-dietali; deve assicurare il massimo impegno pel recupero di Clissa; Casale e il duca di Mantova Guglielmo Gonzaga (in questa il Collegio dei giuristi di Padova pare avere unafunzionedi valutazione e giudizio; ...
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GUALTERIO, Filippo Antonio
Giuseppe Monsagrati
Secondogenito di cinque figli, nacque il 6 ag. 1819 a Orvieto, nella settecentesca villa di famiglia, dal marchese Ludovico e da Maria Guerrieri Gonzaga. [...] pericolo che il protrarsi diuna simile condizione di arretratezza e di dipendenza dalla tutela straniera civica A. Mai di Bergamo) o siano stati editi in varie raccolte di fonti: tra queste sono da segnalare le Lettere inedite diMassimo d'Azeglio e ...
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GIULINI DELLA PORTA, Cesare
Nicola Raponi
Nacque a Milano il 25 sett. 1815 dal conte Giorgio, membro della reggenza di governo alla caduta del Regno Italico nel 1814, commissario per la liquidazione [...] Massimo d'Azeglio" (Barbiera, p. 155), ma coltivava amicizie anche con esponenti del liberalismo più avanzato, come C. Correnti, e perfino con uomini del partito mazziniano. Legato da una fitta rete di . 1848 e restò in funzione sino al marzo del 1849 ...
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FERRARI, Francesco Luigi
Giuseppe Ignesti
Nacque a Modena il 31 ott. 1889, da Domenico e Luigia Golfieri de' Buoi, da una famiglia della piccola borghesia di provincia, di modeste condizioni economiche [...] , dato che gli organi costituzionali erano privi di ogni reale funzione. La riforma delle istituzioni si imponeva come giugno 1928, con il massimo dei voti e la lode, vi conseguì il dottorato in scienze sociali, discutendo una tesi dal titolo: Le ...
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LANCIA (Lanza), Manfredi (Manfredo)
Aldo Settia
Secondo di questo nome, marchese di Busca (titolo che, pur spettandogli, non risulta mai usato), nacque verosimilmente nel decennio 1185-95, figlio primogenito [...] di Alba: nel 1218-19 egli fu dei pari di Curia in una questione fra tale Comune e gli Scapitta, per i castelli di Novello e Monforte, funzione , fino a toccare il massimo nell'anno successivo, quando si contano non meno di dieci presenze a Ravenna, a ...
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BOTTA, Leonardo
Roberto Zapperi
Di antica e nobile famiglia cremonese, nacque verso il 1431 da Giovanni, che si era segnalato al servizio degli Sforza. Studiò con l'umanista Francesco Filelfo dal quale [...] di cavaliere.
L'alleanza con Venezia non conservò a lungo quella precisa funzione antinapoletana che era nelle intenzioni di La neutralizzazione di ogni mira veneziana e napoletana sul ducato fu il massimo risultato che in una situazione di crisi del ...
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ERIZZO, Nicolò
Giuseppe Gullino
Primogenito del cavaliere Nicolò, detto Andrea, e di Caterina Grimani di Marcantonio di Pietro, nacque a Venezia, nella parrocchia di S. Martino di Castello, il 15 genn. [...] vogliono solo assistere, evitando di svolgere, nel concerto politico europeo, unafunzione che non sia meramente coreografica della crisi che travagliava il pontificato, decise di trarne il massimo partito, magari coniugando l'interesse della ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
massimare2
massimare2 v. tr. [der. di massimo] (io màssimo, ecc.). – Rendere massimo; è usato solo in matematica (insieme con massimizzare), nell’espressione m. una funzione, sostituire alla funzione il suo massimo valore.