MARTINO V, papa
Concetta Bianca
MARTINO V, papa. – Oddone Colonna nacque a Genazzano, presso Roma, tra il 25 genn. 1369 e il 25 genn. 1370, come si deduce dal documento relativo alla concessione del [...] dal concilio di Costanza in un numero massimo di sei, non riuscì a seguire tali il 2 nov. 1420 il reggente dello Studium Curiae nella persona del domenicano Giovanni Casanova, prelato di fiducia che egli stesso avrebbe designato nel 1423 confessore ...
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SILVESTRO II, papa
Massimo Oldoni
SILVESTRO II, papa. – Buona parte delle informazioni biografiche in nostro possesso su Gerberto d’Aurillac sono riferibili all’opera di Richero di St-Remi (949 ca.-post [...] nelle genealogie.
Dopo essere stato allevato presso il cenobio del santo confessore Geraldo (Géraud d’Aurillac) ed educato del Regno, mentre l’arcivescovo di Reims era uno dei massimi esponenti politici ed ecclesiastici del tempo. Fu l’inizio di ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] Corse voce che fosse stato avvelenato dal suo confessore con l'ostia consacrata; ma il male di Arrigo era cominciato all'assedio ma, al contrario, sollecita la piena estrinsecazione, ilmassimo potenziamento di tutte le sue forze morali e ...
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PARIGI
P.F. Pistilli
(franc. Paris; lat. Lutetia, Lutecia Parisiorum)
Città capitale della Francia, situata al centro dell'Ile-de-France, sulle rive del fiume Senna, alla confluenza con i fiumi Marna [...] conserva di quest'epoca la piccola cassa dei ss. Luciano, Massimiano e Giuliano, oggi al Mus. Nat. du Moyen Age, Thermes Parigi, Maz., 870), datata al 1295, il cui testo è opera del frate Laurent, confessore del re. L'arte di Maître Honoré introdusse ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] beneficio significativo, aspirando, come obiettivo massimo, a un cardinalato il cui straordinario prestigio sociale si accompagnava per sapere se era lecito a un confessore assolvere un ecclesiastico il quale condanni le cinque proposizioni, ma sulla ...
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URBANO VIII
Georg Lutz
Maffeo Virginio Romolo Barberini nacque, penultimo di sei fratelli, il 5 aprile 1568 a Firenze da Antonio e Camilla Barbadori; fu battezzato lo stesso giorno nel battistero del [...] e Damiano nel Foro (1632) e di S. Anastasia al Circo Massimo (1636) - e l'allargamento di qualche piazza, U. non intervenne forti disturbi intestinali. Il 22 luglio ricevette dal suo confessore, il gesuita Luigi Albrizzi, il viatico, tre o quattro ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Le discipline matematiche
Menso Folkerts
Richard P. Lorch
Anne Tihon
Le discipline matematiche
La matematica nell'Europa latina
di [...] di Moerbeke, un dotto domenicano fiammingo che fu anche confessore di papa Clemente IV, fu celebre per le sue detto, secondo la pratica ereditata dall'Antichità.
Verso il 1300 Massimo Planude compone un trattato intitolato Psēphophoría kat'Indoùs hē ...
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ERCOLE II d'Este
Gino Benzoni
Primogenito del duca Alfonso I e della sua seconda moglie Lucrezia Borgia, nacque a Ferrara il 4 apr. 1508, riempiendo di gioia il padre con la sicurezza dell'erede maschio [...] netto era il distacco di Renata dal cattolicesimo, E., quale fautore dei gesuiti - nel 1547 volle per confessore Claude Jay sopportazione "con animo forte". Una virtù ch'egli esercitava al massimo e che adottò come proprio simbolo e che, perciò, era ...
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CONTARINI, Gasparo
Gigliola Fragnito
Primogenito di Alvise di Federico dei Contarini del ramo della Madonna dell'Orto e di Pofissena di Tommaso Malipiero, nacque a Venezia il 16 ott. 1483 in una famiglia [...] da queste considerazioni gli venne il sabato santo del 1511 dalle parole di un confessoreil quale cercò di convincerlo che legato. Innanzitutto il grave errore commesso dal C. il quale - nell'intento di raccogliere ilmassimo consenso sulla formula ...
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DELLA CASA, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque il 28 giugno 1503 da Pandolfo e Lisabetta di Giovanfrancesco Tornabuoni, probabilmente in Mugello, dove la famiglia possedeva beni ("Monsignor Della Casa - [...] che perdere". Era questa tuttavia una massima che il nunzio sapeva raramente mettere in pratica. Patrocinando il messaggio della letteratura umanistica ("E, sì come pochi o niuno è cui soffera l'animo di fare la sua vita col medico o col confessore ...
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